«La politica, a tutti i livelli, non si occupa seriamente degli esclusi e dei diseguali»

L'OPINIONE DELL'AVV. GUARNERA. «Troppe falsità, ipocrisie e furbizie, interessi personali e di parte prevalenti su quelli collettivi. Molta disonestà, ignoranza  e superficialità. Demagogia a profusione.»

«La politica, a tutti i livelli, non si occupa seriamente degli esclusi e dei diseguali»

Osservo con animo sempre più desolato il tragico teatrino politico del nostro Paese. Per molti anni ne ho fatto parte, nel tentativo, purtroppo vano, di renderlo minimamente più decoroso. 

Troppe falsità, ipocrisie e furbizie, interessi personali e di parte prevalenti su quelli collettivi.
Molta disonestà, ignoranza  e superficialità.
Demagogia a profusione.

Non individuo progetti seri e a lungo termine, proposte di riforme strutturali per risolvere i tanti e gravi problemi degli italiani. Uno, in particolare, mi sembra prioritario: quello delle tante disuguaglianze.

Disuguaglianze di genere, economiche, lavorative, nel godimento dei diritti fondamentali della persona.
I poveri sono 5 milioni e 600 mila, in aumento rispetto a qualche anno fa.

Il 23% dei contratti di lavoro, spesso a tempo determinato, hanno salari inferiori ai 780 euro del reddito di cittadinanza.
La politica, a tutti i livelli, non si occupa seriamente degli esclusi e dei diseguali.
La dignità di costoro viene sempre più compressa.

Ho una sensazione di impotenza, e di essere dentro un acquitrinio melmoso dal quale è difficile uscire.
Ma qualcosa bisogna pur fare.

Cominciando dalle realtà a noi più prossime, quali i comuni e le regioni. Nei prossimi giorni ci penserò.
Voglio, devo pensarci.

Non accetto di passare il resto della mia vita sdraiato, malinconicamente, sul divano.