La privatizzazione dell'acqua pubblica e l'arroganza del potere

L'OPINIONE DEL DOTTOR PASTORE. «Anche a Isernia verrà privatizzata l'acqua. Sicuramente non per una volontà politica locale ma per le nuove regole messe in campo dal governo tecnico, asettico, dei migliori. L'acqua verrà privatizzata dovunque anche a Napoli dove De Magistris, nel rispetto della volontà referendaria, aveva creato ABC (acqua bene comune).»

La privatizzazione dell'acqua pubblica e l'arroganza del potere
Foto di congerdesign da Pixabay

Prima riflessione: i referendum, espressione di volontà popolari, vengono rispettati se sono in sintonia con il volere delle classi dominanti (vedi il referendum sull'abolizione della scala mobile o sulla pubblicità che può tranquillamente interrompere l'emozione di film o storie), vengono ignorati ed agirati se contrastano con gli interessi delle classi dominanti (vedi il referendum sul finanziamento pubblico dei partiti o quello sull'acqua).

In pratica vale l'affermazione del Marchese del Grillo "Io so io e voi non siete un c...zo!"

Seconda riflessione: il governo tecnico dei migliori è stato voluto da determinate classi di potere per intercettare il RF ed indirizzarlo secondo i loro interessi. Questo governo dei migliori, ha ripristinato, in piena pandemia, la facoltà di licenziare, vorrebbe abolire il reddito di cittadinanza e sta solo spostando la data, privatizza tutti i beni comuni residui dopo quelli che anche Draghi aveva contribuito a regalare al capitale, come banche, industrie di Stato, infrastrutture. Ora completa l'opera con acqua, sanità e servizi in generale. 

Secondo un dogma neoliberista, bisogna creare situazioni di schok nelle società per determinare grandi cambiamenti.

Nel 1981 con una lettera la Banca d'Italia, in accordo con il Tesoro, non riassorbì più i Bot invenduti. Questo ha generato il debito pubblico pauroso. Per questo motivo si sono svenduti i gioielli di Stato ma il debito è rimasto sempre lì 

Nel 2008 le speculazioni bancarie stavano per far crollare tutto il sistema economico. Per salvarlo gli Stati hanno immesso denaro pubblico riversando questo sui debiti pubblici. Noi tutti, ed in particolare il popolo greco, ha pagato questo salvataggio.

Anche di questo schok economico si è approfittato con Monti per destrutturare lo stato sociale dalle pensioni al lavoro, opera completata da Renzi. 

Ora, con lo schok pandemia si è arrivati al Governo Draghi che procede nell'opera di destrutturazione dello stato sociale e privatizza gli ultimi beni comuni.

Tutti questi governi sono stati sostenuti e sono sostenuti da grandi ammicchiate politiche, per evidenziare meglio che tutti i partiti sono imbevuti di un pensiero unico.

Un sistema valoriale che si basa essenzialmente sull'accumulo di ricchezza e potere, che ha nel mito della globalizzazione il suo riferimento essenziale, ci sta portando alla catastrofe perché non è in grado di affrontare la enorme problematica ecologica e demografica del Pianeta in chiave democratica.

 Urge un'antitesi a questo pensiero unico decadente neoliberista per creare altre prospettive valoriali, sociali e politiche.

 

Nonostante tutto, buon 2022, nella speranza che possa iniziare un cambiamento di rotta!

 

Lucio Pastore, primario pronto soccorso di Isernia

 

 

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