Quarta mafia, la preziosa mappa nel libro di Antonio Laronga

SECONDA PARTE. Un anno fa usciva il libro «Quarta mafia. La criminalità foggiana nel racconto di un magistrato sul fronte» scritto dal procuratore aggiunto di Foggia Antonio Laronga. Dopo l’ultimo attentato della società foggiana a Nettuno ripartiamo dal libro di Laronga e dal libro «La città spezzata» di Leonardo Palmisano per ripercorrere il nostro viaggio nelle mafie pugliesi.

Quarta mafia, la preziosa mappa nel libro di Antonio Laronga

Undici attentati, finiti anche all’attenzione del Times di Londra, nelle prime settimane del 2022, sei maxi operazioni antimafia, “Alto Impatto” allo scorso 6 febbraio con 43.519 persone identificate. Meno di una settimana dopo si è registrata la settima operazione “Alto Impatto” con l’arresto di ulteriori 11 persone, sequestri di armi, munizioni, droga, auto rubate, cibo adulterato, fuochi artificiali, centraline per auto, capi di abbigliamento non sicuri per bimbi e, infine, anche un distributore abusivo di carburante agricolo. Nella sola Foggia il 12 febbraio sono state arrestate, ha reso noto la Polizia di Stato, 4 persone per i reati di estorsione, usura, traffico di sostanze stupefacenti e reati contro il patrimonio.

Mafie foggiane, l’allarme approda sulla stampa internazionale

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«La ragione principale per la quale ho scritto questo libro è quella di accendere un faro su organizzazioni criminali molto feroci in espansione sottovalutate per molti anni – ha sottolineato nell’intervista che ci ha concesso in occasione della presentazione del libro «Quarta mafia. La criminalità foggiana nel racconto di un magistrato sul fronte»  a Vasto lo scorso luglio il procuratore aggiunto di Foggia Antonio Laronga - una storia quarantennale» di cui si è iniziato a parlare solo dopo la strage di San Marco in Lapis del 9 agosto 2017. Quel giorno, nei dintorni di una stazione dismessa, furono uccisi Mario Luciano Romito, boss della mafia garganica, il cognato Matteo De Palma e i due agricoltori Aurelio e Luigi Luciani che stavano svolgendo le quotidiane attività mattutine nei propri terreni. Due lavoratori, due persone furono assassinate nel corso di una loro normale giornata, perché in quel momento avvenne un agguato ad un boss della mafia garganica, una delle organizzazioni della «Quarta mafia». Il 30 novembre di due anni fa la Corte d’Assise di Foggia ha condannato all’ergastolo, dopo tre ore di camera di consiglio, Giuann popo’. Ritenuto il basista dell’agguato, colui che pedinò l’auto del boss Romito prima della mattanza.

 

Una mappa preziosa quella che il libro scritto dal procuratore di Foggia Antonio Laronga, edito da Paper First, consegna al lettore. Laronga sottolineato che le mafie garganiche sono state riconosciute come associazioni mafiose con sentenze definitive «la prima volta in un processo noto alle cronache come processo Iscaro Saburro, la cui sentenza è divenuta definitiva nel 2008». L’operazione Iscaro Saburro scattò il 23 giugno 2004 e colpì i clan della faida del Gargano. Una guerra mafiosa iniziata per questioni di abigeato il 30 dicembre 1978 evolutasi negli anni in lotta per il controllo del territorio, dell’estorsione, del racket, del riciclaggio, del narcotraffico, del contrabbando di sigarette e dell’usura. La strage di San Marco in Lamis, a cui ha fatto riferimento il procuratore Laronga nella prima parte di questa videointervista, viene inserita in questa faida ormai pluridecennale. L’ultimo omicidio di questa faida dovrebbe essere allo stato attuale datata 26 aprile 2019 quando a Vieste fu ucciso in un agguato Giacomo Perna, giovane boss dell’omonimo clan.

«Svincolata dai legami familiari, che prevalentemente caratterizzano le altre associazioni foggiane, la mafia cerignolana si presenta come una organizzazione imprenditoriale dotata di risorse umane ed economiche che le hanno consentito, negli anni, di espandersi fuori regione, spesso infiltrandosi in modo silente in svariati settori economico-finanziari riciclando i capitali accumulati con le attività illecite condotte – l’analisi della Direzione Nazionale Investigativa Antimafia – Queste vanno dai traffici di armi e stupefacenti, per i quali la città di Cerignola costituisce un’area di snodo per tutta la Regione, a reati di natura predatoria (rapine ai tir, furti di autovetture e mezzi pesanti) per il compimento dei quali si assiste a una commistione tra criminalità comune e quella organizzata che rende di fatto difficile la differenziazione tra i due fenomeni».

La «Società foggiana», sottolinea il procuratore aggiunto di Foggia Antonio Laronga e autore del libro Quarta mafia. La criminalità foggiana nel racconto di un magistrato sul fronte”, è stata riconosciuta come organizzazione mafiosa «con sentenza definitiva della Corte di Cassazione nell’ottobre 1999».

Un processo nato dopo le inchieste e le operazioni successive tra gli altri all’omicidio di un imprenditore edile, che si rifiutò di sottomettersi al racket, e del direttore dell’Ufficio del Registro di Foggia Francesco Marcone. Marcone fu assassinato il 31 marzo 1995, pochi giorni prima aveva inviato un esposto in Procura per denunciare truffe perpetrate da falsi mediatori che garantivano, dietro pagamento, il disbrigo repentino delle pratiche di competenza del suo ufficio. Furono processate 68 persone, la sentenza definitiva della Corte di Cassazione arrivò il 13 ottobre 1999 con il riconoscimento della natura mafiosa della Società foggiana. La società foggiana, racconta il magistrato, «è passata nei decenni da forme di gangsterismo urbano, di lotte tra bande criminali ad organizzazioni che sono in grado di dialogare anche con esponenti delle pubbliche amministrazioni».

Le “Quarte mafie” sono diventate «strutture multi business, non si occupano più solo di economia illegale – narcotraffico, estorsione – ma hanno attaccato anche alcuni settori dell’economia legale in cui re-investono i proventi illeciti – sottolinea il magistrato - hanno infiltrato l’economia legale e soffocato alcuni settori economici».

 

PRIMA PARTE: Quarta mafia, società foggiana e altre organizzazioni criminali

QUARTA MAFIA: il racconto del procuratore Laronga

 

https://www.wordnews.it/quarta-mafia-il-racconto-del-procuratore-laronga

 

Un libro per accendere un faro sulle mafie foggiane

https://www.wordnews.it/un-libro-per-accendere-un-faro-sulle-mafie-foggiane

 

Società foggiana, dal gangsterismo al dialogo con esponenti delle pubbliche amministrazioni

https://www.wordnews.it/societa-foggiana-dal-gangsterismo-al-dialogo-con-esponenti-delle-pubbliche-amministrazioni

Le quarte mafie sono diventate strutture multi business che aggrediscono anche economia legale 

https://www.wordnews.it/foggia-ben-sette-anni-di-infiltrazioni-mafiose

 

Mafie cerignolane ed estorsioni di tipo ambientale

https://www.wordnews.it/mafie-cerignolane-ed-estorsioni-di-tipo-ambientale