Un nuovo risorgimento

L'OPINIONE DELL'AVV. GUARNERA. «Catania è una città in dissesto non solo sul piano finanziario ed economico, ma anche sotto molteplici aspetti. I disastri delle ultime amministrazioni sono evidenti: dispersione scolastica più alta d'Italia; povertà educativa crescente specie nei quartieri periferici; crisi del sistema dei rifiuti; inefficiente assistenza pubblica territoriale; viabilità paralizzata; assenza di serie politiche abitative che garantiscano il diritto alla casa; mancanza di un progetto complessivo di gestione e sviluppo del territorio che incentivi l'innovazione, la cura dell'ambiente, la cultura, il turismo.»

Un nuovo risorgimento

Alla fine del prossimo mese di maggio si voterà per rinnovare l'amministrazione comunale di Catania
È stato diffuso un sondaggio tra alcuni ipotetici  aspiranti alla poltrona di sindaco. Di essi uno si è autocandidato, e di altri come lui non vi è traccia.

So per certo che in alcuni quartieri, specie periferici, il fermento è notevole e diversi CAF sono già in campagna elettorale.
Nulla di nuovo sotto il cielo della vecchia politica.

Dico subito che i sondaggi non mi appassionano, spesso sono strumentali, utilizzati per orientare gli elettori meno accorti e privi di memoria storica.
Mi interessano, invece, i Valori e i Progetti.

Catania è una città in dissesto non solo sul piano finanziario ed economico, ma anche sotto molteplici aspetti.
I disastri delle ultime amministrazioni sono evidenti: dispersione scolastica più alta d'Italia; povertà educativa crescente specie nei quartieri periferici; crisi del sistema dei rifiuti; inefficiente assistenza pubblica territoriale; viabilità paralizzata; assenza di serie politiche abitative che garantiscano il diritto alla casa; mancanza di un progetto complessivo di gestione e sviluppo del territorio che incentivi l'innovazione, la cura dell'ambiente, la cultura, il turismo.

La qualità della vita si è abbassata e molti giovani fuggono dalla città. La criminalità organizzata di stampo mafioso occupa parte del territorio, si impadronisce di varie attività economiche, pratica su larga scala l'usura e l'estorsione, e supplisce alle  carenze dei pubblici poteri offrendo opportunità di guadagno illecito.
I Valori della legalità, della solidarietà e dell'accoglienza sono in progressivo e pauroso declino.
Di tale situazione sono responsabili tutti coloro che hanno amministrato Catania negli ultimi decenni, a prescindere dalle appartenenze politiche.
Nessuno di essi ha titoli da vantare per proporsi alla guida della città.

Occorrono persone nuove e progetti veri. Bisogna uscire da vecchi schemi e personalismi autoreferenziali.
Una soluzione può essere l'unità civica e politica di tutte le forze sane della città, fondata su un programma serio perché realistico.
Un fronte civico trasversale, autonomo da qualsiasi potere palese e occulto, coeso e responsabile.
Catania deve uscire dal periodo buio, e guardare con speranza al proprio futuro.
Catania deve risorgere e crescere.

 

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