Guerra in Ucraina: e se la corda si spezza?
IL PUNTO DI VISTA. «Il mantra martellante dell'informazione tende ad instillare l'odio verso i cattivi, senza neanche cercare di capire perché si è arrivati a questo punto, ed a prepararci alla guerra.»
redazione
Apr 13, 2022 04:09
L'ambasciatore ucraino della Santa Sede si oppone al gesto del Papa che vuol far portare la croce della Via Crucis a due donne, una ucraina e l'altra russa. La battaglia mediatica che coinvolge informazione, cultura, religione in questa guerra deve essere esasperata come una guerra di civiltà totale.
È evidente che questa guerra eterodiretta non si vuole far finire subito e che gli USA non vogliono che si avviino trattative. Si usa il popolo ucraino per una guerra per procura nel tentativo di far saltare il regime russo senza arrivare ad una guerra mondiale.
La corda si può spezzare e chi ne subisce le conseguenze, ora, sono in primis i cittadini ucraini e poi noi europei.
Il mantra martellante dell'informazione tende ad instillare l'odio verso i cattivi, senza neanche cercare di capire perché si è arrivati a questo punto, ed a prepararci alla guerra. Non è un caso che stanno riarmandosi tutti i popoli europei. Non ci sino soldi per sanità, scuola e sociale, aumenta l'inflazione e la povertà, ma appaiono all'improvviso miliardi per spese militari oltre ad abolire l'IVA sulle armi.
Per fortuna che c'è Papa Francesco che rimane il baluardo per cercare di evitare la catastrofe verso cui ci stanno portando i nostri governanti. Non a caso viene silenziato dall'informazione.
Lucio Pastore
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