Una lettera di una donna libera

Una lettera di una donna libera

Cara amica,

mi chiamo Luisa, una comune donna del secolo scorso.

 

Ho scelto di scriverti perché vorrei parlare con te del tuo modo di essere e sentirti una “donna libera” oggi.

È incredibile quanto siano cambiati i tempi e come siano cambiati con essi anche le nostre battaglie.

 

Un tempo, le donne come me ambivano a conquistare diritti inalienabili, tanto per gli uomini quanto per le donne: la libertà di decidere noi stesse della nostra istruzione, della maternità, della volontà di aspirare a raggiungere obiettivi che un tempo erano esclusivamente riservati agli uomini; la libertà di esprimere il proprio pensiero, la fede politica e religiosa; la possibilità di lavorare pur avendo dei figli da accudire; la possibilità di essere libere come esseri umani e non "schiave di genere" femminile.

 

Abbiamo vinto la lotta per il controllo delle nostre vite e, ad un certo punto, abbiamo guadagnato il rispetto ed il riconoscimento degli uomini. Credimi, non è stato affatto semplice arrivare a tanto.

 

Capisco che per voi donne del XXI secolo tutto questo appare ovvio e scontato, ma un tempo la donna era considerata un essere inferiore all'uomo (maschio) supremo! Quante umiliazioni abbiamo subito. Eppure, le nostre battaglie non hanno portato gli stessi risultati in tutto il mondo.

 

C'è ancora un gran numero di donne che subisce soprusi e condanne da parte dell'uomo. In alcuni casi, è nella cultura popolare di alcuni Paesi del mondo che insegna all'uomo, sin da piccolo, a maltrattare le donne. Molte volte, invece, è la vigliaccheria dell'uomo mediocre, piccolo e misogino che vuole vincere ad ogni costo.

 

Nonostante tutto, sembra che le nostre sfide non siano ancora terminate: c'è ancora tanta strada da fare! Non ci è permesso cedere, distrarsi. Purtroppo non siamo ancora giunte ad una completa parità di genere: siamo ancora vittime della violenza domestica, del bullismo e in parte schiave della perfezione fisica (tutto ciò che non è conforme allo standard di bellezza oggi è da ritenersi orrendo, un tempo invece era considerato una particolarità, un tratto distintivo)!

 

Siamo riuscite ad essere donne lavoratrici e allo stesso tempo madri e mogli, molte volte sacrificando il nostro essere prima di tutto donna. Ma poi qualcosa negli ultimi tempi è andato storto.

È sacro santo lottare per i propri ideali e non lasciarsi sopraffare da vecchi stereotipi e rigidi preconcetti, ma qui vi siete lasciate prendere la mano. Non tutto ciò che ci riguarda o che interessa la femminilità è da considerarsi un clichè da “ammodernare”.

 

Cosa c’è di più bello e gradevole da osservare se non la grazia di un corpo femminile, che ondeggia civettando sicuro di sè? Perché considerarlo un oltraggio alla libertà della donna di camminare liberamente senza essere neppure guardata? Signore mie, da che mondo è mondo, ogni essere di genere maschile è sessualmente attratto da tutto ciò che è sensualità ed erotismo, molto più che una donna.

 

Non avrei mai immaginato che sarebbe arrivato quel tempo in cui a noi donne sembrano infastidire persino i complimenti. Ormai tutto è da considerarsi molesto. Persino il rasoio è un nostro nemico.

 

Per carità, lungi da me l’idea di criticare le scelte personali, credo che ogni donna debba avere la libertà di esprimersi come preferisce. Alcune donne possono sentirsi più a proprio agio e sicure con un aspetto tradizionalmente femminile, mentre altre possono sentirsi più a proprio agio e sicure nel mostrare un aspetto più androgino. Ciò che conta è la libertà di scegliere ciò che è meglio per noi come individui, ma da qui a dichiarare la scelta di non depilarsi una sorta di battaglia per il riconoscimento della parità di genere, perdonatemi ma ce ne vuole, finanche di coraggio!

 

Non c’è nulla di più “pericoloso” (nel senso più lato del termine) di una donna, oltre che intelligente, forte e determinata, è allo stesso tempo molto femminile, perché ricordate che anche solo un dettaglio estetico racconta bene chi siamo, fosse anche solo il profumo.

 

Per cui, mia cara, da donna a donna, rivolgo a te il mio appello, affinché torniate a concentrarvi su quelle che sono le vere conquiste da raggiungere e per quali valori e principi lottare, tutte insieme per un futuro migliore anche a misura di donna, tutto il resto è palcoscenico.

 

Con affetto.

Luisa.