Mobilitazione per la vita di un moderno Prometeo e la libertà di tutte e tutti

Julian Assange sarà estradato negli USA. Rischia la vita, la sua colpa esser stato giornalista giornalista.

Mobilitazione per la vita di un moderno Prometeo e la libertà di tutte e tutti
fonte: Dale Zaccaria - autrice, performer e giornalista

«Il Potere Segreto», sin dal titolo il coraggioso libro di Stefania Maurizi denuncia quel che Julian Assange ha rivelato, ha donato alla disponibilità di ogni coscienza civile e democratica. Squarciando il velo di omertà dietro le guerre, il potere militare e politico, i crimini di guerra e i giochi di potere delle grandi potenze, USA in primis, in Iraq e non solo.

Perché Wikileaks ha documentato, e continua a documentare, nei cabli resi noti cosa accaduto sulla testa e le vite nelle «terre dei fuochi» italiche, nelle «esportazioni della democrazia» nel nome di interessi geopolitici, economici, imperialisti. Assange, la decisione finale della «giustizia» e del governo inglesi è di quest’estate, rischia negli Stati Uniti 175 anni di carcere.

La persecuzione a stelle e strisce si basa sulla legge contro lo spionaggio «del 1917, promulgata all’entrata in guerra degli Stati Uniti nella prima guerra mondiale, confondendo in tal modo le spie con i giornalisti – ha sottolineato il comitato Free Assange Reggio Emilia in occasione della presentazione del libro di Stefania Maurizi, con la sua partecipazione, dello scorso 29 luglio - il calvario di Assange rivela la facciata sporca delle cosiddette “democrazie occidentali”, in questo caso in particolare gli Stati Uniti, che utilizzano il segreto di Stato per nascondere crimini e violazioni delle leggi e proteggono i criminali che li compiono. La colpa di Assange è averli scoperti e aver ritenuto che il mondo dovesse sapere la verità, così com’è il ruolo del giornalismo».

Questa la sintesi di quanto sta accadendo contro Julian Assange, Wikileaks e ogni persona libera e democratica e perché la persecuzione contro Julian Assange deve interessare ognuno di noi del comitato Free Assange Reggio Emilia. «Attraverso Wikileaks, la piattaforma informatica con cui proteggeva le fonti, Assange ha informato il mondo di ciò che, gravemente, avveniva alle sue spalle. Un’operazione di Verità indispensabile. Assange deve essere libero per il servizio che ha compiuto nei confronti dell’umanità intera, verso le vittime di tortura-crudeltà e i familiari e per aver contribuito decisamente al risveglio dell’umanità.

La gente, tutta, non può accontentarsi della propaganda e della vulgata corrente La Verità va cercata. Teniamo ben presente che Julian Assange da 12 anni vive senza libertà alcuna e da 4 anni è recluso nel carcere londinese di Belmarsh senza un processo, senza la possibilità di difesa, senza tutele verso le torture che vengono inflitte ai terroristi (così come lui è considerato). Ciò che viene compiuto nei confronti di Assange viene compiuto nei nostri confronti. Un colpo mortale alla libertà di stampa, chiave del vivere liberi conoscendo e dibattendo per costruire sempre e in continuazione la libertà sociale che non è mai di per sé scontata».

«Ci opponiamo a quel potere che vuole chiudere la bocca  a chi ha documentato la Verità. Non l’ha solo raccontata, l’ha documentata. E’ a questo che servono le secretazioni di fatti gravi che il potere statale compie. Non si tratta di secretazioni che riguardano i porti, gli aeroporti  per la protezione della  Nazione. NO – scriveva sempre il comitato emiliano il 25 giugno, nei giorni successivi alla firma ministeriale per l’estradizione negli USA - Sono massacro di civili, torture, licenze di uccidere che gli eserciti  si prendono in tutte le guerre.

Qui è in causa l’esercito statunitense, crimini e tiri al bersaglio verso civili indifesi, licenza  che  si è preso praticamente in tutte le guerre e nelle ‘missioni di pace’ che ‘altruisticamente’ ha cominciato o dove è intervenuto. Sicuramente molto altri Stati hanno uguali scheletri nell’armadio e tutti vogliono scongiurare  che un puntiglioso  giornalista d’inchiesta vada a ‘stanarli’ questi scheletri.

Li rappresenta per tutti, l’America, gli Stati Uniti che ora vogliono la pelle di Julian Assange. E’ questo che ha compiuto in questi giorni  Priti Patel, la ministra dell’Interno inglese con quella firma. Dare Julian all’alleata di ferro perché lo faccia scomparire.  Non si cancellano i crimini. No. Si cancella chi ne ha documentato l’esistenza.

Noi vogliamo che i crimini emergano! Che i giornalisti  d’inchiesta possano scoprirli  e che la giustizia punisca i colpevoli! Non viceversa. Chi ha compiuto  quei crimini  non ha avuto processo e né condanne. Chi è condannato dal 2010 è  colui che li ha denunciati al mondo. Colui che ha portato  a galla  la Verità, sconvolgendo, sì, il sistema dei buoni e dei cattivi. Un sistema che andava riguardato perché tutte le menzogne raccontate per giustificare una guerra non vanno più dette e non più ascoltate».

Vogliono assassinare, per tutti i motivi riportati in quest’articolo, un «moderno Prometeo» la nostra denuncia pubblicata il 13 dicembre 2021.

https://www.wordnews.it/julian-assange-stanno-assassinando-un-moderno-prometeo

 «Prometeo era il titano che portò il fuoco agli uomini rubandolo agli uomini, alla Dea della saggezza sottrasse uno scrigno con l’intelligenza e la memoria e lo portò all’umanità. Fu punito da Zeus per questo, adirato perché con il suo atto donò libertà ed emancipazione dall’Olimpo. Nel greco antico Prometeo significava «colui che riflette prima» e, per poter riflettere, è necessario conoscere, illuminare quel che rimane oscuro, rompere le catene che ingabbiano la mente e la libertà».

Assange «è perseguitato per aver concretizzato giornalismo vero, il giornalismo inviso e scomodo ai Potenti. Moderni re nudi della favola. I crimini di guerra, le trame delle cancellerie, i traffici e le zone grigie di governi, mafie, delle elite sono stati documentati e confermati dai cabli di Wikileaks. Crimini che, dall’Iraq alla «terra dei fuochi» (cabli sugli anni del commissariato emergenza rifiuti che andrebbero stampati e affissi ad ogni angolo d’Italia), coinvolgono in pieno quel Paese sporco delle trame e dei golpe, delle trattative e dei depistaggi, delle menzogne di comodo e dell’inginocchiarsi ad ogni potere e clientela. Stefania Maurizi lo ha denunciato anche in questi giorni, davanti al trattamento che la grande stampa continua a riservare a Julian Assange: questo è un Paese a sovranità zero, meno che limitata, inginocchiata servente all’Impero e ad ogni Potere.

Wikileaks agli smemorati di Collegno di convenienza, e a chi è cresciuto con cibi che «erano già stati masticati e senza sapore» mentre avrebbe dovuto bramare «una bistecca» (ma chi ricorda più nella Patria  del «dolore ostello» Mentor e il Jargon File), ricorda che l’informatica non è nata per i profitti ingordi di alcuni, non è nata come mercato delle multinazionali e del dominio. La storia dell’informatica è storia di libertà, di gratuità, di fratellanza, di emancipazione».

C’è chi non si è arreso, chi continua a battersi per la libertà e la vita di Julian Assange. E di tutti noi. È stato lanciato un appello, che sta raccogliendo adesioni in Italia e in tutto il mondo, che sta costruendo una mobilitazione immediata che confluirà in una maratona di 24 ore il prossimo 15 ottobre. Questo il testo dell’appello.

Julian Assange è un uomo, un giornalista che ha rivelato i crimini e i criminali delle guerre in Afghanistan e in Iraq degli Stati Uniti.

Julian Assange per questo è stato punito, è stato ingiustamente incarcerato e imbavagliato, gli è stato impedito di fare informazione. Mentre i crimini e i criminali sono impuniti e assolti.

Julian Assange rischia di essere estradato negli Stati Uniti e condannato a morte con 175 anni di carcere.

Julian Assange ha due figli piccoli e ha accanto una compagna e avvocata, Stella Assange, che continua a lottare.

Julian Assange è il simbolo di tutti i giornalisti, le giornaliste, le voci libere che con lui possono essere messe a tacere.

Julian Assange rappresenta un modello di mondo nuovo e migliore dove l’ingiustizia va condannata e i diritti umani difesi.

Sono sempre più numerose le iniziative per la libertà di Assange e per impedirne la pericolosa estradizione negli USA.

Ti invitiamo a partecipare a un’iniziativa grandiosa che possa far conoscere il suo caso in tutto il pianeta: 24 ore non stop dove giornalisti, attivisti, artisti, persone di cultura manifesteranno in tutto il pianeta per la libertà di Julian. Il 15 Ottobre sul Pianeta Terra.

Aderisci a: 24hAssange@proton.me

Comitato promotore

Amnesty International

Articolo21

Atlante delle guerre

Comitato di solidarieta' con Leonard Peltier di Milano

Free Assange Italia

Italia che Cambia

Left

Media Alliance

Pressenza

Terra Nuova

transform! Italia

Sostenitori di Julian Assange

Sovranità Popolare

Unimondo

Ecomapuche

Persone:

Daniela Bezzi

Maurizio del Bufalo, Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli

Alessio Di Florio

Renato Giuseppe Napoli (EarthProtector-StopEcocide)
Maurizio Torti

Dale Zaccaria

Adesioni alla campagna

Organizzazioni e testate:

Casa dei Diritti dei Popoli, Toscana

Centro per la pace forlì-aps

Comitato permanente per la pace di Gorizia e Nova Gorica

Dolce Vita

I Sentinelli di Milano

La Comunità per lo Sviluppo Umano

PeaceLink

Periscopio, Ferrara

perUnaltracittà, laboratorio politico Firenze

Piccola Scuola di Pace Gigi Ontanetti

Sardegna Pulita (referente Angelo Cremone) 

Donne Ambiente Sardegna (referente Lidia Frailis)

Medicina Democratica 

CostituzioneBeniComuni

Persone:

Maurizio Acerbo

Vittorio Agnoletto

Bruna Alasia

Angelo Baracca

Monica Barbera

Alberto Barbieri

Emanuela Maria Bussolati

Giuseppe Bruzzone

Vincenzo Cadoni

Cecilia Capanna

Davide Cappelletti, Verona

Marco Cappato (associazione Luca Coscioni)

Donatella Ciesch

Geraldina Colotti 

Gabriella Conti

Fausto Cosma

Cesare Dagliana

Claudia Daurù

Fabrizio de Togni

Myra Evans, Università di Firenze

Tullio Florio

Pietro Folena

Amelia Frascaroli

Caterina Giustolisi

Matteo Gracis

Alessandro Hellmann (autore)

Michela Lipari

Pierpaolo Loi

Aldo Lotta

Fausto Magagnini

Linda Maggiori

Laura Marcheselli

Ilva Palchetti

Agnese Palma

Lazzaro Pappagallo

Gianna Pepe

Anna Piras

Paolo Prieri

Stefania Maurizi

Paola Mazzinghi

Piergiorgio Rossetti

Ernesto Rossi

Luciana Rotter-Butera

Ester Seritti

Umberto Silvestri

Vincenzo Vita

Alex Zanotelli

Silvia Zaru

Adesioni internazionali

Grecia: redazione greca di Pressenza

Spagna: España por Assange / Spain4Assange

Australia: una adesione personale da confermare

Polinesia: Catherine Cabrera

Città in cui si prevede un’attività: Atene, Barcellona, Brisbane, Cagliari, Como, Firenze, Milano, Pescara, Roma, Verona

Contatti con attivisti di altri paesi : 

Europa : 

Free Assange Wave, gruppo europeo : idea piace ma non sta avendo seguito.

Germania : 

Free Assange Lipsia : contattata attivista di FAW, se ne può parlare dopo il 7 agosto perchè il 6 hanno un evento organizzato da loro

Thespina Lazaridu informationspool@proton.me

Mahnwache für Assange, Köln : da mandare messaggio fatto da me e tina in inglese.

Marie Wasilewski isiwasi@gmx.de

https://blog.freeassange.eu/ : da mandare messaggio fatto da me e tina in inglese.

 

Thilo Haase Thilo.Haase@gmx.de

Mahnwache für Assange, Berlin : da mandare messaggio fatto da me e tina in  inglese.

 

 

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Julian Assange, stanno assassinando un moderno Prometeo

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Libertà per Assange

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«No all'estradizione negli Stati Uniti», sit in per Julian Assange a Reggio Emilia

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“Julian Assange è la nostra coscienza. Deve vivere”. Presidio a Reggio Emilia lunedì 27 giugno

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La vita di Julian Assange è appesa a un filo. Perché dobbiamo salvarlo

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Reggio Emilia: alla Camera del Lavoro «Il Potere Segreto»

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 La vita di Julian Assange è appesa a un filo

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