Somma Vesuviana, sparatoria al parco del Sole: è la tipica stesa della camorra

I carabinieri indagano su questa stesa ma ci potrebbe essere una reazione da parte di chi nonostante non sia stato colpito in questa sparatoria è consapevole di essere il bersaglio.

Somma Vesuviana, sparatoria al parco del Sole: è la tipica stesa della camorra

A Somma Vesuviana i carabinieri sono stati allertati nella notte da chi ha chiamato dicendo di aver udito dei botti. Giunti sul posto i militari hanno rinvenuto 6 bossoli calibro 9x21, sparati da un arma automatica.

Per la camorra la pratica della stesa è più di un avvertimento ed il numero dei proiettili esplosi hanno una chiara matrice camorristica. Da anni, oltre la gestione delle piazze di spaccio, i pregiudicati che da decenni gestiscono le attività criminali negli insediamenti popolari a Somma Vesuviana hanno anche in gestione l'affare delle occupazione degli immobili. Da qualche mese alcune famiglie si sono spostate dalle periferie di Napoli proprio in alcuni immobili dei parchi Del Sole e Fiordaliso ma è da registrare anche la scarcerazione di un noto pregiudicato sempre attivo nella gestione delle piazze di spaccio e già arrestato nel corso di un blitz da parte dei carabinieri di Castello di Cisterna.

Da anni la situazione nei due insediamenti popolari a Somma Vesuviana è incandescente poiché gruppi criminali come i Mazzarella hanno inserito elementi di spicco all'interno della gestione delle piazze di spaccio. Elementi che si sono alleati con la camorra locale, i cosiddetti paesani che già in passato videro arresti nell'inchiesta Blu SKY con la condanna dell'intero gruppo D'Avino, il padre Giovanni alias o Bersagliere cugino dell'ex collaboratore di giustizia Fiore D'Avino e i due figli di Giovanni. Tutti sono attualmente detenuti ma non si esclude che sul territorio ci siano referenti capaci di imporre estorsioni e gestire appalti pubblici grazie alla complicità di imprenditori collusi.

I carabinieri indagano su questa stesa ma ci potrebbe essere una reazione da parte di chi nonostante non sia stato colpito in questa sparatoria è consapevole di essere il bersaglio.

Da ricordare l'omicidio di De Barnardo Vincenzo appartenente al clan De Bernardo, ucciso proprio al parco Fiordaliso, base del clan De Bernardo. La vittima, il De Bernardo, boss di Somma Vesuviana, fu ritenuto responsabile di aver offerto copertura al nipote, l’allora sedicenne Roberto De Bernardo che partecipò alla sparatoria nel corso della quale fu ucciso Emanuele Sibillo.

Per l’omicidio De Bernardo è stato condannato il boss Ciro Rinaldi.

Le immagini sono tratte dal web

 

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