22 gennaio 1896: nasce Guglielmo Bravo

Nasce a Verona e alla città scaligera sarà legata la sua intera esistenza, ad eccezione della tragica conclusione.

22 gennaio 1896: nasce Guglielmo Bravo

Bravo ha 24 anni e lavora come impiegato alle poste quando inizia a svolgere attività politica, avvicinandosi ai gruppi libertari e comunisti della sua città e stringendo un forte legame di amicizia e di militanza, che durerà per tutta la vita, con Giovanni Domaschi.

Con l’avvento del fascismo la sua fede politica e il suo attivismo diventano una giustificazione valida per essere recluso nel carcere degli Scalzi e poi condannato al confino, che sconta a Favignana, Lipari e Ponza.

La sua condanna termina nel 1929, anno in cui torna a Verona e apre una piccola fabbrica di calze, defilandosi dall’attività politica, tanto che dieci anni dopo il suo nome sarà cancellato dall’elenco dei sovversivi in quanto ha manifestato ‘segni di ravvedimento’.

Nel ’43, con l’inizio della Resistenza, torna ‘in prima linea’, dedicandosi alla diffusione di stampa e materiale propagandistico. In questo periodo entra anche a far parte del II CLN veronese, presieduto da Francesco Viviani (WikiANED 20 dicembre), i cui componenti, tutti, Guglielmo compreso, sono arrestati a inizio luglio ’44: inizia per loro un lungo pellegrinaggio nella ‘città di prigioni’, com’era definita allora Verona, che li vede trasferiti fra le Casermette di Montorio, il carcere degli Scalzi e il Palazzo INA, sede delle SS, per poi essere tutti deportati a Bolzano e caricati sul trasporto 81 (5 settembre) con destinazione Flossenbürg.

Terminata la quarantena, Guglielmo Bravo è assegnato al sottocampo di Hersbruck. Qui muore, due mesi più tardi, assistito da Vittore Bocchetta (WikiANED 15 novembre): è il 23 novembre 1944.

Alla sua memoria è stata intitolata una via di Borgo Milano, il quartiere in cui sorgeva la sua fabbrica.

Per approfondire:

V. Bocchetta,1940-1945 Quinquennio Infame, Edizioni Gielle, Verona, 1991;

G. Silvestri, Albergo agli Scalzi, Neri Pozza, Vicenza, 1963;

Sito web: https://daveronaailager.com/, banca dati della deportazione veronese.

fonte: ANED - Associazione Nazionale ex Deportati nei Campi nazisti