Chieti, aggressioni fasciste all’Abruzzo Pride

La settimana scorsa il vescovo Forte non ha perso tempo ad attaccare il Pride e chi vi partecipa, comunicato in grande evidenza sul sito della Diocesi. Ora nessuna reazione. Così come non c’è mai stata sulla vicenda del prete-preside coinvolto in video chat pedofile e nessun imbarazzo da parte loro per aver sostenuto la stessa posizione di Forza Nuova, espressa anche da Fiore in un convegno in città.

Chieti, aggressioni fasciste all’Abruzzo Pride

«Il 24 Giugno, durante la giornata finale dell'Abruzzo Pride 2023 a Chieti, si è verificato un episodio increscioso e inaccettabile: un gruppo dalla matrice chiaramente fascista ha attaccato verbalmente le Famiglie Arcobaleno presenti all'evento, insieme alle loro bambine e ai loro bambini. In seguito, recandosi verso le loro macchine, si sono imbattute nelle stesse persone, per cui sono dovute intervenire le Forze dell'Ordine, le quali hanno scortato queste famiglie fino alle loro automobili, garantendo la loro sicurezza e adoperandosi per proteggere i loro Diritti nonché la dignità di tutte le persone presenti all'Abruzzo Pride».

«Purtroppo è nostro dovere segnalare anche altri episodi. Sono stati visti due anziani signori intenti a sputare sul corteo in marcia dai propri balconi. Registriamo anche un episodio avvenuto in treno, sulla tratta Chieti-Sulmona, denunciato da un ragazzo.“Ehi, tu! Frocio! Biglietto del treno, grazie!”, tra risate e schiamazzi. Questo ragazzo è stato preso in giro per una semplice bandierina rainbow e due strisce arcobaleno sul viso».

Queste aggressioni fasciste sono avvenute sabato scorso in Abruzzo, dopo l’Abruzzo Pride di Chieti.

Quel che riportiamo all’inizio di quest’articolo è la denuncia riportata nel comunicato del coordinamento Abruzzo Pride e dell’Associazione Famiglie Arcobaleno, il testo integrale è stato pubblicato qui

https://www.facebook.com/AbruzzoPride/posts/pfbid027fEVZcW8U3HGc558vW83L9kvkbXxpoR6wz8p6BuRgptmv1GxKBSZaDLFPQZAZf8Ql

Varie voci, dal mondo istituzionale, politico e sociale, in queste ore si sono espresse in solidarietà alle persone aggredite e contro ogni violenza fascista – non la prima – in questa Regione. Tra queste non c’è la Diocesi Chieti-Vasto e il suo arcivescovo Mons. Bruno Forte. Tanto rapido la settimana scorsa a vergare un comunicato contro l’Abruzzo Pride e di condanna della partecipazione all’evento quanto silente ora. Lo stesso padre Bruno, come ama essere chiamato, che nei mesi scorsi – lo abbiamo sottolineato in un nostro articolo – non ha provato nessun imbarazzo ad esprimersi di fatto a sostegno di tesi di Forza Nuova.

E ad avere un convegno del movimento neofascista in città con relatore il loro segretario nazionale Roberto Fiore. Sdegno forte fu espresso da tutto l’arco politico-istituzionale cittadino, da Sinistra Italiana alla Lega, ma per Forte non c’è stato nessun turbamento nell’avere in città un personaggio con la biografia di Fiore e un convegno di Forza Nuova. Turbamento che, invece, la settimana scorsa ha suscitato in padre Bruno un corteo che chiede diritti e rispetto per chi ama e vuole esprimere i propri sentimenti e personalità liberamente. Come dovrebbe essere in un Paese civile.

Sullo sfondo di questa vicenda permane quanto già da noi riportato e sottolineato in vari articoli: nulla di nulla, nessuna reazione, nessun verbo proferito sulla vicenda delle videochat pedofile che – come riportarono Repubblica e Domani ormai molti mesi fa – coinvolsero un prete-preside di Chieti.

Così come ad oggi non risulta esserci nulla da parte della Diocesi di Chieti-Vasto (ma in tutta la Conferenza Episcopale di Abruzzo e Molise pare siano solo tre le diocesi che si sono mosse) sullo sportello d’ascolto e in osservanza delle nuove linee guida della Conferenza Episcopale Italiana per le vittime di pedofilia clericale. Questi i nostri precedenti articoli in cui ne abbiamo ampiamente riportato notizie nei mesi scorsi, non essendoci – come sottolineato – nessuna novità – rimandiamo per i dettagli alla loro rilettura.

 

La provincia dalla Forte omertà

PEDOFILIA CLERICALE/Articolo di Repubblica (ripreso da Dagospia) su un’inchiesta a Siracusa cita Chieti. È passata quasi una settimana ma nessuno vede, nessuno sente e nessuno fiata. La provincia della regione camomilla continua a non smentire mai la sua natura vacua e da “accetta tutto”.

https://www.wordnews.it/la-provincia-dalla-forte-omerta  

 

Abruzzo, senza l’impegno di un cittadino neanche sapevano dov’era l’albero?

Dono per il Natale in Vaticano, sta per essere inaugurato in piazza San Pietro. In queste settimane una clamorosa vicenda su cui nessuna riflessione, tutto «normalizzato». La stessa cappa che impera sugli abusi clericali, come sulla citazione teatina pubblicata da Repubblica.

https://www.wordnews.it/abruzzo-senza-limpegno-di-un-cittadino-neanche-sapevano-dovera-lalbero

 

La provincia dalla Forte omertà sulle videochat pedofile

Dopo Repubblica seconda citazione sulla stampa nazionale per la vicenda di pedofilia clericale che tocca anche Chieti. Emerge che il «teatino» è preside, ha frequentato e forse frequenta ancora centinaia di studenti ma la provincia camomilla continua a girarsi dall’altro lato e non vedere.

https://www.wordnews.it/la-forte-omerta-sulle-videochat-pedofile

 

Pedofilia, in provincia di Chieti due mesi di Forte omertà

Passano le settimane, avvengono altri gravi fatti di cronaca, ma in questa provincia infestata da un immenso ventre molle imbelle e vigliacco sulla vicenda del preside-prete coinvolto in video chat pedofile continua il silenzio assoluto.

https://www.wordnews.it/pedofilia-in-provincia-di-chieti-due-mesi-di-forte-omerta

 

Pensieri e parole: silenzi ed omissioni sulla pedofilia

CHIETI. Intervento della Diocesi sulla massoneria – ma senza citare il convegno di Forza Nuova in cui il sindaco PD ha detto di ritrovarsi in «molti passaggi che il dottor Fiore ha fatto» riferendosi al fondatore di Forza Nuova – mentre sulla pedofilia clericale e il preside-prete coinvolto in video chat pedofile continua il silenzio assoluto.

https://www.wordnews.it/pensieri-e-parole-silenzi-ed-omissioni-sulla-pedofilia

 

Prostituzione e pedopornografia nella provincia sempre più dalla Forte omertà

CHIETI/Inchiesta sullo sfruttamento della prostituzione minorile, chat pedopornografiche raccapriccianti con protagonisti anche minori, inchieste contro pedofilia e pedopornografia. Accade nella provincia camomilla, che tutto accetta e su tutto tace. Come sul prete-pedofilo denunciato dalla stampa nazionale ormai diversi mesi fa.

https://www.wordnews.it/prostituzione-e-pedopornografia-nella-provincia-sempre-piu-dalla-forte-omerta