3 gennaio 1944: arresto di Elsa Zamorani

Alla data dell’Armistizio di Cassibile (8 settembre 1943), Elsa Zamorani ha già 60 anni. Vive a Castiglione dei Pepoli, provincia di Bologna, dove l’anno precedente ha acquistato una villa con il marito, Achille Guglielmi, e i figli. Elsa è nata il 4 giugno 1883 a Bologna, la sua famiglia è di discendenza ebraica, fanno tutti parte della comunità israelitica del capoluogo emiliano. 

3 gennaio 1944: arresto di Elsa Zamorani

Quando inizia l’occupazione tedesca, è solo questione di tempo prima che anche gli ebrei bolognesi diventino obiettivo delle SS e dei loro alleati fascisti: il 3 gennaio ’44, l’ordine di arresto per gli ebrei presenti sul territorio arriva anche a Castiglione dei Pepoli.

Elsa e il figlio Gino sono tratti in arresto (l’altro figlio, Gustavo, no, in quanto coniugato con una donna ‘ariana’, per usare l’assurda e criminale terminologia nazifascista), mentre Achille muore nel corso dell’arresto. Dopo pochi giorni, arriva l’ordine di trasferimento al campo di Fossoli, ma per motivi sconosciuti sono invece indirizzati al campo di Ravenna.

Da qui, Elsa e il figlio sono trasferiti a Milano, dove inizia il loro ultimo viaggio, quello con direzione Auschwitz: partono il 30 gennaio, arrivano il 7 febbraio. Elsa non supera la selezione iniziale, è uccisa in una camera a gas il giorno stesso. Anche Gino non sopravvivrà.

Alla loro memoria sono dedicate tre pietre d’inciampo in via S. Margherita, ad Ancona.

I nomi di Elsa e Gino sono ricordati anche nella lapide dedicata ai deportati senza ritorno posta dalla comunità ebraica bolognese in via Finzi.

fonte: ANED - Associazione Nazionale ex Deportati nei Campi nazisti