8 gennaio 1915: nasce Giovanni Melodia

Figlio di un pastore evangelico battista, socialista e pacifista, Giovanni cresce immerso in un ambiente profondamente avverso al regime fascista.

8 gennaio 1915: nasce Giovanni Melodia

Nato a Messina, ben presto si trasferisce in Toscana: proprio qui, a Livorno, Giovanni si diploma come stenografo giornalista e inizia a lavorare in alcune aziende locali. A 22 anni aderisce ad un’organizzazione antifascista che supporta le Brigate Internazionali nella guerra di Spagna, per questo motivo, due anni più tardi, è arrestato dalla polizia politica fascista (OVRA) e condannato dal Tribunale speciale a 30 anni di detenzione.

Richiuso prima a Regina Coeli e poi a Civitavecchia, dove rimane fino al maggio ’43, quando fu trasferito a Sulmona a causa dei danni subiti dal carcere romano durante i bombardamenti. Alla data dell’Armistizio, il direttore del carcere rifiutò di liberare lui e altri detenuti, che organizzarono un piano di fuga, non attuato a causa dell’arrivo delle truppe tedesche che deportarono Giovanni e altri detenuti in Germania

A Dachau gli è assegnato il numero di matricola 56675. Nel campo di concentramento tedesco, Giovanni Melodia entra a far parte di un’organizzazione clandestina che prenderà successivamente il nome di International Prisoner Committee, al quale gli Alleati affideranno il comando del campo dopo la liberazione dello stesso, avvenuta il 28 aprile ’45. Come membro del Committee e presidente del Comitato Italiano, Giovanni rimane a lungo a Dachau, lasciandolo solo nel luglio per stilare un elenco dettagliato dei deportati italiani a Dachau.

Al ritorno, ricoprirà per un paio d’anni l’incarico di Ispettore reduci Alta Italia nel ministero per l'Assistenza post bellica. Sarà anche a lungo Segretario Nazionale dell'Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti ANED e Presidente della Sezione romana, raccontando la sua esperienza in vari libri.

Muore a Roma nel 2003.

 

Per approfondire:

G. Melodia, G. Bellak (a cura di), Donne e bambini nei Lager nazisti. Testimonianze dirette raccolte a cura di Giorgina Bellak e Giovanni Melodia, Milano, Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti, 1960;

G. Melodia, La quarantena. Gli italiani nel Lager di Dachau, Mursia, Milano, 1971 (disponibile anche online);

G. Melodia, Sotto il segno della svastica. Gli italiani nel Lager di Dachau, Mursia, Milano, 1979;

G. Melodia, Di là da quel cancello. I vivi e i morti nel lager di Dachau, Mursia, Mursia, 1988;

G. Melodia, Non dimenticare Dachau. I giorni del massacro e della speranza in un Lager nazista, Mursia, Milano, 1993;

A. Pavia, Giovanni Melodia, in Triangolo Rosso, n. 1-3, Milano, Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti, gennaio-aprile 2009, pp. 20-28.

fonte: ANED - Associazione Nazionale ex Deportati nei Campi nazisti