Una «pietra di inciampo» per Lea Garofalo

IL GRIDO DELLA MEMORIA. Venerdì 19 agosto 2022 alle ore 19:00 presso la Chiesa della Beata Vergine del Monte Carmelo a Pagliarelle frazione della città di Petilia Policastro (Kr) si terrà la deposizione in memoria della donna uccisa per mano della ‘ndrangheta.

Una «pietra di inciampo» per Lea Garofalo

L'anticipo del grande evento di novembre. Per non dimenticare Lea Garofalo e per tenere viva la memoria. 

«Un piccolo monumento alla memoria di LEA e di tutti coloro che lottano contro le mafie sarà deposto nel luogo dove LEA è nata e ha vissuto una parte della sua vita fino a quando ha scelto di non “girarsi dall’altra parte” denunciando esponenti della ‘ndragheta. Un esempio di straordinario coraggio spinto fino all’estremo sacrificio». Queste le parole utilizzate dal Progetto di Vita di Adriana Colaciccio e Gerardo Gatti. «Lea non può e non deve essere dimenticata, il suo nome come quello di tante altre donne e tanti uomini che hanno lottato e lottano ancora oggi contro le mafie. Il nostro impegno nella lotta alla criminalità organizzata non ha pause, perché perseguire la legalità permette il riscatto morale della società civile verso la libertà.»

LEA GAROFALO ha rifiutato l’oppressione e il malaffare in nome della LIBERTA’, in nome della VITA che brutalmente le è stata tolta.

Interverranno:

PIERA AIELLO, Deputata e testimone di giustizia

SIMONE SAPORITO, Sindaco di Petilia Policastro (KR)

PAOLO DE CHIARA, Giornalista, Direttore WordNews, Autore del libro “IL CORAGGIO DI DIRE NO” Lea Garofalo la fimmina che sfidò la schifosa ‘ndrangheta

MARISA GAROFALO, Sorella di Lea Garofalo

ADRIANA COLACICCO, Co-fondatrice del Progetto di Vita encomiato dal Presidente della Repubblica Italiana e dal Presidente della Repubblica Francese

GERARDO GATTI, Co-fondatore del Progetto di Vita encomiato dal Presidente della Repubblica Italiana e dal Presidente della Repubblica Francese

 Alla Cerimonia interverranno Autorità Civili, Militari, Religiose e dell’associazionismo.

 

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Una strada per Lea Garofalo a Pagliarelle (Crotone)

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NERVOSISMO. Il linguaggio mafioso noi lo rispediamo al mittente, come la bella parolina utilizzata: «grandissimo figlio di puttana». Con una necessaria puntualizzazione: le nostre madri non hanno generato e allevato "bestie" mafiose. Rispediamo tutto indietro, con sdegno. Ovviamente, ci scusiamo con le bestie (quelle nobili). Il nostro termine è appositamente utilizzato per schifare questa gentaglia, assassini senza onore. Per dirla alla Sciascia: quaquaraquà.

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Una strada per Lea Garofalo a Pagliarelle (Crotone)

 

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