Matteo Messina Denaro non ha potuto votare

L'OPINIONE DELL'AVV. GUARNERA. «Ma adesso tutto cambierà. La prossima riforma della giustizia conterrà alcuni punti fondamentali.»

Matteo Messina Denaro non ha potuto votare

La colpa è della Magistratura che lo perseguita da alcuni decenni, impedendogli di esercitare un diritto costituzionale.

Ma adesso tutto cambierà. La prossima riforma della giustizia conterrà alcuni punti fondamentali.

L'azione penale diventerà facoltativa, nel senso che i Pubblici Ministeri non avranno più l'obbligo di processare chi commette reati, anche gravi.

I PM saranno nominati dal Parlamento per quote, a seconda della rappresentanza dei vari partiti.

Sarà il Parlamento a decidere quali reati perseguire e quali no. Verranno esclusi tutti i reati fiscali e quelli contro la Pubblica Amministrazione. Ciò perchè bisogna garantire ai politici e agli amministratori di svolgere con serenità il loro ruolo, senza interferenze della Magistratura. E poi, loro sono eletti dal popolo, i magistrati no.

I capimafia, specie coloro che sono portatori di voti ai politici, non potranno essere processati senza l'autorizzazione del Parlamento. Hanno un merito: quello di avere indotto i cittadini a votare, eliminando così la piaga dell'astensionismo.

È ovvio che sarà ripristinata l'immunità parlamentare, che rimarrà sempre, anche quando si è cessati dalla carica. Sarà una prerogativa che si aggiunge al vitalizio.

Per quanto non previsto nel superiore elenco si farà riferimento al "Piano di Rinascita Democratica" di Licio Gelli. Lì vi è tutto, anche il suggerimento su come riformare la Costituzione.

Infine, per tranquillizzare i cittadini, sarà usato il pugno duro verso gli immigrati, i rom, i barboni, i ladri di polli degli allevamenti intensivi, gli scippatori dei nostri nonni. Le città saranno finalmente sicure.

Adesso mi sento proprio di esclamare: "Questo è il Paese che amo!"

 

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