In arrivo «Margine», scultura open-air di Nello Petrucci a Torre Fossa lo Papa

L’artista pompeiano si inserisce nel percorso tracciato da Beuys disegnando, sotto forma di scultura, una linea che rappresenta i confini del Mediterraneo, visti da un’insolita angolazione. L’opera quindi si presenta come rivisitazione cartografica, dove Petrucci riorganizza lo spazio prelevando particolari dal tutto.

In arrivo «Margine», scultura open-air di Nello Petrucci a Torre Fossa lo Papa

Si inaugura domenica 27 settembre alle 16.30, a Torre Fossa lo Papa, “Margine” l’installazione site-specific di Nello Petrucci : una scultura open-air in ferro che dialogherà visivamente con il paesaggio mediterraneo di Punta Campanella, a Massalubrense. La Torre Cinquecentesca, antico baluardo saraceno con i suoi meravigliosi scorci sulla Baia di Napoli e la vicinissima Isola di Capri, farà da cornice naturale all’opera di Petrucci che verrà installata in modo permanente. “Margine” sorgerà , non a caso, proprio nel punto in cui Joseph Beuys , negli anni 80, piantò una quercia come simbolo di impegno ecologico e di continua ricerca di un equilibrio armonioso tra uomo e natura.

L’artista pompeiano si inserisce nel percorso tracciato da Beuys disegnando, sotto forma di scultura, una linea che rappresenta i confini del Mediterraneo, visti da un’insolita angolazione. L’opera quindi si presenta come rivisitazione cartografica, dove Petrucci riorganizza lo spazio prelevando particolari dal tutto. “In questo senso la cartografia è un modo di produrre il mondo, giacché lo visualizza manifestandolo”, nota il curatore Marcello Francolini.

“La finitudine non consente un movimento lineare continuo, ma suggerisce che giunti al punto, si possa curvare verso ulteriori prospettive. Ecco che la figura stessa può, ruotando di centottanta gradi, mostrare tutt’altro da sé, così come sempre l’arte fa, rispetto alla realtà. " 

“Margine”, con i suoi 3 metri e mezzo di altezza, è accompagnata da una iscrizione “La serenità sta nella direzione di come guardi le cose”, frase che Petrucci dedica ad Alberto Del Genio, proprietario della tenuta di Fossa lo Papa, illustre chirurgo riconosciuto nel mondo della scienza medica internazionale, e sensibile appassionato di arte contemporanea. In occasione dell’opening, sarà presentato il disco “Il prodigio” prodotto dalla Satyr MB production e da Contemply Art & Investment, con un concerto omaggio a Felix Mendelssohn a cura dell’Orchestra Artemus Ensemble, diretta dal Maestro Alfonso Todisco. Anche qui un connubio di linguaggi artistici, perché Petrucci ha realizzato la cover del disco con un tributo a Mendelssohn. Copertina tratta da una tela in tecnica mista che fonde decollage, collage, pittura, grafica, fotografia e stampa in quadricomia, esposta fino al 26 ottobre 2020 all’interno della tenuta.

La Torre, restaurata negli anni ’90 dalla famiglia Del Genio, ha visto alternarsi negli anni artisti come Hermann Nitsch, Beuys, Shōzō Shimamoto, Jimmie Durham, protagonisti di singolari performance. All’interno, si trovano infatti pezzi di design contemporaneo e cimeli di lavori artistici lasciati in omaggio o in memoria di eventi d’arte avvenuti nel tempo. L’evento è promosso dalla Contemply , società che sostiene Nello Petrucci nei suoi progetti artistici.

L'Artista

Nello Petrucci (1981) vive e lavora tra Pompei e New York. Ha studiato cinematografia a Roma, alla N.U.C.T., è laureato all’Accademia di Belle Arti Napoli in Scenografia. Ha lavorato con registi come: Martin Scorsese, Ari Taub, Manetti Bros, Antonio Capuano, ecc. Artista e film maker, ha realizzato vari progetti indipendenti, da cortometraggi a videoarte ricevendo numerosi premi. Primo artista italiano a esporre al Word Trade Center di New York con l’opera permanente “The essence of Lightness” insieme agli street artist mondiali come Rob English, WhlsBe, Rubin 415,Lauren YS, Layercake, Chris RWK, nel progetto del magnate Larry Silversteine “The masterpiece in the sky”. Ha sviluppato nel tempo diversi filoni di ricerca, principalmente in cinematografia: particolarmente evidente la sua ammirazione per le locandine, che considera una vera e propria linfa d’ispirazione: “strappare dalla strada, conservare la memoria storica di un periodo e rimescolare, comporre in un universo cinetico dove nel pieno caos tutto prende forma, nulla si distrugge, tutto si trasforma”. La sua ultima opera “Sweet home” è considerata tra le nove opere più importanti al mondo nel periodo della pandemia. Artista sensibile alle tematiche sociali, ha messo a punto significativi lavori sull’ omofobia e il razzismo. Attivista ambientalista, famosa la sua installazione “Plastic River”, una balena colma di rifiuti esposta nelle piazze italiane per denunciare l’utilizzo smodato della plastica che minaccia il mondo.