L’esaltazione di Riina diventerà un film?

GIORNATA IMPEGNO CONTRO LE MAFIE OGNI GIORNO/Nell’anno del trentennale delle stragi di mafia il libro in cui Salvo Riina esalta il padre è approdato all’estero. La casa editrice è fallita, chi lo stampa e distribuisce? E, da un video sui social, pare potrebbe diventare un film. Social da cui è sparito il periodo casalese, perché?

L’esaltazione di Riina diventerà un film?

21 marzo, primo giorno di primavera. E, da ormai nove anni anche per lo Stato italiano, giornata dedicata alla memoria e all’impegno contro le mafie. Impegno che dovrebbe animare ogni giorno e attraversare tutto l’anno. Non si può e non si deve tacere il 21 marzo e non si deve mai farlo negli altri giorni. All’indomani della giornata riteniamo, quindi, doveroso continuare a denunciare e tornare a cercare di spezzare il silenzio che copre alcune vicende di questo Paese.

Il 2022 è stato l’anno del trentennale delle stragi di Capaci e Via D’Amelio. La prima avvenne il 23 maggio, il mese dell’assassinio di Peppino Impastato. Peppino ruppe con l’ambiente anche familiare mafioso, denunciò i boss e gli intrallazzi della politica con le mafie. C’è chi invece quegli ambienti li accetta, ci si amalgama, fino addirittura ad esaltarli. A celebrare boss come uomini di grandi virtù e grandissimo amore. Il libro «Riina family» del terzogenito di Totò Riina esattamente così, l’abbiamo documentato e riportato tantissime volte, esalta il padre boss.

All’inizio di maggio dell’anno scorso, nei giorni dell’anniversario dell’assassinio mafioso di Peppino Impastato, arrivò la notizia che il libro era stato tradotto e stava sbarcando in Inghilterra e America del Nord. Sorge qui il primo interrogativo che torniamo a porre oggi. La casa editrice che stampò il libro è fallita da anni, ora come è possibile che Salvo Riina continua a vendere il libro su facebook ed instagram? E come è possibile che venga stampato e distribuito persino all’estero?

In piena estate, quella in cui quattro prima impazza sui social e sbandierava una “nuova vita” in quel di Casalbordino, sui profili social di Giuseppe Salvatore Riina è comparso un video. Pare il trailer di un film. È così? Dopo il libro avremo anche un film per celebrare Totò u curtu e la sua famiglia?

È una circostanza che ci indigna, ripugna, sconcerta. Se così fosse ci vogliamo solo augurare che l’indignazione, il disgusto e lo sconcerto saranno comuni a tanti.

L’intensa attività social di Salvo Riina si è improvvisamente interrotta nel dicembre 2019, quando sparì da Casalbordino e da allora non si è mai più visto, e di cui oggi l’unica traccia rimangono i nostri articoli, i nostri screen e quanto precedentemente pubblicato sulle pagine facebook (profilo non più perché facebook cancellò al sottoscritto un profilo mentre mai nulla ha compiuto nei confronti dei post di questo soggetto e di pagine e gruppi osannanti mafie e mafiosi) e il profilo instagram curate dal sottoscritto.  Sulla pagina «ufficiale» facebook e sul profilo instagram «ufficiale» di Salvo Riina non c’è più nulla, tutto sparito, tutto cancellato, non c’è più traccia.

Perse esattamente come la grande attività sociale e benefica sbandierata nel maggio 2019 da lui e dal suo legale. Cosa è successo? Come mai? Perché?

Tutto sparito ma i «frutti» continuano ad esserci, sotto i sempre più sporadici post (come mai? Dopo anni di pubblicazioni come non ci fosse un domani perché?). Come documentiamo nello screenshot di alcuni dei commenti nella copertina di quest’articolo. Immagini inequivocabili rispetto allo sbandiera «cambio di vita», alla «riabilitazione» messa nero su bianco da chi gli permise addirittura di veder finire ogni provvedimento dell’Autorità giudiziaria in anticipo. Dopo averlo coccolato, vantato, ben trattato fino a festeggiarne il compleanno. E far venire la madre Ninetta Bagarella appositamente dalla Sicilia per festeggiarne il compleanno. Lo stesso per cui la scomunica dei mafiosi erano chiacchiere del Papa, che facile a parole ma in realtà si convive con certa gente, per cui sfruttatori e sfruttate, mafiosi e vittime della tratta sessuale sono uguali, che (specchi manco di legno non ci sono in casa?) tre anni dopo si lamenta incredibilmente che molti non sono capaci di «alzare la voce» e di denunciare «questioni importanti».  Noi c’eravamo, ci siamo e ci saremo, Lei di grazia dove cazzo stava, stai e starai? I fatti di quattro anni fa e i paragoni tra sfruttate e violentate dalle mafie e mafiosi sono due inequivocabili risposte. Ergo c’è ben poco di cui lamentarsi su voci e «questioni importanti» da quelle parti.

 

In conclusione riportiamo, ancora una volta, le tante domande inevase sul periodo casalese (oggi scomparso dai suoi social) di Salvo Riina. 

Viste le dichiarazioni sulla stampa e sui social quale «nuova vita» ha mai proposto Riina jr?

Il tenore di vita, compresa la vacanza in un luogo extralusso, appare più che alto. Da quali entrate e quali ricchezze è permesso?

La vicenda di Licata (di cui abbiamo parlato in vari articoli tra cui questo https://www.wordnews.it/il-figlio-del-boss-dei-boss-in-abruzzo-e-riina-diventa-un-brand  ) di oltre due anni fa quali sviluppi ha avuto? E quali conseguenze e attenzioni sul periodo vastesecasalese del rampollo della riina family?

Quanto assidua la frequentazione con i personaggi ricordati in quest’articolo di Riina nel suo soggiorno abruzzese? Quali rapporti sono rimasti?

Visto il tenore di vita che appare dalle foto su facebook ed instagram (certamente ben pochi residenti in Romania possono pagarsi una vacanza in luoghi extra lusso a Valencia, in Spagna), il rampollo vorrà magari mai raccontare qualcosa di dove sono finiti e come si potrebbero rintracciare i capitali del padre?  

In un nostro articolo del gennaio 2020 pubblicammo la foto, in pieno Gomorra style, postata sulla bacheca facebook di Salvo Riina nel periodo casalese in cui campeggiavano la copertina del libro, altri oggetti, un paio di manette e quella che appare una pistola.  Era effettivamente una pistola? E, soprattutto, la foto era di repertorio o scattata in quei giorni?

«Salvo Riina ha ora aderito a un progetto per la realizzazione di casette in legno, dove i detenuti potranno incontrare le famiglie senza andare alla ricerca di bar o locali di fortuna – riportò un quotidiano abruzzese nel maggio di due anni fa quando il tribunale concluse la sorveglianza a Salvo Riina Ha anche scritto un secondo libro. Il volume è in fase di pubblicazione e presto verrà distribuito nelle librerie». In quelle settimane furono sbandierati e propagandati anche grandi progetti «solidali» che avrebbe portato avanti qui in terra d’Abruzzo. Di tutto questo non si ha più traccia, così come apparentemente sparito da Casalbordino la sua frenetica attività social è quasi cessata, come mai?

 

I NOSTRI PRECEDENTI ARTICOLI

Rifiutare e non esaltare un familiare mafioso si può

https://www.wordnews.it/rifiutare-e-non-esaltare-un-familiare-mafioso-si-puo

Perché sui social è sparito il periodo abruzzese? Dal libro «Riina family» verrà tratto un film? Chi lo produrrà?

https://www.wordnews.it/perche-sui-social-e-sparito-il-periodo-abruzzese-dal-libro-riina-family-verra-tratto-un-film-chi-lo-produrra

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- Riina, dubbi e interrogativi mai evasi sui mesi casalesi e la «nuova vita» 

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Che fine ha fatto Salvo Riina?

Dopo mesi di silenzio è ritornato il figlio di Riina

-Riina family tra inchini condannati, patrimoni sequestrati e vecchie domande ancora senza risposte

https://www.wordnews.it/riina-family-tra-inchini-condannati-patrimoni-sequestrati-e-vecchie-domande-ancora-senza-risposte