Piazza San Giovanni piena di gente: non accadeva da anni

DALLA NOSTRA INVIATA ALESSANDRA RUFFINI. Una grande manifestazione per la pace. La piazza è strapiena, molte le bandiere della Pace e di Emergency e delle varie associazioni. Una piazza per dire NO alla guerra, NO al riarmo. SI ad un tavolo negoziale contro la guerra in Ucraina ma anche contro tutte le guerre del mondo.

Piazza San Giovanni piena di gente: non accadeva da anni

Tante le famiglie, gli uomini, le donne e tantissimi giovani che si sono dati appuntamento a Roma per dire NO alla guerra e SI alla pace. Per dire basta ai bombardamenti e per ribadire la necessità di un tavolo negoziale che sta mancando da troppi mesi. Una bandiera arcobaleno lunga 50 metri attraversava il corteo. Si è respirata la speranza, la fiducia nel poter porre un freno ad una pericolosa escalation verso scenari terribili di morte e distruzione mondiale.

 

Erano presenti sindacati, i partiti della sinistra, il MoVimento 5 Stelle, una parte del PD il cui i leader Letta è stato anche contestato dalla folla per l'ambigua posizione tra l'essere in piazza per la pace e l'invio di armi agli ucraini.

 

Molti gli intellettuali, i personaggi del mondo dello spettacolo e del giornalismo; tantissime le associazioni presenti alla manifestazione.

Dal palco interventi importanti, motivati, emozionanti, tutti legati da un solo filo conduttore: la certezza che solamente il confronto, il dialogo siano la soluzione per evitare il peggio e porre un freno alla devastazione  che sta interessando l'Ucraina.

 

Tra gli interventi dal palco quello di Landini segretario della Cgil, Andrea Riccardi della comunità di Sant'Egidio e quello di Don Luigi Ciotti che, come sempre, con la voce rotta dall'emozione ha gridato forte il suo dissenso contro ogni forma di violenza e di guerra per dispensare parole di pace, speranza e positività.

 

Non un punto di arrivo, ma un punto da cui partire. Chiara la richiesta di riportare il nostro paese ad essere protagonista in Europa nel dibattito sulla pace.
Oltre centomila persone: la politica da oggi non potrà non tenerne conto.

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