Grido di Pace

Grido di Pace
Foto di Fine Mayer da Pixabay

Nella notte d'ombra e freddo silente, S'affaccia la guerra, crudele serpente. Con artigli affilati, lacrime di fuoco, Danza sul mondo, seme di scontro.

Sotto il cielo dipinto di grigiore, Camminano soldati con cuore di dolore. Le trincee respirano il gelo della paura, Mentre il destino intreccia la sua tessitura.

Fratelli divisi, amici perduti, Il suolo si macchia di sangue sospinto. Nelle valli d'odio, fioriscono rovi, E le stelle assistono al triste motivo.

I tamburi della guerra rullano forte, Cavalieri di morte avanzano senza sorte. Là dove il sole tramonta nell'abisso, Nasce un lamento nel silenzio, infinito.

Le madri attendono il ritorno impossibile, Baci rubati dal vento, irraggiungibili. In ogni lacrima si specchia la luna, Testimone muta della marcia importuna.

E nel fragore di bombe e lamenti, Sparisce l'innocenza, sogni spenti. Oh guerra crudele, ti culli nell'orrore, Semini distruzione, vendetta e terrore.

Ma forse un giorno, il cuore degli uomini, Batterà all'unisono, contro ogni nemico. E il grido di pace coprirà il tuono, Spegnendo la furia, risvegliando il buono.

Che la guerra sia solo un ricordo lontano, Sepolto nel passato, nel suo oscuro piano. E sulle rovine fiorisca la speranza, Che il mondo riscatti la sua bilancia.

Chiara De Chiara