Le considerazioni di un medico di campagna

L'OPINIONE. "Dagli inizi degli anni 2000 si sono studiate le variazioni di questa flora microbica correlata ad alcune malattie. Si è visto che effettivamente esiste una correlazione di diverse patologie con una variazione della flora batterica intestinale. Malattie immunologiche, metaboliche, neurologiche, oncologiche. A livello di laboratorio, nei topi, si è visto che il trapianto di microbiota di soggetti sani in soggetti malati, in percentuali alte, portava a una risoluzione di alcuni stati patologici".

Le considerazioni di un medico di campagna
Foto di Ivana Tomášková da Pixabay


 

Per microbiota si intende tutta la popolazione batterica che colonizza il nostro corpo, in particolare a livello del tubo digerente. Dagli inizi degli anni 2000 si sono studiate le variazioni di questa flora microbica correlata ad alcune malattie. Si è visto che effettivamente esiste una correlazione di diverse patologie con una variazione della flora batterica intestinale. Malattie immunologiche, metaboliche, neurologiche, oncologiche. A livello di laboratorio, nei topi, si è visto che il trapianto di microbiota di soggetti sani in soggetti malati, in percentuali alte, portava a una risoluzione di alcuni stati patologici. 

Sulla base di questi dati si è sviluppata una produzione di probiotici che è diventata una delle voci più importanti del campo farmaceutico. Tuttavia evidenze reali con studi seri a livello dell'uomo, non ce ne sono. I prodotti in giro hanno caratteristiche molto diverse in base alla quantità di batteri presenti ed alle metodologie di conservazione.

Si applicano in alcuni centri, per patologie diverse, specie di origine immunitarie, trapianti di microbiota di soggetti sani.

Alcune domande apparentemente ingenue:

Perché si altera il microbiota? 

Questa alterazione è la causa o l'effetto di uno stato patologico dovuto ad altro e che, poi, tende ad amplificare o perpetuare la malattia?

Molto spesso l'assunzione dei probiotici non da risposte su malattie organiche. Per quale motivo?

Tuttavia il consumo di questi farmaci, come degli integratori, aumenta in maniera esponenziale spinta da un'azione promotrice di marketing. Per gli integratori si calcola che esiste un mercato, in ItaIia, di 4 miliardi di euro.

Poiché sembrerebbe che non facciano male, in una società dal consumo facile e dalla necessità di risposte immediate, queste prescrizioni vengono effettuate in grande quantità.

Non sarebbe il caso di regolamentare un pò meglio il mercato e di far comprendere quando queste preparazioni siano realmente efficaci invece di lasciare il tutto al marketing del mercato farmaceutico?

L.P.