La natura riprende il suo spazio e i rifiuti continuano a fiorire

VASTO. Due mesi dopo l’ultimo incendio il verde rinasce. Mentre gli incivili non si fermano mai, la discarica abusiva continua ad essere alimentata.

La natura riprende il suo spazio e i rifiuti continuano a fiorire

Novembre, mese in pieno autunno. Il freddo sempre più pungente caratterizza le giornate e le foglie cadono dagli alberi, colorando di un tenue marrone l’orizzonte. Siamo tornati in via Salce alla periferia sud di Vasto. Segnale di rinascita, e di tenace resistenza della natura di fronte alle terribili devastazioni dell’uomo, il verde è tornato – anche in questo scorcio d’autunno – a riprendersi i suoi spazi. I campi sono coperti dal colore simbolo della natura e anche gli alberi stanno tornando a riconquistare l’orizzonte.

A metà settembre, per la seconda volta in un mese e mezzo, le fiamme qui hanno divorato tutto. Dopo il terribile attacco piromane dell’8 agosto l’incendio di un camion sull’autostrada era tornato a minacciare questo lembo di territorio e le case. Rimangono le cicatrici del fuoco, qua e là sono ancora visibili tronchi bruciati. Ma la natura, più forte e tenace di ogni disastro, rialza la testa e torna protagonista. Purtroppo non l’unica. Come documentano le foto scattate durante il nostro sopralluogo anche rifiuti di ogni tipo continuano a sporcare il panorama e ad essere tristi e vergognosi protagonisti.

Enormi sacchi di spazzatura sono stati gettati già all’inizio della strada, quasi squallido cartello di non benvenuto. In piena curva, a pochi passi da dove nel dicembre 2016 campeggiavano i fusti di olio esausto incendiati due mesi dopo, nuovi rifiuti sono stati gettati in un’apertura della rete sotto il viadotto autostradale. Inizio di un horror tour che si conclude accanto all’autostrada e ai nuovi bidoni della nettezza urbana, sostituiti dopo che l’incendio di settembre aveva distrutto quelli presenti.

Le foto sono eloquenti, documentano e raccontano la situazione più di qualsiasi descrizione. Non servono parole anche perché nessun vocabolario della lingua italiana, neanche il più ricco, probabilmente contiene parole che possano descrivere al livello minimo indispensabile la situazione.

E tante, troppe, in quasi due anni e ancora prima, li abbiamo abbondantemente utilizzati per raccontare la discarica abusiva, la continua ed incessante attività illecita di incivili che appaiono irrefrenabili, impuniti, impossibili da fermare. Perché questa è la realtà che appare, perché così appaiono sono risposte che non è compito nostro trovare e non possiamo. L’unico compito che possiamo assolvere, l’unica attività che possiamo mettere in campo è continuare a denunciare e documentare.

Auspicando che, prima o poi, da lì dove si puote vengano le doverose risposte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

WORDNEWS.IT © Riproduzione vietata

 

I NOSTRI PRECEDENTI ARTICOLI:

- Vasto, bruciano per la seconda volta in un mese e mezzo i rifiuti nella discarica abusiva

- Dopo gli incendi l’amianto bruciato si sta deteriorando

- Assedio di fuoco, tra i rifiuti bruciati anche amianto?

-Incendi Vasto, bruciata anche discarica abusiva in via Salce (ripetutamente documentata e denunciata) 

- Abruzzo, un inferno pianificato in maniera militare?

- Discarica abusiva in via Salce, presentato nuovo esposto

- Via Salce, la discarica continua

Vasto, strada invasa dai rifiuti e cedimenti del manto 

Vasto, via Salce strada o discarica? 

Vasto, via Salce sempre più discarica: oltre 115 i metri quadrati coperti da rifiuti 

Discarica via Salce, se quattro anni vi sembran pochi … 

Vasto, «annunciazione, annunciazione»: Punta Aderci, isola ecologica, ludopatia, via salce

- Via Salce e Lebba, continuano le discariche abusive