Somma Vesuviana, commercianti in protesta pacifica

Emergenza Covid-19 e emergenza povertà. INTERVISTA al portavoce Carmine Carotenuto: «Siamo in estrema difficoltà, vogliano tutele certe e reali. Le promesse non servono, le bollette dell'energia, i fitti dei locali, le tasse non si sono fermate ma le nostre attività sì. Dietro ogni attività ci sono famiglie e figli e debbono mangiare. Aggiungo che nella zona ci sono alcuni abusivi, nel settore acconciature che stanno lavorando abusivamente nelle case e i parrucchieri onesti che hanno le dovute autorizzazioni dovranno restare chiusi sino a giugno»

Somma Vesuviana, commercianti in protesta pacifica
Carmine Carotenuto

Somma Vesuviana è una cittadina alle pendici del monte Somma, conta 35 mila abitanti ed è conosciuta anche per la presenza sul territorio di pub e ristoranti. Con un’azione fulminea, in sole 24 ore, molti imprenditori e commercianti di varie categorie merceologiche, tramite un gruppo WhatsApp (chiamato Commercianti Abbandonati) hanno organizzato un sit-in. Ad aderire a questa simbolica protesta numerosi imprenditori.

 

Tutti, rispettando la distanza, si sono riuniti in un terreno nei pressi del bar Royal ed hanno posato sul tavolo le chiavi delle loro saracinesche. Portavoce di questo gruppo è Carmine Carotenuto titolare di un noto bar che ha sede a Somma Vesuviana. Lo abbiamo sentito telefonicamente e con grande dignità ha affermato che le attività sono al collasso e che gli aiuti promessi dallo Stato non sono arrivati. Ha rimarcato il fatto che i molti dipendenti non hanno avuto la cassa integrazione e si stanno rivolgendo ai datori di lavoro.

 

Carotenuto non nasconde la sua rabbia per tutte le materie prime che ha dovuto buttare. «Avevamo comprato tutto l’occorrente per la preparazione delle colombe, tutto buttato. Non abbiamo avuto nessun appoggio da parte del Sindaco Di Sarno. Poteva almeno sospendere le tasse che sono di competenza comunale. Nulla, solo silenzio».

 

Avete ricevuto solidarietà da parte di esponenti politici locali dopo questa protesta?

«Nulla, nessuno. Sino alle ore 21:00 di questa sera (29 aprile 2020, nda) nessuno si è fatto sentire».

 

Ed allora dove è finita la politica a Somma Vesuviana? Il segretario del PD Tiziano ci ha rilasciato un'intervista, nella quale ha comunicato il grande impegno a favore dei cittadini in questa emergenza. Ed allora, i commercianti e i loro dipendenti non sono cittadini?

Avete avuto colloqui con il sig. De Falco Crescenzo?

«No».

 

Lei sa che il De Falco è rappresentante dell’Aicast?

«Sì, è un’associazione di categoria».

 

Cosa chiedete al sindaco Di Sarno?

«Massima attenzione e di abolire le tasse comunali fino a fine anno 2020».

 

Come prevede l’apertura delle attività?

«Con queste norme per molte attività è impossibile ripartire e anche se ci fosse una ripartenza ci vorranno mesi e mesi, forse dai 6 ai 7 mesi, per poter iniziare una fase di recupero».

 

Se la sente di fare un appello?

«Sì, mi rivolgo al sindaco, al governatore De Luca: incomincino a riceverci e ad ascoltarci. Siamo in estrema difficoltà, vogliano tutele certe e reali. Le promesse non servono, le bollette dell'energia, i fitti dei locali, le tasse non si sono fermate ma le nostre attività sì. Dietro ogni attività ci sono famiglie e figli e debbono mangiare. Aggiungo che nella zona ci sono alcuni abusivi, nel settore acconciature che stanno lavorando abusivamente nelle case e i parrucchieri onesti che hanno le dovute autorizzazioni dovranno restare chiusi sino a giugno».

 

Carotenuto denuncia pubblicamente questa situazione che ha riferito anche al sindaco Di Sarno e chiede allo stesso controlli a tappeto e che lo stesso vada anche lui a verificare.

 

 

La nota del sindaco Di Sarno

Riportiamo il comunicato stampa del primo cittadino di Somma Vesuviana.

 

"Oggi più di 60 commercianti mi hanno consegnato le chiavi delle loro attività. Un'azione fatta concretamente da loro ma che nella realtà ha rappresentato l'intera categoria dei commercianti e tutti i commercianti. È stato un gesto davvero forte, simbolico ma forte e che non dimenticherò. Un gesto che non ha precedenti e non posso che testimoniare a tutti i commercianti la mia vicinanza. Io sono al fianco di tutti i commercianti di Somma Vesuviana.  Le macerie di questo dramma stanno venendo fuori con tutta la loro forza. Speriamo di rialzarci. È il momento di pensare alle imprese. È il momento di trovare quella liquidità necessaria da garantire le aziende. Da parte mia cercherò di valutare tutte le azioni possibili nell'ambito del rispetto della legalità e delle norme vigenti al fine di contribuire ad un abbassamento delle imposte o addirittura ad una sospensione. Io sono al loro fianco. In queste ore ne stiamo verificando la fattibilità nelle more dei bilanci. In più dobbiamo contrastare con forza anche il fenomeno dell'abusivismo che potrebbe annidarsi negli spazi di questa emergenza sociale. Mi giungono, purtroppo già notizie che vanno in questa direzione. In queste ore scriverò al Governo affinché si possano valutare azioni di riapertura garantendo la sicurezza, di legalità e soprattutto di aiuti alle imprese".

 

Il Bollettino del Sindaco

La situazione attuale a Somma Vesuviana è la seguente: Clinica di Santa Maria del Pozzo 24 positivi, in città il totale è di 25 casi di cui 10 guariti, 2 deceduti, 13 attuali positivi.