«Sono particolarmente felice che "Neanche una (in più)" ed il relativo videoclip sia stato proiettato in diverse scuole in occasione della Giornata mondiale contro la violenza di genere. Abbiamo scelto la musica come forma di comunicazione perché ritengo sia la più immediata ed arriva direttamente al cuore delle persone, soprattutto a quello delle nuove generazioni. Sono loro che devono realizzare una vera e propria rivoluzione culturale ispirata dal rispetto della Non Violenza. Saranno i giovani a cambiare il mondo. Questo è innegabile»

Paolo Izzi, autore (insieme al collega Sobrino Coppetelli) del progetto “Molotov Cocktail”, WordNews.it, 28 febbraio 2020 

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Premio Nazionale “Musica contro le mafie”. Il primo e più importante premio musicale europeo dedicato alla musica con tematiche legate al sociale e in particolar modo all’impegno antimafia.

Quest'anno l'importante rassegna musicale è arrivata alla 11^ edizione e tra i partecipanti c'è anche il gruppo, proveniente dalla provincia di Isernia (composto da un poliziotto e un carabiniere), “Molotov Cocktail”. 

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«"Molotov Cocktail" è una citazione - ci ha spiegato Paolo Izzi - tratta da un brano dei Guns n' Roses. Sono cresciuto ascoltando le Rockbands degli anni '70, '80, '90 ed il tenore del brano lo dimostra. Molotov Cocktail è una miscela esplosiva, musicalmente parlando, un Rock solido. Credo che nell'epoca del Rap ed del Trap, un po di sano Rock faccia bene».

I due musicisti, Paolo Izzi e Sobrino Coppelletti, ("Ci siamo conosciuti sul lavoro e come tutti i musicisti, abbiamo iniziato a parlare di musica, di strumenti, delle band preferite. Da quel giorno abbiamo iniziato a frequentarci in sala prove e da li abbiamo iniziato a scrivere testi e musica nostra"), stanno portato avanti un eccezionale lavoro sulla violenza di genere. «La canzone - secondo Paolo Izzi - è nata in un pomeriggio, io e Sobrino eravamo nel mio studio di registrazione e lui tira fuori questo testo. Il Riff del brano mi è venuto da solo, come se la canzone volesse comporsi da sola. Solitamente la nostra produzione è articolata così, Sobrino scrive i testi io scrivo la musica e ne curo l'arrangiamento.» 

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Biografia degli Artisti. I Molotov Cocktail nascono nel 2016 dall'incontro di due colleghi, rispettivamente un poliziotto Paolo Izzi (chitarrista) ed un Carabiniere, Sobrino Coppetelli (cantante) che iniziano a comporre musica e parole. Vincono il primo premio al Bonefro Rock Festival, uno degli eventi più importanti del Molise con il brano "Cambierò", nel 2019 vincono il premio Cantautori al San Remo New Talent con il brano "Voglia di planare".
Compongono poi "Neanche una (in più)", brano corredato anche di un videoclip.
Il brano affronta il drammatico tema della Violenza sulle donne e vuole essere un invito alla denuncia di ogni tipo di violenza. Gli autori, Paolo Izzi e Sobrino Coppetelli, ne hanno fatto un progetto per sostenere i Centri Antiviolenza e per sensibilizzare tutti, sopratutto i più giovani, verso un tema cosi brutalmente attuale. Gli Autori decidono che tutti i proventi eventualmente derivanti dallo sfruttamento del brano siano devoluti ai Centri Antiviolenza. Il brano è stato corredato di un Videoclip sceneggiato e realizzato dagli autori con la partecipazione (assolutamente gratuita e volontaria) dell'attrice/modella Mirella Sessa. Il brano ha ricevuto il patrocinio gratuito dell'Assessorato alla Cultura della Regione Molise ed il Videoclip è stato proiettato in alcuni istituti scolastici di scuola media superiore di Isernia, a richiesta dei Dirigenti Scolastici e gli autori hanno incontrato gli studenti al convegno sul tema organizzato dal Prefetto di Isernia, Cinzia Guercio.
Il Videoclip è stato notevolmente apprezzato al "Premio Giovanni Paolo II" organizzato dall'Associazione "Stars for peace in the world" svoltosi al Teatro "Nino Manfredi" di Ostia (RM).
Paolo e Sobrino, vengono invitati a commentare il Festival di Sanremo 2020 dall’Associazione Papaboys, che inaugura per loro una rubrica che per tutta la durata del Festival viene attentamente seguita e riceve giornalmente migliaia di “mi piace”.
Nel mese di febbraio 2020, Polizia Moderna, la rivista ufficiale della Polizia di Stato, dedica loro un pagina intera dal titolo “Uniformi Rock”.
Gli autori sono costantemente impegnati nella produzione di testi e musica, e nell'allestimento di uno spettacolo "tematico" da portare in giro per l'Italia.

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Descrizione del brano. "Neanche una (in più)", come dice il titolo stesso, è un invito alla denuncia di ogni forma di violenza. Il brano affronta il grave tema della violenza sulle donne ed è un messaggio di speranza affinché nessuna donna più sia vittima di violenza. Spesso la violenza si consuma all'interno delle mura domestiche, una violenza nascosta, che gli altri non vedono. Da cui l'invito a "non truccare un occhio nero", ovvero a non nascondere ulteriormente la violenza, come purtroppo ancora troppe donne fanno. Il brano si conclude con la speranza che il "bruto" riceva una punizione adeguata per il male compiuto.

Il TESTO. 

Storie di madri, storie di figlie e di donne
storie di amore, che amore non da,
storie distorte di un uomo meschino,
storie di odio e di un livido orrore,
No, non si può
Cronache oscene, figlie del male più nero
perché nascosto, il male più vero
a muso duro, non si può
Non puoi truccare un occhio nero
non puoi nascondere il male cosi osceno
neanche una più dovrai
mostra il tuo sguardo e capirai
storie bastarde, figlie del male più nero
perché è nascosto, il male più vero
a muso duro, non si può
non puoi truccare un occhio nero
non puoi nascondere il male cosi osceno
neanche una più dovrai
mostra il tuo sguardo e capirai
"e tu specie bastarda figlia del male più nero
in questa vita o nell'altra avrai il posto che spero"
.....spero!!

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