Neofascismo e antifascismo, le chiacchiere stanno a zero
VASTO. Da settimane campeggiano sui muri e negli spazi pubblici manifesti di Forza Nuova, con il contatto del leader romano Giuliano Castellino. Protagonista della cronaca da molti anni, sorvegliato speciale da gennaio per manifestazioni e incitamenti a violare le norme anti-covid. Forza Nuova è stata sciolta a Gennaio, Castellino vuole ricostituirla partendo anche da Vasto? In tutto questo, dopo la mozione «antifascista» del 2018 e le tante belle frasi di questi anni totale silenzio dalla Giunta e dalla sinistra di governo cittadina.
La Resistenza, con la sua complessità, è una feconda e vitale fonte da cui attingere valori morali e civili. … Resistiamo! Restiamo in piedi! Ritroviamoci migliori! Viva la Resistenza! Viva la Repubblica! Viva l’Italia! Buon 25 aprile
(Francesco Menna, 25 aprile 2020)
Questa, cari concittadini, è una giornata di ricordo. Mai dimenticare da cosa siamo stati liberati. Sono i nostri valori, i valori della Repubblica Italiana. Guai però a considerarli acquisiti una volta per sempre. Essi sono continuamente minacciati da gruppi e organizzazioni populiste, che, soprattutto oggi, rappresentando l’insoddisfazione generata da una crisi economica senza precedenti, si cimentano nell’allontanarci gli uni dagli altri, ripristinando barriere di diffidenza e di odio che credevamo di aver definitivamente superato.
(Francesco Menna, 25 aprile 2019)
Il ricordo della Liberazione d’Italia non è, né deve essere, un semplice, annuale, appuntamento con la memoria: perché il 25 aprile è la Festa degli italiani di ogni generazione che vogliono celebrare degnamente la propria libertà, l’opportunità, cioè, di sapersi svincolati da ogni potere oppressivo ed antidemocratico e, quindi, capaci di essere sempre protagonisti e costruttori efficaci del bene comune.
(Francesco Menna, 24 aprile 2018)
Uniti per l'antifascismo e per condannare i comportamenti anticostituzionali e violenti. Domani alle 18 presidio in Piazza Rossetti. Vasto è antifascista e antirazzista!
(Paola Cianci, 23 agosto 2018)
Nessuno spazio per violenti e fascisti fuori tempo massimo. (Paola Cianci, 20 agosto 2018)
Davanti al male incarnato dal Fascismo e dal Nazismo, solo uniti si poteva vincere e quando è in gioco la libertà e l’uguaglianza non c’è differenza di genere che tenga: si è uomini, si è donne, ma si è prima di tutto esseri umani. W il 25 aprile, W la Resistenza! (Paola Cianci, 25 aprile 2016)
"L’antifascismo non è un optional bensì un valore fondante della nostra Repubblica, al quale non si può rinunciare" (A. Tabucchi) (Paola Cianci, 14 settembre 2012)
Il fascismo è barbarie (Paola Cianci, 2 agosto 2012)
Queste sono solo alcune prese di posizione degli ultimi anni da parte del sindaco di Vasto Francesco Menna (Partito Democratico) e dell’assessore Paola Cianci (Art1), prima vicesindaco dell’attuale e ancora rappresentante più a sinistra dell’attuale giunta. La stessa Amministrazione Comunale che nel 2018 approvò una mozione che negherebbe la concessione di spazi pubblici ad organizzazioni neofasciste. Belle parole, bellissimi e condivisibili intenti. Sulla carta. Nel dicembre dello stesso anno Roberto Fiore, fondatore di Forza Nuova e la cui storia non avrebbe neanche bisogno di commenti, sfilò per Vasto in una «passeggiata per la sicurezza». Nel silenzio totale e assoluto e nessun intervento dei «democratici e progressisti» vastesi. Il Primo Maggio dell’anno successivo tornò in città per inaugurare una nuova sede del suo movimento. Tutte le belle parole, i «il fascismo è barbarie» e «nessun spazio» non pervenuti.
In questi dodici mesi Menna tante volte a lanciato appelli al rispetto delle regole anti-pandemia, a non violare quanto stabilito. Appelli ai giovani e non solo ad evitare ogni comportamento a rischio e a non sottovalutare l’emergenza sanitaria.
C’è chi invece in questi dodici mesi a incitato all’insurrezione, a violare costantemente ogni regola, negando la pandemia e soffiando sul fuoco anche della violenza. Tra la fine di maggio e l’inizio di giugno 2020 molti gruppi ultras marciarono su Roma, violenti e teppisti. Così come accaduto anche nell’autunno. Gruppi che si nascosero dietro le sigle più diverse, gli ultras si presentarono apolitici con il nome di «Ragazzi d’Italia».
Tra chi manovrava e fomentava erano riconoscibili marchi ben visibili. Tra i più evidenti Forza Nuova e Giuliano Castellino, il suo leader a Roma. Protagonista durante una manifestazione dell’aggressione squadrista durante una manifestazione negazionista contro chi stava parlando con i giornalisti. Lo stesso Castellino condannato per aver aggredito due giornalisti de L’Espresso. Lo stesso Castellino in passato finito agli onori della cronaca per detenzione di stupefacenti e accuse di truffe all’Unione Europea. Quella stessa Europa che tanto disprezzano tanto quanto sono pronti a intascarsene (in maniera fraudolenta) i denari. L’inchiesta si interessò di possibili truffe sui rimborsi di cibi per celiaci. Quattro anni fa Castellino fu arrestato dopo i violenti disordini durante i quali Forza Nuova cercò di impedire ad una famiglia eritrea di entrare in una casa regolarmente assegnatagli.
A Gennaio di quest’anno il tribunale di Roma ha disposto la «sorveglianza speciale» per Castellino dopo la violazione delle disposizioni anti-pandemia e la pubblica istigazione a violarle durante varie manifestazioni pubbliche. Qualche giorno prima Castellino aveva organizzato una cena per violare il coprifuoco e istigare, ancora una volta, all’insurrezione. Una serata da lui stesso pubblicamente definita «di militanza». «Castellino – riporta un articolo di Patria Indipendente del 18 maggio 2020 - ha vagato dall’area politica neonazista di Boccacci a quella dell’ex sindaco Gianni Alemanno, passando dalle curve dello stadio fino a CasaPound Italia, per poi approdare definitivamente in Forza Nuova». Boccacci, fondatore di Movimento Politico sciolta dopo l’approvazione della legge Mancino nel 1993, militante di varie organizzazioni della destra neofascista, sodale di Carminati e durante il processo di primo grado alla fasciomafia del «Mondo di Mezzo» romano autore di vari insulti sui social contro i giornalisti che raccontavano e documentavano il processo e gli intrecci estrema destra-mafia Capitale.
«Gli arresti domiciliari, le accuse di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale con aggravanti come odio razziale, le aggressioni a giornalisti sono un curriculum per nulla insolito in certi ambienti» sottolineava l’anno scorso Patria Indipendente ricordando anche l’inchiesta sui rimborsi di prodotti per celiaci e aggiungendo «Sempre a Roma è figura di primo piano Armando Renzitelli, infermiere noto alle cronache per i reiterati abusi sessuali su ragazze svenute al pronto soccorso, realizzando un contraltare perfetto al famoso manifesto di FN contro i “negri” che stuprano le “bianche”».
Nel dicembre scorso Roberto Fiore ha annunciato lo scioglimento di Forza Nuova in «Italia Libera», una nuova formazione politica capeggiata da Carlo Taormina, l’ex avvocato di Berlusconi, presidente della commissione parlamentare la cui relazione di maggioranza negò che Ilaria Alpi è stata uccisa mentre stava indagando in Somalia sui traffici di rifiuti tossici, l’anno scorso tra i più attivi nel fomentare la violazione delle norme anti-pandemia.
I manifesti che pubblichiamo sono affissi in varie zone di Vasto da settimane, almeno un mese circa. Il logo di Forza Nuova appare diverso da quello classico, dopo l’annunciato scioglimento qualcuno intende ricostituirla e portarla avanti?
Ad oggi questo non è dato saperlo. Un particolare spicca immediatamente: il contatto indicato, che abbiamo volutamente oscurato per evitare di fargli involontaria pubblicità, ed è quello di Giuliano Castellino. Le settimane passano e i manifesti continuano ad essere sempre evidenti per le strade vastesi, nel silenzio totale dell’amministrazione.
Quell’amministrazione da cui provengono le posizioni «antifasciste» (le virgolette non sono casuali) riportate all’inizio, gli appelli a rispettare le norme anti-contagio e che ha approvato 3 anni fa la mozione «antifascista» già ricordata. Tra meno di un mese ricorrerà l’anniversario della Liberazione, il 25 aprile, e all’elenco riportato all’inizio dell’articolo sicuramente si potranno aggiungere altre belle parole, discorsi e propositi antifascisti. Cosa farsene di tutto questo se personaggi come Castellino possono farsi propaganda per le strade della città, se un movimento come Forza Nuova continua indisturbato ad agire e addirittura a sfruttare spazi pubblici (consentiti e non) per le strade, se non arriva neanche una parola – fosse anche una sola – concreta e tangibile? Inutile sventolare fazzoletti tricolori, inutile proclamare davanti ad un microfono o su facebook, se questa è la realtà.
Questi neofascisti non hanno sottovalutato l’emergenza sanitaria, non hanno portato avanti sporadicamente e in maniera distratta alcuni comportamenti al limite o vietati dalle norme anti-covid, negano completamente la pandemia e incitano all’insurrezione.
Eppure da Palazzo di Città non un solo appello, non una parola, nulla di nulla. La stridente contraddizione tra quanto abbiamo riportato all’inizio, frasi anche contro moderne minacce populiste e a mantenere vivi gli ideali della Resistenza, e quest’atteggiamento si commenta da solo.
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