POESIE POLITICHE

BERTOLT BRECHT. «I lavoratori gridano per avere il pane I commercianti gridano per avere i mercati Il disoccupato ha fatto la fame. Ora fa la fame chi lavora. Le mani che erano ferme tornano a muoversi: torniscono granate.»

POESIE POLITICHE

Un testimone lucidissimo del Novecento.
Una poesia che lascia ancora oggi il segno.

Bertolt Brecht non è stato solo uno dei piú importanti uomini di teatro del Novecento, ma anche uno dei massimi lirici di lingua tedesca. Lo dimostrano le poesie politiche qui raccolte, in cui i versi del poeta di Augusta si misurano con la dura realtà, prendendo posizioni nette.

E lo fanno attraverso una lingua che non indulge mai a vuoti artifici retorici e che, invece, è asservita al fine pratico della conoscenza. In netto contrasto con le tendenze individualistiche dei suoi contemporanei, Brecht trasforma ogni verso in strumento di lotta e di persuasione, al servizio di una società libera e democratica.

Una società in cui nessuno, neppure l’artista, può essere indifferente a ciò che appartiene a tutti: la politica.

 

Bertolt Brecht (Augusta 1898 - Berlino 1956) è considerato uno dei maggiori drammaturghi e poeti del Novecento. Nel catalogo Einaudi è pubblicata l'intera produzione lirica e teatrale. 

 

POESIE POLITICHE di Bertolt Brecht, Introduzione di Alberto Asor Rosa, ET Poesia, 2014

 

A chi esita

Dici:

per noi va male. Il buio

cresce. Le forze scemano.

Dopo che si è lavorato tanti anni

noi siamo ora in una condizione piú difficile di quando si era appena cominciato.

E il nemico ci sta innanzi piú potente che mai.

Sembra gli siano cresciute le forze. Ha preso una apparenza invincibile.

E noi abbiamo commesso degli errori, non si può negarlo.

Siamo sempre di meno. Le nostre

parole d’ordine sono confuse. Una parte delle nostre parole

le ha stravolte il nemico fino a renderle irriconoscibili.

Che cosa è errato ora, falso, di quel che abbiamo detto?

Qualcosa o tutto? Su chi

contiamo ancora? Siamo dei sopravvissuti, respinti

via dalla viva corrente? Resteremo indietro, senza

comprendere piú nessuno e da nessuno compresi?

O dovremo contare sulla buona sorte?

Questo chiedi. Non aspettarti

nessuna risposta oltre la tua.