Sostegno a chi ha denunciato e combatte concretamente il neofascismo

Partita la raccolta fondi per esprimere solidarietà ad Alessandro Buffardi, querelato da Roberto Fiore di Forza Nuova per un volantino antifascista.

Sostegno a chi ha denunciato e combatte concretamente il neofascismo

«È successa una cosa che non mi sarei mai aspettato: il tribunale di Napoli Nord mi ha condannato per diffamazione nei confronti di Roberto Fiore, segretario di Forza Nuova, per un comunicato politico risalente al 2016, quando ero consigliere comunale di Castel Volturno» è l’annuncio su facebook pubblicato le scorse settimane da Alessandro Buffardi.

«Appena saranno note le motivazioni, farò appello perché ritengo che quel comunicato niente avesse a che fare con una delegittimazione personale di Fiore o di chiunque ma fosse l’espressione di una mia legittima, costituzionalmente consentitami, critica al suo operato politico ha sottolineato Buffardi -.  Poiché il cammino è lungo, sarebbe bello che continuaste a starmi accanto, tutti noi sempre convintamente e orgogliosamente antifascisti».

Un cammino di contrasto al neofascismo, di denuncia della sua reale ed unica essenza e di impegno democratico che sta portando ad un’ampia mobilitazione.

In pochi giorni è partita una campagna di sottoscrizione a cui tutti possono contribuire qui https://www.gofundme.com/f/sostegno-antifascista-per-alessandro?utm_campaign=p_lico+share-sheet&utm_medium=copy_link&utm_source=customer

Una «sentenza di condanna in primo grado da ritenersi per l'ammontare del risarcimento del tutto assurda! In tutto il territorio della nostra provincia casertana conosciamo bene il grande impegno che da sempre Alessandro ha portato avanti nell'ambito sociale, del volontariato e politicosottolineano gli estensori dell’appello - un impegno vissuto in maniera passionale contro tutte le ingiustizie a sostegno delle fasce più deboli della collettività.  L’apertura di questa campagna e raccolta fondi di sostegno, scaturisce proprio dalla volontà di non lasciare solo a parole un messaggio di vicinanza al nostro Compagno Alessando, ma far diventare reale e concreto l'aiuto in una vicenda che coinvolge chiunque nutre reali ideali di antifascismo».

Pasolini già negli anni '70 denunciava la pericolosità e quanto potesse essere comodo al Potere un antifascismo di facciata, da parate e retoriche sul passato senza occhi ben aperti e attivismo sul presente.

Gli anni della prima vita neofascista di Fiore tra Ordine Nuovo, gli anni della strategia della tensione e delle stragi in cui si sono intrecciati neofascisti, mafiosi, apparati antidemocratici in seno allo Stato, forze militari d’Oltreoceano (lo ha nuovamente denunciato Report nelle scorse settimane). Gli anni in cui anche alla Procura di Palermo Giovanni Falcone si interessò proprio delle trame neofasciste. Nel 2018 Fiore definì la magistratura di Palermo «infiltrata» e «deviata» come in quegli anni.

 Le trame neofasciste, la minaccia eversiva alla democrazia, a braccetto con servizi segreti di vari Stati, mafie (Roma è ormai laboratorio assoluto dai tempi d’oro della Banda della Magliana), da tanti anni ultras e altri spaccati violenti della società è un passato che non passa.

L’Osservatorio Democratico sulle Nuove Destre sono lustri che documenta e denuncia l’avanzata neofascista e la pericolosità eversiva sempre crescente, l’Italia è l’unico Stato in Europa in cui un giornalista – Paolo Berizzi – è sotto scorta per minacce neofasciste, sui social e nelle strade l’onda nera minaccia migranti, impoveriti, lavoratori, cittadini, giornalisti, chiunque.

Saldandosi con ultras e mafie i neofascisti – Forza Nuova e le sue propaggini in prima fila – come siamo stati tra i primissimi due anni fa a documentare e denunciare si stanno rafforzando sfruttando l’emergenza sanitaria, economica e sociale. Dopo l’assalto alla sede della CGIL a Roma, su cui tante ombre, dubbi ed interrogativi elusi anche sul comportamento di alti apparati dello Stato permangono, da troppi la reazione non è stata una reazione, durata il tempo di qualche settimana e poi sopita, tra mozioni a dir poco imbarazzanti in cui sono stati completamente omessi atti e fatti fondamentali per capire trame e radici dell’eversione reale nera e un antifascismo che appare di facciata e inutile, se non dannoso.

Come Pasolini denunciava già decenni fa. Esattamente un anno fa, di questi giorni, comparivano a Vasto i manifesti di Forza Nuova – nel silenzio dei democratici e progressisti da 25 aprile – su cui vari articoli abbiamo pubblicato. E c’è poi chi concretamente e realmente ci mette la faccia, combatte a viso aperto e con coraggio, chiama le cose con il loro nome e non si tira indietro. Rischiando di pagare prezzi altissimi. Come Alessandro Buffardi.

La solidarietà e la memoria sono ingranaggi collettivi, o sono reali e concreti o non sono. La campagna di solidarietà e sottoscrizione è attiva, i parati e i combattenti si svelano in momenti come questi.

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