Tizzani, Anpi Molise: «il primo obiettivo dev’essere quello del cessate il fuoco in Terra Santa»

L'INTERVENTO. Riceviamo e pubblichiamo la nota dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia del Molise: «Bisogna risolvere la questione alla radice attraverso la fine dell’occupazione israeliana dei territori palestinesi. Per quanto difficile, l’unica soluzione politica e giuridica praticabile concretamente, come riconosciuto dallo stesso Presidente Biden, è l’attuazione degli accordi di Oslo del 1993 che prevedevano due popoli in due Stati».

Tizzani, Anpi Molise: «il primo obiettivo dev’essere quello del cessate il fuoco in Terra Santa»

In tutte le province italiane e nelle numerose sezioni territoriali dove è presente la nostra associazione oggi sono in corso iniziative per la pace e la fine dei conflitti.
L’ANPI ribadisce l’orrore e la condanna per il recente, criminale massacro di israeliani da parte di Hamas e per i bombardamenti su Gaza decisi come ritorsione dalle autorità israeliane.

 

In pochi giorni si contano migliaia e migliaia di civili uccisi da entrambe le parti, nella prospettiva catastrofica di un’invasione della Striscia di Gaza.
Va troncata subito questa spirale di atrocità attraverso la liberazione degli ostaggi e il
cessate il fuoco di tutte le parti in conflitto, anche per evitare una eventuale espansione della guerra in Medio Oriente che avrebbe effetti imprevedibili.

 

Bisogna risolvere la questione alla radice attraverso la fine dell’occupazione israeliana dei territori palestinesi.

Per quanto difficile, l’unica soluzione politica e giuridica praticabile concretamente, come riconosciuto dallo stesso Presidente Biden, è l’attuazione degli accordi di Oslo del 1993 che prevedevano due popoli in due Stati.

 

Ciò presuppone l’attuazione delle relative risoluzioni dell’ONU, il riconoscimento dello Stato di Palestina come membro effettivo delle Nazioni Unite, la definizione certa del territorio e dei confini di entrambi gli Stati.
È necessario che il Consiglio di Sicurezza si faccia promotore di una conferenza
internazionale e l’Unione Europea finalmente, dopo decenni di colpevole silenzio e di doppi atteggiamenti, svolga un ruolo di mediazione e di cooperazione per il conflitto israelo-palestinese e per tutta l’area del Mediterraneo.

 

Ma ora il primo obiettivo dev’essere quello del cessate il fuoco in Terra Santa.

 

 

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