Chi lo ha detto che i racconti non si vendono?! Ce lo spiega Maurizio Carletti, scrittore

C’è differenza tra racconti tristi e malinconici. La tristezza è un sentimento freddo e cupo, mentre la malinconia è un sentimento caldo, che rassicura e consola

Chi lo ha detto che i racconti non si vendono?! Ce lo spiega Maurizio Carletti, scrittore

Maurizio Carletti, autore di numerosi libri di successo tra cui I racconti non si vendono. Non sei mica Carver, romano doc, oltre che poeta è ospite di WordNews.it e ne siamo molto felici.

Ci racconti come ti sei avvicinato alla scrittura?

«Sono nato alla Garbatella, un quartiere che allora era considerato periferia. E proprio in periferia, Corviale, quartiere da molti considerato da alcuni “degradato” che ogni mese si riunisce un gruppo fluido di poeti, guidati da Carla De Angelis e Angelo Filippo Jannoni Sebastianini, che compongono parole che formano poesie. Ed io ho mosso i primi passi da scrittore proprio in quel contesto. Ho pubblicato nel 2004 Racconti Scamuffi. Ho proseguito nel 2006 con il romanzo Un uomo mite e ho continuato su quella strada fino a tornare, a fine 2018, al mio “primo amore” che sono i racconti. Infatti il mio ultimo libro è una raccolta di racconti».

“I racconti non si vendono. Non sei mica Carver”, come mai questo titolo? Ironia o necessità?

«Lo ha detto il mio editore. Testuali parole. Ma poi ha dovuto ricredere alle sue parole, perché i racconti si vendono, eccome!»

Capita di leggere un po’ di tristezza tra le righe dei tuoi racconti nelle situazioni che narri. Sei d’accordo?

«Direi di no, direi che scrivo delle cose malinconiche. C’è differenza tra tristezza e malinconia. La tristezza è un sentimento freddo e cupo, mentre la malinconia è un sentimento caldo, che rassicura e consola».

Come nasce un romanzo?

«Scrivere un romanzo è impegnativo. Occorre tempo e creatività. Difficilmente la prima stesura è quella definitiva. Bisogna riconoscersi nei personaggi e viverli. Quando creo un personaggio lo seguo, e lo “disegno”. Hanno sempre ragione i personaggi, non noi scrittori!»

Qual è il messaggio che vuoi dare ai lettori di WordNews.it?

«Leggete i racconti. Ne vale la pena perché sono moderni, rapidi, vanno dritti al sodo e ci lasciano sempre qualcosa».  

I racconti non si vendono – Non sei mica Carver!, edito da Augh Edizioni. Un libro di cui Raymond Carver sarebbe stato orgoglioso e di cui avrebbe detto “Le parole sono tutto ciò che abbiamo, perciò è meglio che siano quelle giuste”. E di parole giuste ne ha usate Maurizio Carletti.

Chi l’ha detto che I racconti non si vendono? Affermazione assai improbabile se si legge questo libro così brillante e ben costruito. Poi c’è Roma, inconfondibile cornice secolare, compagna delle notti folli, delle feste di compleanno senza esitazioni di divertimento. Si percorre l’Italia e oltre. Si viaggia attraverso la storia italiana, quella del territorio, della gente, dei cuori impavidi con l’ultima speranza di gioire con i gratta e vinci. Vite e racconti paralleli, assemblati da una mano consapevole, pronta ad infilarci un paio di scarpe per fare il primo passo verso una meta tanto bramata. Un libro che parla di illusioni, d’amicizia, di aspettative, di vita, d’amore. E’ evidente che nemmeno Maurizio Carletti abbia dimenticato il suo primo amore, quello letterario.  Non solo descrive quel sapore così ingenuo dell’innamorato senza girarci attorno, ma sa coinvolgere molto bene chi lo legge. Un libro scritto di vero cuore che farà parlare di sé e che ha donato al mondo della narrativa una meraviglia in più.

Lo scrittore Maurizio Carletti sarà presente al nostro evento del 21 febbraio al Teatro Ex Abaco (Casa dello Scrittore FUIS) in via Lungotevere dei Mellini 33, Roma.

Ore 18.30

Ingresso libero. Vi aspettiamo!