Diritti tv serie A: la scelta di continuare con Dazn e Sky si porta dietro qualche polemica

La lega di serie A sceglie la sicurezza del presente affidandosi a due piattaforme con cui ha già lavorato.

Diritti tv serie A: la scelta di continuare con Dazn e Sky si porta dietro qualche polemica

17 voti favorevoli, 2 contrari (Cagliari e Salernitana), 1 astenuto (Napoli).

Se ci fosse stata la fumata nera, sarebbero state aperte le buste e fine dei giochi. La paura ha vinto e non poteva essere altrimenti. Per una Lega schiava di logiche da condominio, c'è un tempo che scorre.

Tre anni gestiti malissimo, con tira e molla sul percorso strategico da intraprendere, per non crearsi una vera alternativa. Anzi, c'è chi dalla riunione di Lega in questi giorni è uscito trionfante, riponendo grandi aspettative nella lotta alla pirateria, vero male del calcio italiano e dei diritti TV così bassi.

Molto deluso e polemico il presidente del Napoli De Laurentiis, esponendo apertamente che il calcio italiano con questa scelta ha fatto un ulteriore passo indietro, senza cercare qualcosa di diverso da proporre alla vasta utenza che il mondo calcistico accoglie.

Oltre a proposte stravaganti, molto più vicine allo showtime americano, sarebbe lecito capire quale alternativa avrebbe proposto lui stesso e con quali certezze economiche.

I club di A stanno ancora facendo la conta dei dissesti finanziari che ha portato con sé la pandemia, non lasciando tempo ed energie per studiare una fonte alternativa di guadagno per tutto il sistema calcio.

Impostando tutto su questi termini, stare all'opposizione diventa più semplice.

Si è sceso a patti con la Turchia, pur di non perdere un Europeo. Si ricordano bene i rimpianti passati dopo che Polonia e Ucraina furono scelte per ospitare gli europei 11 anni fa.

Grandi proclami, cambi di registro, buoni propositi, per poi non fare nulla. Onestamente questa situazione ha stancato tutti.

Chi ha davvero voglia e interesse fa, non aspetta. Udine e Bergamo sono due esempi di come si possa rendere il nostro calcio al passo con un prodotto da offrire in linea con le esigenze del mercato, investendo privatamente su delle strutture per dare respiro e visibilità ad un brand così logoro.

Il resto sono chiacchiere futili e prive di consistenza. A questo punto, nella mancanza di serietà più totale, meglio un uovo oggi che una gallina domani.

immagine tratta da Getty Images