Donare: un gesto di civiltà e attestazione di umana solidarietà!

Nel “Giorno del DONO” Giusy Rosato ne parla con due ospiti d’eccezione: il Colonnello Carlo Calcagni e il dott. Andrea Vecchi.

Donare: un gesto di civiltà e attestazione di umana solidarietà!

4 ottobre 2023: Giorno del Dono! Il Giorno del Dono è diventato Legge dello Stato il 9 luglio 2015 e, nell’ambito della normativa, ne viene prevista la celebrazione ogni anno in questa data.

 

Dono declinato nei suoi aspetti più diversi, coinvolgendo e rendendo protagonista la società civile tutta, a partire dai singoli cittadini che quotidianamente offrono qualcosa di sé alla collettività.

 

È di enorme importanza che siano le nuove generazioni a portare avanti la riflessione sulla necessità di “donarsi” all’altro, riflettendo sulle ricadute positive che l’agire volto alla solidarietà e alla generosità possa generare.

WordNews ha voluto onorare questa giornata attraverso una videointervista, realizzata da Giusy Rosato, con due testimonial di eccezione: il volto già noto del Colonnello del Ruolo d’Onore dell’Esercito Italiano Carlo Calcagni e il dott. Andrea Vecchi, chirurgo del Centro Trapianti dell’Ospedale “Torrette” di Ancona, Presidente dell’Associazione per i Trapianti di Organi, Cellule e Tessuti delle Marche e del Forum Nazionale Nefropatici, Trapiantati e Dializzati ed Ass. Volontariato – Forum Sport Italia.

 

Due persone che hanno fatto del dono l’essenza della loro esistenza, la loro ragion di vita.

Il DONO dà senso e significato al loro Essere, al loro fare, al loro agire per e con gli altri.

In una società prettamente solipsista ed individualista, in cui ognuno persegue, senza scrupoli di sorta, i propri egoistici interessi, spesso anche a danno e a discapito del prossimo, il dono viene interpretato come un gesto inattuale, anacronistico, quasi eversivo.

 

In questa stessa società il Colonnelo Calcagni e il dott. Vecchi testimoniano, invece, come donare sia un dare in senso pieno e profondo: un omaggio ai sentimenti da parte di due Uomini straordinari, che hanno fede nella vita e nella sua generosità, il cui forziere non è mai vuoto.