Il made in Italy è ancora vivo: si riparte da Raspadori

L'attaccante del Napoli, titolare a causa dell'infortunio di Osimhen, si sta rivelando un'arma preziosa per Garcia e in ottica nazionale può esserlo altrettanto.

Il made in Italy è ancora vivo: si riparte da Raspadori

Un vero e proprio jolly offensivo, utile per qualsiasi causa, funzionale per ogni modulo e gioia per gli allenatori.

De Zerbi per primo l'ha schierato ovunque sul fronte d’attacco: punta centrale in un attacco a 3, esterno destro e mancino e pure trequartista alle spalle del centravanti. Così ha fatto Mancini in nazionale, così Spalletti a Napoli e ora in azzurro. Poi, anche Raspadori ha il ruolo in cui ha numeri migliori ed è a suo agio: il falso nueve. È la sua dimensione preferita, che gli garantisce un'ottima finalizzazione.

Nell’ultimo mese in terra al Napoli, Raspadori sta mettendo in mostra una vena realizzativa incredibile. Il motivo è l'infortunio di Osimhen. Parola di Garcia stesso:

“Da quando sono qua ho visto subito in questo giocatore tanta qualità. Ha il senso del gol, gioca con tutti e due i piedi. Ha un tiro fortissimo, viene incontro e sa giocare con la squadra. È un falso nove e al tempo stesso un trequartista. Il suo vero problema è Osimhen e dunque il 4-3-3”.

Guardando i numeri di Raspadori da quando viene schierato punta centrale a causa delle assenze di Osimhen, sono assai importanti: tre gol di fila nelle ultime tre, come quello fondamentale a Berlino, la splendida punizione col Milan, il diagonale contro la Salernitana. Nel periodo di assenza forzata del nigeriano l’anno scorso idem: tra settembre e ottobre 2022 è decisivo contro lo Spezia, segna in Scozia e ad Amsterdam stende l’Ajax con due gol e un assist e al ritorno segna il raddoppio. Sempre schierato da riferimento centrale. Poi rientrerà Osimhen e si accomoderà in panchina.

Certo è un jolly, ma i numeri questo ci indicano, esattamente come riferito da Garcia. Il problema per Raspadori arriverà proprio con il rientro di Osimhen, perché non è possibile tenerlo fuori, e allora si capirà se metterlo nuovamente fuori o se il tecnico francese troverà una soluzione per metterli contemporaneamente in campo.

Le basi ci sono tutte, d’altra parte. Raspadori è un patrimonio del nostro calcio, dal quale è giusto aspettarci tanto bene e tante soddisfazioni.

immagine di copertina tratta da Getty Images