IL TEATRO DELL'ASSURDO
SANITA' MOLISANA. «Quale è la priorità in questo momento da affrontare in sanità nel Molise? Quella di ristruttuare i pronto soccorsi e di costruire la torre covid.»

Noi non sappiamo come andare avanti. Vengono medici venezuelani, che ringraziamo, che non conoscono la nostra lingua, che dovrebbero rappresentare il front office con l'utenza dei pronto soccorsi; non potremmo funzionare, come tutti gli ospedali molisani, se non ci fossero migliaia di ore di attività aggiuntiva. Ma tutto questo conta poco. La priorità è buttare cemento.
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Accanto a questo tendono ad aumenare i carichi burocratici, abbiamo un pessimo sistema informatico che ci obbliga a sprecare più del 60% del tempo assistenziale a digitare dati, non abbiamo nessuna risposta da chi dovrebbe riorganizzare il sistema con le poche risorse umane disponibili, non abbiamo risposte quando comunichiamo di essere in difficoltà e ci vorrebbero decisioni immediate per evitare che possano determinarsi situazioni pericolose.
Tutti si nascondono dietro il burocratese, con emanazione di grida manzoniane che dovrebbero mettere semplicemente a posto le carte senza risolvere i problemi.
Così si procede in questo sfaldamento del sistema sanitario nella fase finale di progressiva distruzione della sanità pubblica per passare tutto ai privati convenzionati, che devono fare profitti con soldi pubblici, e che va avanti da più di 20 anni per il volere di classi politiche indecenti che stanno distruggendo il territorio.
La popolazione se ne accorgerà improvvisamente di aver perso uno dei migliori sistemi sanitari a livello mondiale quando non potrà più fare niente.
Per ora viviamo il teatro dell'assurdo ma in queste condizioni rischiamo di perdere anche la salute noi operatori. In assenza di istituzioni che ci tutelano non è possibile andare avanti e l'unica cosa che ci resta è allontanarci da questo sistema prima di ammalarci senza possibilità di ritorno.
Lucio Pastore
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