Trent'anni dalle stragi di mafia

L'OPINIONE DELL'AVV. GUARNERA. «La mafia si è fatta impresa, è nell'economia, nella finanza, nel mondo delle professioni, nelle istituzioni dello Stato, nella politica. La mafia è in determinati poteri occulti e in alcune  logge massoniche deviate.»

Trent'anni dalle stragi di mafia

Mio breve commento a due notizie.

Il generale Rosario Castello, comandante dei Carabinieri in Sicilia, ha dichiarato: "Cosa Nostra non è finita. È sul territorio ma lo fa in maniera silente. C'e un fenomeno di insabbiamento. La mafia lavora sotto traccia. Silente ma non assente".
Caro generale, con tutto il rispetto per Lei e per i Carabinieri, ma scopre la classica "acqua calda"!
Questo lo sappiamo da qualche decennio.

La mafia si è fatta impresa, è nell'economia, nella finanza, nel mondo delle professioni, nelle istituzioni dello Stato, nella politica.
La mafia è in determinati poteri occulti e in alcune  logge massoniche deviate.

Pertanto, se vuole fare un vero servizio al nostro Paese e ai cittadini onesti, in occasione del prossimo anniversario cominci a individuare i nomi e i cognomi. Li inserisca nelle informative alle Procure, e consenta che si facciano i processi nei confronti di tanti intoccabili.
Poi, magari, a cose fatte, nei parli ai giornali.
Altrimenti, mi scusi, non dica cose scontate!

Lunedì 23, dalle 10 alle 11,30, sul palco allestito al Foro Italico di Palermo, si è svolta la commemorazione ufficiale, con la presenza del Capo dello Stato, Maria Falcone, alcuni ministri e politici, esponenti delle istituzioni. 

Sepolcri imbiancati per una inesistente commozione.

Generale Castello, si è recato al Foro Italico? Ha trovato qualcuno sul quale indagare?
Ecco, cominci da lì!