APPUNTI PER UNA ETICA DEL POTERE

L'OPINIONE. «Il potere, specie se esercitato per lungo tempo, può corrompere il cuore e la mente. Pertanto, se trattasi di potere politico, deve essere a termine. Se trattasi di funzioni burocratiche si impone, dopo qualche tempo, il principio della rotazione».

APPUNTI PER UNA ETICA DEL POTERE
Foto di Gerd Altmann da Pixabay


Qualunque individuo titolare di un potere pubblico, sia elettivo che non, deve esercitarlo esclusivamente nell'interesse della collettività.

Ciò comporta che nulla deve essere deciso o realizzato che possa determinare, neppure indirettamente, un vantaggio per il titolare del potere o dei suoi familiari. Nel caso di possibile conflitto di interesse, certe decisioni vanno lasciate ad altri.

Senza interferenze di sorta.

Il potere, specie se esercitato per lungo tempo, può corrompere il cuore e la mente. Pertanto, se trattasi di potere politico, deve essere a termine. Se trattasi di funzioni burocratiche si impone, dopo qualche tempo, il principio della rotazione.
Le modalità di esercizio del potere devono essere pubbliche, e tutte le scelte motivate.

Infine, ma non ultimo, un principio aureo: chi esercita un potere deva condurre un tenore di vita sobrio, senza ostentazione, sia nella forma che nella sostanza.
Non deve avere frequentazioni sociali che possano compromettere la serenità e l'imparzialità delle proprie scelte.

Pertanto, pochi amici, ma buoni e disinteressati.
Amici della persona e non della funzione. Accettare, per qualche tempo, una certa solitudine, puo' fare bene.

Tutto ciò è utopia?

Sono innamorato dell'utopia! E' questa e' possibile!

v.g.