IL DECRETO MOLISE

L'OPINIONE. «Il Forum in difesa della sanità pubblica di qualità lo ha chiesto da circa due anni, da quando fu fatto il decreto Calabria, perché ci trovavamo nella stessa situazione.»

IL DECRETO MOLISE
Lucio Pastore, direttore UOS pronto soccorso di Isernia (ph Paolo De Chiara)

Il decreto Molise sarebbe una cosa giustissima. Il Forum in difesa della sanità pubblica di qualità lo ha chiesto da circa due anni, da quando fu fatto il decreto Calabria, perché ci trovavamo nella stessa situazione.

Voglio ricordare che è chiaramente colpa dello Stato centrale questo debito perché dopo 13 anni di commissariamento perdura e non é stato risolto. Tuttavia sarebbe importante comprendere l'origine ed il perdurare del debito.

All'epoca di Prodi, questo debito fu quasi del tutto azzerato ma la gestione Iorio che seguì all'azzeramento, portò a generare altro debito ed il commissariamento. Si sono chiusi ospedali, servizi, si è ridotto all'osso il personale ma il debito permane e continua. Se si azzera il debito, senza comprenderne le ragioni, corriamo il rischio che venga subito rigenerato e ci troveremmo nuovamente con le stesse difficoltà.

Il rapporto con l'università sarebbe estremamente utile con una nuova gestione sperimentale della sanità. Non serve un rapporto sporadico per occupare alcuni posti, in genere non tutelati clientelarmente. Servirebbe una dimensione organica nuova dove l'università gestisce tutto il sistema sanitario regionale. In pratica l'università potrebbe avere il vantaggio di spazi per istituire corsi di specializzazioni che attualmente mancano e fare in modo che avvenga una sintesi migliore tra didattica, ricerca ed assistenza. Il territorio trarrebbe vantaggio da una struttura che può formare e procurare personale che manca.

Un simile approccio potrebbe rappresentare un volano importante per tutta la regione.

Per fare questo occorre una volontà politica vera per il rilancio di una sanità pubblica di qualità. Rimane il problema degli istituti di ricerca a carattere scientifico privati convenzionati. Se questi devono essere mantenuti con il fondo sanitario regionale e con i posti letto della regione Molise, non ci sarà la possibilità di alcuna ripresa. Solo se detti istituti vengono presi in carico direttamente dallo Stato, per quanto riguarda i finanziamenti ed i posti letto, si potrà avere la speranza di un rilancio della sanità pubblica.

Lucio Pastore