Violenze inaccettabili, nauseabondo il disconoscimento delle autorità curiali

PRIMA PARTE. Pubblichiamo la lettera aperta al presidente della CEI Zuppi dell’avvocato Giuseppe Lenzi, Coordinatore Rete Giustizia per i Diritti(di Cittadinanzattiva 1^Municipalità Napoli).

Violenze inaccettabili, nauseabondo il disconoscimento delle autorità curiali
chiesadibologna.it

Eminenza rev.ma, Cardinale Matteo Zuppi

mi rivolgo alla Sua paterna attenzione in qualità di cittadino italiano di fede Cattolica Apostolica Romana, fervente credente, distratto praticante, contrito penitente.

Il mio decennale impegno, nel volontariato attivo e concreto, mi ha costretto a collidere con la vasta e dolente realtà degli abusi su minori compiuti sia da quisque de populo sia da numerose decine di centinaia di Suoi confratelli partecipi della Sua medesima fede religiosa. I suppose!

Sa bene che, pur limitando lo sguardo all’Italia, sono vaste le legioni di sacerdoti indegni della tonaca che indossano e dei ministeri che esercitano; le protezioni di cui godono gridano vendetta al trono dell’Immenso.

In altre realtà nazionali, a noi vicine, i governi, sospinti da un’opinione pubblica ormai incontenibile, ed affrancati dalla presenza di mura Leoninenei propri confini, hanno voluto e dovuto affrontare il planetario fenomeno della pedocriminalità nella chiesa; ed avviato vaste, serie, indipendenti, indagini tese a comprenderei fatti nellaloro accidiosa complessitàe, quindi a quantificare, individuare, ascoltare tutte le vittime e a disporre per esse le opportune provvidenze.

In Vaticano, ex adversis, ed in tutte le diocesi previste dal Diritto Canonico, l’emersione dei delitti coevi alla pedofilia ecclesiale, appare ancora sapientemente soffocata, perché occultata, da magna pars delle gerarchie curiali del tutto riottose agli inviti papali.

Esse sono prevalentemente protese alla difesa, indifendibile, di una becera casta di alcune centinaia di sacerdoti, predatori peripatetici, in perenne ricerca di una parrocchietta di paesino in cui essere ricollocati,sotto mentite spoglie, e così potere continuare ad esercitare le loro devianze sessuali criminogene con il tacito placet del vescovo solitamente connivente e con essi collusomore solito.

Le violenze commesse dalle centinaia di uomini di chiesa, sia religiosi che laici, in danno di minori, di novizi, di giovani suore di ogni età, sesso e colore della pelle, non sono più tollerabili; ed è nauseabondo che le autorità curiali persistono nel disconoscimento delle ragioni delle vittime. Che non sono ascoltate, e quand’anche lo fossero, sono bollatecome deliranti, insincere, malate di protagonismo, interessate solo ad un eventuale risarcimento materiale.

Giuseppe Lenzi

giuseppe.lenzi1944@gmail.com

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