ALCUNI PROBLEMI RELATIVI AL COVID

L'OPINIONE. «Ora sta comparendo una nuova variante più contagiosa che ha le stesse caratteristiche dell'ultima variante con in più una semplice congiuntivite. Per questo motivo si vorrebbe imporre una nuova campagna vaccinale con un nuovo vaccino per questa variante, con schedature tramite un'app».

ALCUNI PROBLEMI RELATIVI AL COVID

Ancora non è chiara l'origine della malattia. L'epidemia sarebbe scoppiata a Wuhan, città dove esiste un centro di ricerca proprio su questi virus. Una trasmissione di Leonardo di circa cinque anni prima parlava della potenziale pericolosità di questo centro. Tuttavia, anche se c'è una evidenza logistica, non si parla di una sicura origine di laboratorio.

Le notizie diffuse all'inizio della pandemia parlavano di migrazione del virus da alcune specie animali all'uomo. Anche questa ipotesi non ha evidenze.

La prima forma del virus si è diffusa dalla Cina a tutto il mondo. Il primo studio cinese evidenziava che l'80% dei pazienti infetti era paucisintomatico e guariva spontaneamente. Il 20% aveva sintomi principalmente respiratori che necessitavano di assistenza e solo il 5% finiva in rianimazione. Tuttavia, grazie alla facile contagiabilità, questi numeri portavano ad un intasamento delle strutture ospedaliere.

La mortalità ha riguardato essenzialmente pazienti anziani con pluripatologie o soggetti fragili. 

Sono stati adottate misure di contenimento come il lockdown, l'uso delle mascherine e norme igieniche che hanno funzionato nel contenere la diffusione. È stato poi introdotto ed imposto un vaccino sperimentale. Accanto a queste misure abbiamo avuto una mutazione genetica del virus che non colpisce più i polmoni ma tende a fermarsi alle prime vie aeree e la sintomatologia è molto simile a quella di un'influenza. 

Non esistono ancora dati grezzi che ci permettano di comprendere la reale efficacia dei vaccini. Probabilmente la mutazione genetica ultima ha permesso una diffusione del virus con una immunizzazione diffusa. Pazienti vaccinati anche con 4 dosi sono andati lo stesso incontro alla malattia.

La mancanza di questi dati impedisce anche di comprendere bene l'incidenza di effetti collaterali di questi vaccini.

Personalmente mi sono meravigliato che si imponesse l'uso del vaccino come salvavita ma non si rimuovesse il blocco del brevetto. Ciò ha implicato guadagni enormi per le case farmaceutiche e l'impossibilità di somministrare questi vaccini a gran parte della popolazione mondiale.

Questo mi spinge a ipotizzare una grande operazione commerciale.

Ora sta comparendo una nuova variante più contagiosa che ha le stesse caratteristiche dell'ultima variante con in più una semplice congiuntivite. Per questo motivo si vorrebbe imporre una nuova campagna vaccinale con un nuovo vaccino per questa variante, con schedature tramite un'app.

Qualcosa non quadra in tutto ciò. Già abbiamo visto l'obbligo vaccinale estendersi ai ragazzi che avevano un'incidenza di morbilità e mortalità bassissima e, forse, gli effetti collaterali sono stati più dannosi. Già abbiamo visto l'assurdo dell'obbligo vaccinale per chi si era ammalato e doveva aver acquisito una immunità più solida.

Ora ci vorrebbero sottoporre ad un controllo orwelliano per una patologia che ha assunto caratteristiche simile ad un'influenza. Qualcosa non quadra più. Nonostante il controllo dell'informazione e della politica da parte delle multinazionali, penso che dovremmo stare attenti.

La sensazione netta è di una grande operazione commerciale. Quando c'è di mezzo il profitto, la gestione della salute può essere trasformata in business. Ecco perché la Sanità non dovrebbe essere in mano ai privati.

Lucio Pastore

 

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