Il messaggio cristiano è radicale

L'OPINIONE DELL'AVV. GUARNERA. '

Il messaggio cristiano è radicale
Foto di fabionegozio da Pixabay

Vi sono alcuni che, per difendere precise posizioni politiche, si ergono a critici del pontificato di Papa Francesco.

Tra costoro vi è anche qualche "ateo devoto", il quale, pur non essendo credente, si erge a difesa di quello che lui ritiene essere il vero  cristianesimo, quello ortodosso.

Il Vangelo inteso come arma contro altri, e non come strumento di incontro e dialogo con gli altri.
Un Vangelo utilizzato quale custode di privilegi e a difesa di poteri costituiti e consolidati.

Si può pure ritenere che Gesù Cristo non sia il figlio di Dio, ma in ogni caso mi appare innegabile che il messaggio cristiano affermi quanto segue.

- Identificazione con i deboli, i malati, i poveri, i diseredati, gli oppressi e i moralmente inadempienti.

- Perdono senza limite, mutuo servizio senza rapporti gerarchici, capacità di rinuncia senza contropartite.

- Abolizione dei confini tra membri della stessa comunità ed estranei, tra lontani e vicini, tra buoni e cattivi, nel segno di un amore che non esclude nemmeno l'avversario e il nemico.

- Le norme di qualsiasi tipo esistono in funzione della persona umana e non viceversa.

- Le istituzioni, le tradizioni e le gerarchie vanno relativizzate a vantaggio della persona umana.

- Dio solidarizza con le tribolazioni e le speranze degli esser umani, non chiede ma dona, non opprime ma risolleva, non punisce ma libera, fa valere una grazia senza condizioni

Allora, ci vuole molto a comprendere che tale messaggio mira a cambiare innanzi tutto il cuore dell'uomo, e che di conseguenza nella società, nelle sue strutture e nelle istituzioni le cose andrebbero diversamente se il messaggio cristiano venisse vissuto?

Anche da chi non ha la fede, perchè il cristianesimo fonda una nuova, radicale e rivoluzionaria antropologia. Questo ho capito, nella mia vita, leggendo il Vangelo.

Così ho cercato e cerco di vivere.
Questo, credo, sia il messaggio di Papa Francesco.
Al quale auguro lunga vita!