La rinascita di Mauro Icardi zittisce tutti

L'attaccante argentino, adesso in Turchia nel Galatasaray, è tornato a fare con costanza ciò che gli riesce meglio: segnare gol a raffica.

La rinascita di Mauro Icardi zittisce tutti

Ciò che tanti si sono dimenticati è che Mauro Icardi, di mestiere, fa il calciatore.

Fa, non faceva, il calciatore. Ed è pure molto bravo, se le vicende extracalcistiche non lo avessero divorato negli ultimi 4 anni. Icardi è ancora quel rapace d’area capace di ammutolire da solo lo Stadium il 6 gennaio 2013, quando non ancora ventenne, batte Buffon due volte e regala alla sua Samp una vittoria memorabile. Sono già passati 10 anni abbondanti. Icardi nel frattempo ha già avuto 3 o 4 vite.

La prima, gloriosa, proprio alla Samp, con cui nella stagione d’esordio in serie A tocca la doppia cifra. Poi, nell’estate 2013, approda all’Inter per 13 milioni di euro. L’esperienza nerazzurra è una continua scalata verso l'apice della carriera. La stagione 2017/2018 sembra quella della consacrazione fra i top attaccanti del mondo:

29 gol in 34 partite in A gli valgono il titolo di capocannoniere del torneo, a pari merito con Ciro Immobile.

Alcune prestazione dell’annata sono memorabili, come la splendida tripletta che permette all'Inter di battere il Milan per 3-2 e il poker nel 5-0 esterno sulla Sampdoria.

Icardi non può ancora sapere che quella stagione segnerà l’inizio del suo declino.

La lista dei convocati per il mondiale russo 2018, infatti, non lo vede tra i selezionati. La concorrenza di Aguero e Higuain sono i motivi ufficiali dell’esclusione. In realtà, le vicende extracalcistiche iniziano a risucchiare il calciatore.

La stagione 2018/2019 dovrebbe essere quella della conferma, invece è quella che segna la sua fine. Dopo aver regalato i brividi a tutto lo stadio per il gol bellissimo segnato alla prima in Champions League contro il Tottenham, iniziano gli acciacchi fisici, ma i suoi problemi sono l’agente e la moglie Wanda Nara.

immagine presa da Vanity Fair

Il rinnovo del contratto con l’Inter diventa la trattativa più mediatica del momento, fra tweet di Wanda ed esortazioni di Spalletti a trovare presto una soluzione gradita a tutte le parti coinvolte. All'ora di pranzo del 13 febbraio 2019, l’Inter offre a Mauro il benservito:

la fascia di capitano passa a Samir Handanovic. Icardi terminerà l’annata, nonostante tutto, con 17 reti.

Il rapporto ai minimi storici con l'Inter si rompe definitivamente in estate con l’arrivo di Conte e si conclude, quando viene ceduto al Psg.

Con la chiusura anticipata del campionato francese, nell’aprile 2020, vince il suo primo titolo da professionista. Il Psg lo riscatta per 50 milioni di euro, ma pure la squadra transalpina si stanca presto dell’attaccante argentino. Il campo, nella testa di Mauro, non c’è più. Ci sono solo gli infortuni a ripetizione, Wanda, il gossip, la famiglia, le ruggini, l’ex, le scappatelle e le foto. Diventa vittima della sua storia d’amore, dimenticandosi di essere un calciatore.

Poi, nell'estate 2022, una squadra che solitamente se ne frega del contorno e se può aggregare figurine lo fa senza indugio, il Galatasaray, gli offre una possibilità in prestito. Una scommessa, decisamente vincente.

Fuori dai radar, Icardi vive una seconda giovinezza e con 22 gol in 24 partite vince il campionato turco.

In estate viene acquistato definitivamente per 10 milioni di euro, cominciando questa stagione sulla stessa lunghezza d'onda della scorsa.

Mai dare qualcuno per finito, il Galatasaray lo ha fatto rinascere e ora si è preso la scena, con un cucchiaio su calcio di rigore in Champions League contro il Bayern Monaco.

I numeri, di questi primi due mesi parlano chiaro: 16 presenze, 15 gol.

E, in una squadra come il Galatasaray, costruita su misura per farlo rendere al meglio, lui sta dimostrando che può fare ancora la differenza.

Ha ancora trent'anni, può essere un affare.

Perché Mauro Icardi è sempre Mauro Icardi e, in un'epoca in cui i centravanti puri sono sempre più difficili da trovare, lui è ancora lì, magari pronto per una nuova sfida, un ritorno in Serie A .

Chissà, sicuramente più di una squadra ne avrebbe bisogno e questo alimenta le fantasie di mercato ad ogni sessione.

Bisogna concedere la possibilità di pensare che quel ragazzo che tutta Italia ha visto crescere prima alla Samp e poi consacrarsi all'Inter, possa vivere "un secondo tempo" di una carriera purtroppo discutibile.

immagine di copertina presa da "La Repubblica"