Pallacanestro di NBC Camps Italia

Si è tenuta anche quest'anno, e per il 16° anno consecutivo, l'edizione estiva dei camp di “Pallacanestro di NBC Camps Italia”.

Pallacanestro di NBC Camps Italia

Con la partecipazione di più di 100 ragazzi a settimana e per la durata complessiva di due settimana, proveniente da tutta Italia ed anche da più nazione estere (tra cui USA, Malta, Israele, ecc.), il camp si è tenuto nella location di Castel di Sangro.

Il programma di allenamento consisteva in sessioni di allenamento mattutine divise per postazioni varie di approfondimenti tecnico dei vari fondamentali (tiro, palleggio, passaggio, difesa, collaborazioni offensive e difensive, ecc.), mentre nel pomeriggio si svolgevano competizioni varie tra cui gare di tiro, 3 vs 3, 5 vs 5 e skills challenge (gare di abilità con percorsi misti lungo tutto il campo).

Lo staff di NBC Camps Italia si riconferma di altissimo livello, con tra le sue fila gente del calibro di Michalis Kakiouzis (capitano della nazionale greca di basket 2005-06 campione d'Europa e vicecampione del mondo), Theo Asteriadis (ex giocatore della nazionale greca e campione d'Europa con le nazionali giovanili greche), Linton Johnson (campione NBA nel 2005 con i San Antonio Spurs), Chiara Perfetti (ex giocatrice di Serie A1) e molti altri ancora.

Venerdì sera si è tenuto l'All-Star Game tra una selezione dei migliori ragazzi del camp contro i membri dello staff di NBC Camps Italia.

Sabato mattina invece si sono tenute le premiazioni finali e la visita dell'associazione Basket4ever, all'interno della cui selezione figuravano anche due ragazzi campioni d'Europa con la nazionale italiana ragazzi con sindrome di Down.

Alla base del Campus ci sono sempre i sani principi, la forte volontà di far fare sport ai ragazzi di un’età difficile e, soprattutto, quella di creare un “gruppo”, di farli aprire tra di loro e dargli la forza di fidarsi l’uno dell’altro.

In un modo così particolare come quello che stiamo vivendo, in cui la tecnologia la fa da padrona e i “genitori” preferiscono far vedere un cartone su un cellulare piuttosto che stare accanto ai loro figli e alle loro esigenze quotidiane, il basket può rompere muri e fare del bene ai ragazzi che lo scelgono come sport e maestro di vita.

Il campus quest’anno ha visto la gradita presenza di molti ragazzi esteri che venivano, tra le altre, da Danimarca, Austria, Malta… un’occasione così è stata colta anche dal Molise che ha mandato una nutrita rappresentanza di atleti della Magnolia Basket, sempre pronta a cogliere le opportunità che questo mondo offre e a farle cogliere ai propri atleti.