RIGOPIANO 5 ANNI FA. RIGOPIANO OGGI…DOMANI?

Cinque anni fa alle 16.49 del 18 gennaio 2017 una valanga si abbatteva sull’hotel Rigopiano. 29 le vittime.

RIGOPIANO 5 ANNI FA. RIGOPIANO OGGI…DOMANI?

I molti interrogativi di allora sono gli interrogativi di oggi. Perché l'iter giudiziario procede ancora con lentezza? Perché i trenta imputati accusati a vario titolo di omicidio, lesioni colpose plurime, disastro colposo, abusi edilizi e falso ideologico non pagano ancora i loro debiti con la giustizia?

 

Rigopiano oggi è la cronaca di rinvii sine die. Non dimentichiamo che i rinvii si nutrono della miseria morale, della omertà, dell’indifferenza colpevole, della sensazione di impotenza a risolvere i problemi. Non dimentichiamo che la manovalanza collusa ha tutto l’interesse ad alimentare il silenzio.

Rigopiano domani? Se si vuole davvero avviare il processo sulle responsabilità occorrono non enfatizzazioni mediatiche della commozione pur legittima che vive tra i familiari delle vittime, i superstiti e le persone che una coscienza ce l’hanno, ma rigore nell’analisi e nella affermazione della Giustizia.

 

Tutto perché nella storia del nostro Paese, che non rappresenta un esempio di limpidezza e di trasparenza, quella di Rigopiano non debba essere catalogato come l’ennesimo mistero, l’ennesimo scandalo che infanga pagine di cronache della vergogna.

 

Pagine che dilagano nel mondo sociale ed economico, tra interessi politici e traffici illeciti, lavaggi di danaro e protezioni più o meno eccellenti.

 

In questo baratro il solo modo per onorare i fratelli morti è condannare le responsabilità, trovare prove specifiche ancora sommerse per le poste in gioco, per i livelli superiori condizionanti le scelte e la realizzazione di interessi occulti determinanti strane convergenze e oscuri baratti.