I reati compiuti da preti pedofili non possono mai andare in prescrizione

SECONDA PARTE. Pubblichiamo la lettera aperta al presidente della CEI Zuppi dell’avvocato Giuseppe Lenzi, Coordinatore Rete Giustizia per i Diritti(di Cittadinanzattiva 1^Municipalità Napoli).

I reati compiuti da preti pedofili non possono mai andare in prescrizione
chiesadibologna.it

Troppo comodo, al limite dell’indecenza,ignorare le centinaia di vittime e sottacere sulle responsabilità dei carnefici che vengono avviati in accoglienti strutture, solitamente irreperibili e anonime, in attesa di un percorso di riabilitazione che non avverrà mai; ed al quale le migliaia di abusati non sono assolutamente interessati. E non lo è neppure il vasto popolo di Dio.

Inaccettabile, inoltre, invocare il “troppo tempo” trascorso tra il momento degli abusi subiti e quello della loro denunzia pubblica; e per ciò rigettarla come se fosse prescritta.

I reati compiuti da preti pedofili, autentici attentati alla sacralità della vita umana di giovani vittime innocenti, violate anche nella immaterialità del loro spirito, non possono andare mai in prescrizione. È incomprensibile che mons. Paolo Bianchi abbia trovato il coraggio di sottoscrivere una oscenità come quella della irretroattività. Solo personaggi pavidi e miserevoli possono farsi scudo di tale impedimento alla pubblicità degli atti di inchieste/farsa celebrate ad usumdelphini.

Ad una struttura curiale seria e responsabile, che accogliesse le esortazioni in epigrafe, basterebbe prendere atto delle deliranti invocazioni alla “irretroattività” per accompagnare, una volta e per sempre, le schiere di “abusatori” ed i vescovi affossatori, agli usci delle Chiese.

Come sa perfettamente, nessuno viene accompagnato all’uscio perché l’Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero), organo direttamente dipendente da Lei se dovesse privare il prete pedofilo delle funzioni ministeriali sue proprie, dovrebbe privarlo, anche, della generosa prebenda mensile che spazia da 988 a 1300€ lordi mensili. Senza conteggiare gli scatti biennali di anzianità (ex Motu Proprio papale del marzo 2021).

Per tali considerazioni di tenore prevalentemente veniale, le curie preferiscono occultare e soffocare ogni emergente notizia che interessi preti pedofili; ridotti al lastrico – ove meriterebbero compiutamente di vivere - se cacciati dalla Chiesa.

Così non avviene e ciò contribuisce, molto efficacemente, alla fugadei fedeli dalla Chiesa e dai suoi tanti poco onorevoli rappresentanti che occultano prove e crimini. Gli immensi vuoti nelle cerimonie religiose domenicali sono la prova di tale profonda disaffezione.

Giuseppe Lenzi