L'ORLO DELL'ABISSO

L'OPINIONE. «Il problema etico del peccato originale è stato sempre coperto da una comunicazione che faceva passare lo Stato di Israele come vittima».

L'ORLO DELL'ABISSO

Lo Stato di Israele nasce con un peccato originale, dover sottrarre la terra ed i propri luoghi ad un popolo che l'abitava da centinaia di anni. Da quello che ho letto gli ebrei erano accettati tranquillamente in quei luoghi e convivevano con i palestinesi senza problemi prima che si decidesse di crearvi uno Stato per il popolo ebraico.

Perché fu creato questo Stato? Sicuramente sotto la spinta del sionismo che riteneva indispensabile avere uno Stato per gli ebrei. Dopo l'esperienza nazista, il senso di colpa era fortissimo in tutto l'occidente. Ma perché decidere di farlo nascere in Palestina e non in Germania, per esempio?

Sicuramente il riferimento alla Palestina aveva precise ragioni storiche e religiose. Probabilmente c'erano anche ragioni geopolitiche di porre uno Stato legato dell'Occidente al centro del mondo arabo per un controllo di quell'area ricca di fonti energetiche.

La storia che ne è venuta dopo è un continuo espandersi di quello Stato con la protezione incondizionata degli USA e di gran parte dell'Occidente. Si tenga presente che ogni Presidente USA eletto deve avere l'appoggio degli ebrei americani.

Il problema etico del peccato originale è stato sempre coperto da una comunicazione che faceva passare lo Stato di Israele come vittima.

Ora siamo alla svolta finale di una pulizia etnica dove un esercito bombarda una prigione a cielo aperto creata a Gaza e dove si usurpa territorio palestinese in Cisgiorgania, in assenza di un esercito regolare che si contrapponga. È una guerra nettamente asimmetrica.

La propaganda ha sempre più difficoltà a far passare Israele come vittima nonostante l'attacco terroristico di Hamas.

Gli USA, grandi protettori di quello Stato, vivono un periodo di crisi. Non vengono certo avvertiti come il centro della democrazia, come succedeva fino a pochi anni fa, e perdono progressivamente l'egemonia culturale ed etica, rimanendo solo una superpotenza militare.

Probabilmente sparirà il popolo palestinese creando un tale risentimento a livello mondiale da far scaturire i presupposti di un probabile conflitto globale.

La soluzione di due popoli in due Stati, che potrebbe essere l'unico modo di dare una svolta parzialmente riparatrice del peccato originale, non viene seriamente perseguita.

In un mondo in uno stato di alta instabilità, nel tentativo di ricostruire equilibri multipolare, siamo sull'orlo di un abisso.

 

 

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