L’idolo mondiale degli incel nuovamente accusato di sfruttare schiavitù sessuale
Andrew Tate è stato arrestato in Romania, snodo delle mafie della tratta sfruttando l’emergenza umanitaria ucraina. Che in Italia quasi nessuno denuncia e documenta. Mentre la pretesa allo stupro e al dominio patriarcale viene propagandato ogni giorno, come documentato da Sex Industry is violence in questi giorni su un loro forum c'è chi lo ha rivendicato scrivendo «l'unica cosa in cui le donne sono davvero brave è soddisfare i propri uomini» . E se denunci e documenti tutto questo e come favorisce persino mafie e pedocriminalità si viene insultati e anche minacciati fisicamente, come accaduto al sottoscritto per un recente articolo.
Ci sono tanti modi per dare o non dare una notizia, la censura dei tempi moderni può assumere vesti diverse e subdole. Parole come censura e omertà nell’immaginario collettivo rimandano subito al silenzio assoluto, al non parlare e scrivere. Ci sono, invece, anche altre strade ben battute dalle grancasse delle propagande interessate, delle comode retoriche e delle omertà serventi. Si possono riportare notizie appiccicandoli come francobolli, in maniera minimale, così che affogano nel mare magnum di migliaia di altre notizie.
E le si possono dare con letture forzate, comode a qualcuno, violentando la realtà reale e ponendosi come grancasse di qualche propaganda. Ponendo al centro dettagli più o meno insignificanti così da celare il cuore di quel che andrebbe raccontato.
L’anno ormai alle spalle è stato l’anno della nuova guerra tra Ucraina e Russia. E della conseguente emergenza umanitaria con l’esodo biblico di ucraini fuggiti dalle bombe verso l’Europa occidentale. Profughi di guerra su cui la propaganda del belpaese, dell’italiano bravo, solidale, accogliente, umanitario si è sbizzarrita per mesi. Per poi, nel Paese della memoria del pesce rosso, passare oltre. Ponendo sempre al centro l’Italia e gli italiani, i finti e nauseanti dibattiti italioti, interessati solo ad una sorta di nazionalismo pietoso e peloso. Finché gli ucraini sono stati considerati utili a qualche narrazione ore e ore, fiumi e fiumi di inchiostro. Poi, gettati come carta straccia. Nel mezzo interesse reale per chi stava fuggendo, per le loro vite e le loro sorti meno di zero.
A fine febbraio scorso dalla Romania è giunta la prima denuncia, raccolta in Italia da Sex Industry is violence, di come le mafie si erano immediatamente attivate per sfruttare l’emergenza umanitaria e come l’industria criminale della schiavitù sessuale stesse già minacciando migliaia di donne e ragazze ucraine in fuga. Nei mesi abbiamo denunciato e documentato quel che stava accadendo, inchieste sono state pubblicate dalla stampa spagnola, rumena, tedesca, moldava, ceca, in Spagna è stato arrestato un trafficante pedofilo. Interesse nel Belpaese dell’accoglienza e della solidarietà? Poco più di zero. L’ennesima dimostrazione del meccanismo descritto all’inizio di quest’articolo l’abbiamo avuta nei giorni scorsi con tutto l’interesse italico sul mero scambio di tweet tra Andrew Tate e Greta Thunberg.
E ovviamente la quasi totalità dei commenti a criticare, giudicare, vivisezionare le parole di Greta Thunberg con Tate rimasto praticamente sullo sfondo. L’arroganza, la violenza, la prepotenza di costui non ha mosso un sopracciglio. Neanche, e sarebbe questa la notizia principale, l’arresto per traffico di esseri umani. La Romania è uno degli snodi delle mafie dall’Est verso l’Europa occidentale nello sfruttamento della tratta, nell’alimentare l’industria criminale dello stupro a pagamento. La biografia criminale di Tate, incel e già accusato l’anno scorso di traffico di esseri umani e altri reati mafiosi, ricalca perfettamente quello di uno dei primi protagonisti della presenza delle mafie alla frontiera tra Ucraina e Romania, Daniel Mocanu.
Di cui ci occupammo il 7 marzo scorso https://www.wordnews.it/ucraina-le-mafie-dello-stupro-a-pagamento-stanno-gia-sfruttando-lemergenza-umanitaria quando riportammo le prime denunce sullo sfruttamento mafioso dell’emergenza umanitaria.
Oltre 9 mesi dopo, all’inizio di un nuovo anno, dopo che per mesi abbiamo letto di tutto e di più in occasione del trentennale delle stragi di mafia, potranno mai esserci speranze di andare oltre vuote retoriche e cerimonie, pavoni e pavoneggiamenti più interessati a se stessi che ad una reale memoria attiva? Si comincerà ad andare oltre patine e fumi, nebbie e smog? Ne dubitiamo e quanto accaduto con i mezzi silenzi e i depistaggi sulla vicenda di Andrew Tate è conferma che molto difficilmente accadrà mai.
L’arresto di Tate e la sua biografia criminale, le sue violente e immonde pubblicazioni social, dimostrano ancora una volta quanto le mafie non prosperano per caso, quanto l’industria criminale della schiavitù sessuale ha radici e ideologie ben precise complici e che gli permettono di prosperare e avanzare. Un anno fa abbiamo pubblicato un approfondimento sulla rape culture, sulla cultura patriarcale dello stupro.
Una società patriarcale vigliacca, imbevuta di cultura dello stupro e colpevolizzazione delle vittime
PRIMA PARTE https://www.wordnews.it/una-societa-patriarcale-vigliacca-imbevuta-di-cultura-dello-stupro-e-colpevolizzazione-delle-vittime
SECONDA PARTE https://www.wordnews.it/una-societa-patriarcale-vigliacca-imbevuta-di-cultura-dello-stupro-e-colpevolizzazione-delle-vittime2
CULTURA DELLO STUPRO, MOLESTIE DA STRADA E L’INDUSTRIA DELLA VIOLENZA SESSUALE https://www.wordnews.it/cultura-dello-stupro-molestie-da-strada-e-lindustria-della-violenza-sessuale
È quel che Tate e ogni incel, di cui l’ex pugile è uno degli idoli mondiali, perpetrano quotidianamente. La pretesa che le donne, qualsiasi donna, non sono persone ed esseri umani ma solo e soltanto alla mercé e a disposizione dei turpi porci comodi fallocratici. Lo stupro viene così legittimato e l’autodeterminazione, il rispetto, le donne perseguite. Il passo successivo diventa così legittimare ogni perversione, ogni violenza, stuprante e anche pedofila, e quindi lo stupro a pagamento – anche godendo delle sofferenze, dei dolori, delle lacrime, della devastazione della donna, fosse anche una bambina, costretta allo sfruttamento sessuale – più che legittimato, favorito e diffuso. Quanto lo rivendichino e il loro livello lo dimostrano da soli, questo - come documentato da Sex Industry is violence nei giorni scorsi - è un commento su un forum di papponi incel.
Tutto questo siamo tornati, dall’avanzare in Abruzzo delle mafie nigeriane all’ideologia incel, a documentarlo e denunciarlo in queste ultime settimane. E, come abbiamo già riportato, sono arrivati insulti e minacce. In un forum di incel le reazioni contro il sottoscritto sono la loro perfetta descrizione. Tutti gli insulti giravano intorno a due capisaldi: se un biologicamente maschio si interesse di diritti delle donne e di violenze contro le donne lo farebbe solo per un motivo, se non ti schieri con loro e diventi la pretesa allo stupro e al dominio patriarcale favorisci il dominio delle donne, o sei con loro oppressore o non vali nulla.
Qualcuno è arrivato a scrivere di essere favorevole alla violenza e che quindi "se potessi avere questo davanti lo scasserei di botte" con riferimento al sottoscritto. Questo l’articolo nel mirino che, quindi, doverosamente riproponiamo:
Incel, papponi stupratori che si vantano di ogni violenza anche pedofila
https://www.wordnews.it/incel-papponi-stupratori-che-si-vantano-di-ogni-violenza-anche-pedofila
Di fronte a piccoli e grandi Tate, a Mocanu di ogni tipo, a tutto questo e molto altro la nostra unica risposta è ovviamente continuare. Siamo nati per contrastare mafie e oppressioni, sistemi di potere criminali e violenti. E se quasi nessuno ha voluto accendere riflettori su quel che c’è dietro il secondo arresto di Andrew Tate in pochi mesi, sulle mafie della tratta che sfruttano l’emergenza umanitaria, sull’ideologia della pretesa dello stupro e del dominio e di mafie e crimini (anche pedofili) che alimentano, noi continueremo a farlo.
Incel, papponi stupratori che si vantano di ogni violenza anche pedofila
https://www.wordnews.it/incel-papponi-stupratori-che-si-vantano-di-ogni-violenza-anche-pedofila
Uomini d’affari sfruttano la tratta mafiosa dello stupro a pagamento di donne fuggite dalla guerra in Ucraina
Ucraina, cinquanta boss criminali hanno cercato di entrare in Europa
https://www.wordnews.it/ucraina-cinquanta-boss-criminali-hanno-cercato-di-entrare-in-europa
La schiavitù sessuale alimenta le mafie e opprime le donne
https://www.wordnews.it/la-schiavitu-sessuale-alimenta-le-mafie-e-opprime-le-donne
Schiavitù sessuale, abominio mafioso del XXI secolo
https://www.wordnews.it/schiavitu-sessuale-abominio-mafioso-del-xxi-secolo
Bambine e adolescenti ucraine vendute come schiave sessuali sul dark web https://www.wordnews.it/bambine-e-adolescenti-ucraine-vendute-come-schiave-sessuali-sul-dark-web
- Schiavitù sessuale, abominio mafioso del XXI secolo
https://www.wordnews.it/schiavitu-sessuale-abominio-mafioso-del-xxi-secolo
- Quante donne e bambine ucraine diventeranno schiave dello stupro a pagamento in Italia?
- Ucraina, le mafie dello stupro a pagamento stanno già sfruttando l’emergenza umanitaria
- Conferme e riscontri: le mafie dello stupro a pagamento stanno sfruttando l’emergenza umanitaria
- Ucraina, ulteriori denunce delle mafie della tratta
https://www.wordnews.it/ucraina-ulteriori-denunce-delle-mafie-della-tratta
- Clienti? Mercato? Lavoro? No, stupro online
https://www.wordnews.it/clienti-mercato-lavoro-no-stupro-online
- Ucraina, denuncia dell'Unicef: bambini a rischio tratta
https://www.wordnews.it/ucraina-denuncia-dellunicef-bambini-a-rischio-tratta
- Sfruttamento dell'emergenza umanitaria dalle mafie dello stupro a pagamento, petizione e volantino in Germania
- Stupratori mafiosi «felici di avere giovani donne ucraine fresche che attraversano il confine tedesco»
- Amalia De Simone: anche gli italiani si sono attivati per sfruttare l’emergenza umanitaria
-Tratta sessuale dall’Ucraina, primo arresto in Spagna. Allerta sulle reti pedofile transnazionali
Emergenza umanitaria Ucraina, gli stupratori (anche pedofili) a pagamento e online sempre più scatenati