La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/4

Il massacro di Attilio Manca: un omicidio di Stato-mafia. 4^ PARTE/Continuiamo a pubblicare integralmente la nuova relazione sull'urologo siciliano ucciso da pezzi dello Stato, in collaborazione con Cosa nostra. TRA POCHE ORE LA SECONDA PARTE DELL'INTERVISTA ALL'ON. STEFANIA ASCARI (già componente Commissione Antimafia e proponente dell'ultima Relazione sulla morte di Attilio Manca).

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/4

«Mio figlio non voleva diventare il medico della mafia. Si è rifiutato ed è stato ammazzato.»

Angela Manca, WordNews.it, 2022 (Per approfondimenti CLICCA sul link a sinistra)

 

Hanno ammazzato una persona perbene perchè aveva riconosciuto il boss latitante di Cosa nostra. Lo hanno fatto nella totale impunità, grazie alle coperture istituzionali. Le stesse coperture che hanno utilizzato per versare fiumi di sangue. Da Portella della Ginestra (1947) in poi.

- Il massacro di Attilio Manca: un omicidio di Stato-mafia (Per approfondimenti CLICCA sul link a sinistra)

 

LA MORTE VIOLENTA DI ATTILIO MANCA. La famiglia Manca, come tante altre famiglie italiane, merita uno spazio fisso sugli organi di informazione. Su queste vicende vergognose bisognerebbe aprire una "finestra" fino alla definitiva risoluzione del caso. Noi, insieme a pochi altri, ci siamo. E facciamo nostra la convinzione del poeta Pasolini. Continueremo a battere sempre sullo stesso chiodo. E, sicuramente, non ci fermeranno per stanchezza.

WordNews.it, 2022 (Per approfondimenti CLICCA sul link a sinistra)

 

2.2.2 Le dichiarazioni di un nuovo collaboratore di giustizia
L'assoluzione di Monica Mileti non costituisce né l’unico, né il più rilevante, elemento di novità concernente il «caso» della morte di Attilio Manca. Accanto ad esso, difatti, si rileva la presenza di ulteriori dati quali le dichiarazioni del collaboratore di giustizia, Biagio Grasso, le cui rivelazioni si affiancano a quelle rese da altri collaboratori, e l’accertamento svolto da un tossicologo di esperienza, il dott. Salvatore Giancane.

Queste emergenze sono state ritenute da questa Commissione di così pregnante rilievo da sostenere la apertura di una nuova inchiesta che, prendendo le mosse proprio dai suindicati elementi di novità, ha provveduto ad un approfondimento degli stessi e al riesame dei dati raccolti nel corso dell’attività investigativa svolta nell’ambito dei diversi procedimenti che si sono sviluppati in relazione alla morte di Attilio Manca.

2.2.3 La dichiarazione dell’avvocato Cesare Placanica
Il 6 gennaio 2021 l’Agenzia stampa «AGI» pubblicava un articolo a firma del giornalista Paolo Borrometi, che riportava le parole dell’avvocato Cesare Placanica, difensore dell’unica imputata nel processo per la morte di Attilio Manca, chiamata a rispondere, secondo l’accusa, della cessione dell’eroina utilizzata dal Manca per suicidarsi. L’avvocato rivelava di aver ricevuto dai magistrati viterbesi il «suggerimento» di convincere la propria assistita a confessare la cessione dello stupefacente: «La procura di Viterbomi aveva detto “ma falla confessare perché noi lo qualifichiamo quintocomma ed il quinto comma si prescrive a breve”.

Sennonché io l’ho spiegato alla mia assistita e lei mi ha detto “ma io posso confessare unacosa che non ho fatto?”. ...Le dico: “in teoria la può confessare, perchéottiene un’utilità”.

Ma si può portare una a confessare una cosa che non ha fatto? Questa (la Mileti, ndr) ha pagato di non avere detto una fesseria che metteva una pietra tombale sopra a questa storia, perché nell’attimo in cui lei confessava, la storia finiva. Ora io... questo lo posso dire, ma non posso rivelare discorsi più approfonditi che si fanno fra le parti».

Dalla Procura della Repubblica di Viterbo non risultano essere arrivate smentite ufficiali.

 

L'INTERVISTA ALL'ON. STEFANIA ASCARI 

Omicidio Manca: «In questa storia ci sono anche gli apparati deviati dello Stato»

TRA POCHE ORE LA SECONDA PARTE DELL'INTERVISTA ALL'ON. STEFANIA ASCARI

 

LE PRECEDENTI PUNTATE:

- La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/1

- La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/2

- La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/3

 

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ANTEPRIMA/1. Le parole della signora Manca (madre di Attilio): «Mio figlio non voleva diventare il medico della mafia. Si è rifiutato ed è stato ammazzato.»

ANTEPRIMA/2. Le parole della signora Manca (madre di Attilio): «Mio figlio non voleva diventare il medico della mafia. Si è rifiutato ed è stato ammazzato.»

 

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TERZA PARTE. Borsellino «L'Agenda Rossa è stata nascosta. E' diventata arma di ricatto» 

 

L'INTERVISTA al colonnello dei carabinieri Michele RICCIO

Prima parte: «Dietro alle bombe e alle stragi ci sono sempre gli stessi ambienti»

Seconda parte: Riccio: «Mi ero già attrezzato per prendere Bernardo Provenzano»

Terza parte: «Non hanno voluto arrestare Provenzano»

Quarta parte: Riccio: «L’ordine per ammazzare Ilardo è partito dallo Stato»