SANITA' PUBBLICA: un’odissea il ritiro dei referti medici

ABRUZZO. All’ospedale di Lanciano manca un addetto, assente per gravi motivi personali, e per un paziente diventa difficilissimo riuscire ad avere anche solo notizie di un esame radiologico. La disponibilità e la professionalità del personale sanitario e la cronica carenza di personale di una sanità in sofferenza. Denuncia della deputata Daniela Torto: sanità allo sbando, in ginocchio la medicina territoriale.

SANITA' PUBBLICA: un’odissea il ritiro dei referti medici

Prevenzione. Quante volte sentiamo questa parola? Quante campagne informative e di sensibilizzazione vengono lanciate a livello nazionale e locale dalle istituzioni? In quante trasmissioni si invitano i cittadini a curare la propria salute e sottoporsi ad esami diagnostici? Tantissime, sterminato è l’elenco. Il cittadino deve essere responsabile, deve essere attivo, deve fare... deve, deve, deve.

E se non fa diventa una colpa o quasi, responsabilità sua. Il cittadino è caricato, ma chi carica il caricante? Esiste, o meglio dovrebbe esistere, una sanità pubblica. Se il cittadino deve rivolgersi a qualcuno quel qualcuno dovrebbe essere pronto e disponibile ad accogliere.

La sanità pubblica, eredità di personaggi illustri e nobili come Tina Alsemi, è un diritto fondamentale di ogni cittadino, riconosciuto e tutelato dalla Costituzione italiana – quella Costituzione celebrata come la più bella del mondo ovunque, da chiunque, persino sul palco del festival di Sanremo, e poi nella realtà reale sappiamo fin troppo bene cosa invece accade – e da leggi. Quelle leggi che dovrebbe tutelare i più deboli, i più fragili, i meno garantiti. Questa la teoria, la pratica la conosce ogni cittadino. E tante volte l’abbiamo raccontata. Anche riferendosi all’Abruzzo.

- La nostra Costituzione Antifascista

- Sanità, il coronavirus è dilagato nella macelleria dei tagli

https://www.wordnews.it/sanita-il-coronavirus-e-dilagato-nella-macelleria-dei-tagli

- Coronavirus in Abruzzo, sanità allo stremo e denunce di scarsa sicurezza degli operatori

https://www.wordnews.it/coronavirus-in-abruzzo-sanita-allo-stremo-e-denunce-di-scarsa-sicurezza-degli-operatori

- COVID-19: perché non sono state riaperte le strutture chiuse?

https://www.wordnews.it/covid-19-perche-non-sono-state-riaperte-le-strutture-chiuse

- Ospedale di Vasto, declino funzionale da undici anni

https://www.wordnews.it/ospedale-di-vasto-declino-funzionale-da-undici-anni

https://www.wordnews.it/si-stanno-vanificando-trentanni-di-impegno

- Abruzzo: palcoscenico per scontri di palazzo, tra pandemia ed emergenze continue

https://www.wordnews.it/abruzzo-palcoscenico-per-scontri-di-palazzo-tra-pandemia-ed-emergenze-continue

- Abruzzo. Prima della salute l’emergenza è la sanità

https://www.wordnews.it/abruzzo-prima-della-salute-lemergenza-vera-e-la-sanita

- Partono le campagne vaccinali e il sito web della Regione va sempre giù

https://www.wordnews.it/partono-le-campagne-vaccinali-e-il-sito-web-della-regione-va-sempre-giu

- Emergenza sanitaria da sprofondo rosso ma Abruzzo quasi da «zona gialla»?

https://www.wordnews.it/emergenza-sanitaria-da-sprofondo-rosso-ma-abruzzo-quasi-da-zona-gialla-pubblicare-dopo-il-19-aggiungere-crisanti-su-tamponi-a-piazzapulita-aggiornare-allocorrenza-e-aggiungere-link-a-precedenti-articoli-in-fondo

- Un’altra giostra di ipocrisia

https://www.wordnews.it/unaltra-giostra-di-ipocrisia

- Ad ogni partenza di una campagna vaccinale il sito web della Regione diventa irraggiungibile

https://www.wordnews.it/ad-ogni-partenza-di-una-campagna-vaccinale-il-sito-web-della-regione-diventa-irraggiungibile

- Il pandemonio nella sanità, perché doveroso sarebbe ricordare tutto

https://www.wordnews.it/il-pandemonio-nella-sanita-perche-doveroso-sarebbe-ricordare-tutto1

https://www.wordnews.it/il-pandemonio-nella-sanita-perche-doveroso-sarebbe-ricordare-tutto2

https://www.wordnews.it/il-pandemonio-nella-sanita-perche-doveroso-sarebbe-ricordare-tutto3

Questi sono solo alcuni dei tanti fatti, di quel che vivono (e subiscono) i cittadini abruzzesi, del livello lì dove i loro diritti dovrebbero essere tutelati. Ancor di più quando sono malati, fragili, più deboli.

Questa è la sanità abruzzese anni dopo la fine del commissariamento e a quindici anni da sanitopoli. Nella regione in cui da decenni si continuano a sbandierare annunci di prime pietre di nuovi ospedali (Vasto, 1986) mentre abbiamo avuto scandali, polveroni, project financing tra Chieti e Pescara e chi più ne ha più ne metta.

Attraversando prima, seconda, terza repubblica e tutti i centridestri e mancini che si sono intervallati allo sgoverno della regione.

Cambiano i colori, cambiano le casacche, cambiano (ma non troppo) i volti dei padroni del vapore(tto) ma siamo ancora qui. Il mai da compiangere zio Remo anche con la costruzione degli ospedali dominò per decenni, sugli ospedali e la sanità tutti si son fatti campagne elettorali - sul già citato nuovo ospedale di Vasto raccogliendo tutti gli annunci e le promesse si potrebbe riempire un libro e con le prime pietre colmare il Mediterraneo  - sanitopoli è nella storia e sono cronache di questi anni nipoti e pronipoti. In tutto questo paga Pantalone, pagano i cittadini, scontano le pene (altrui) i più deboli.

Cosa vive una persona, anche ormai avanti con gli anni e molteplici patologie, se si ritrova ad avere ulteriori delicati problemi di salute in provincia di Chieti? Problemi che possono interessare vari organi, tra i più delicati sicuramente stomaco ed intestino. Per i quali, oltre a rivolgersi ad esperti, possono essere necessari esami specialistici. Tra cui la Colon TAC.

Tra le difficoltà di una medicina territoriale, già messa a dura prova dal Covid, e l’annuale problema delle lunghe liste d’attesa arriva il giorno dell’esame. Referto previsto entro dieci giorni. La paziente attende e, passato il periodo previsto, prova a contattare il reparto – Ospedale di Lanciano – in cui si è svolto l’esame. Invano. Alla fine un familiare si reca direttamente, visto il non riuscito contatto telefonico, e arrivano le spiazzanti scoperte. L’addetta è assente, per gravi motivi personali, e in alcune ore della mattina lo sportello viene aperto da persona proveniente dal CUP. Si è arrivati all’Ospedale di Lanciano seguendo gli orari indicati sul foglio per il ritiro del referto. Che non corrispondono a quelli attuali perché lo sportello chiude con due ore di anticipo. E fuori orario non sarebbe possibile accedere al sistema informatico dedicato. Viaggio a vuoto quindi dopo decine di chilometri in auto.

Cosa fare a questo punto? Ci si rivolge all’Ufficio Relazioni con il Pubblico e solo dopo un lungo giro si riesce a parlare con una dottoressa e si viene a capo di qualcosa. Ma per avere l’intero referto saranno necessari almeno, sperando nella fine del periodo critico, almeno altri dieci giorni. La totale disponibilità, professionalità e profonda umanità di infermieri, impiegate e dottoresse sono importanti virtù. Che meritano rispetto e gratitudine. Ma, purtroppo, le difficoltà della mancanza di personale e le criticità attuali possono essere risolutive – nonostante il loro impegno – fino ad un certo punto. Uno stato critico che mette in difficoltà anche il personale sanitario stesso e che è nato diversi giorni fa. Cosa potrebbe accadere ad una persona anziana, sola, non automunita e senza familiari che possano impiegare anche più di mezza giornata per recarsi personalmente in ospedale? Se il referto fosse necessario per una persona con patologie gravi? 

Sanità allo sbando e depotenziamento della medicina territoriale. È la denuncia, con particolare attenzione ad un altro ospedale (Chieti) e al presidio di Guardiagrele della deputata del Movimento 5 Stelle Daniela Torto.

La parlamentare abruzzese ha annunciato un’interrogazione parlamentare su quanto sta accadendo. Questo il comunicato in cui denuncia la situazione e le responsabilità dell’attuale sgovernatorato.  

ABRUZZO, TORTO (M5S): SANITA' ALLO SBANDO, CENTRODESTRA INERME

Il centrodestra che governa la Regione Abruzzo ha messo in ginocchio la nostra medicina territoriale. In particolare, il territorio di Chieti risulta fortemente penalizzato: sono ormai tre anni che il distretto sanitario di Chieti Scalo è chiuso, passo dopo passo importanti servizi ospedalieri sono stati spostati altrove, mentre venivano depotenziati i presidi sanitari teatini. Una strategia precisa, che risponde a interessi politici che nulla hanno a che vedere con il bene e la salute dei cittadini. I cittadini hanno bisogno di medici, di una risposta immediata nell'emergenza e di strumenti per poter fare esami medici vicino casa e in tempi brevi, mentre il centrodestra regionale – con il supporto decisivo del governo centrale – sta distruggendo i presidi sanitari delle aree interne, costringendo le persone  a viaggi che superano anche 100 km per ottenere delle semplici prestazioni sanitarie. Tutto ciò è intollerabile. Un'inspiegabile disparità di trattamento da parte di un centrodestra più interessato ad aiutare i propri amici che a lavorare per il bene del territorio”. Così Daniela Torto, deputata abruzzese e capogruppo M5S in commissione Bilancio alla Camera.

“Se il governatore Marsilio e Giorgia Meloni vogliono affossare la sanità teatina a favore di altre realtà, lo dicano chiaramente. Così non si fa altro che penalizzare i cittadini che hanno diritto a un’assistenza sanitaria all’altezza delle aspettative sia in termini qualitativi che di tempi.

L’indebolimento dell’ospedale clinicizzato di Chieti è aggravato dalla chiusura o dal depotenziamento di strutture sanitarie delle aree interne, come ad esempio Guardiagrele. Voglio ricordare che Guardiagrele è un punto di riferimento dell’area interna chietina e che sarebbe stato auspicabile, in fase di presentazione della rete ospedaliera, destinare a Guardiagrele un ospedale di area disagiata per una popolazione che supera i 40 mila abitanti.

Per questo ho deciso di presentare un'interrogazione parlamentare in merito alla situazione dell’ospedale di Guardiagrele. Il governo Meloni si impegnerà per dare ai cittadini e al territorio quelle infrastrutture e quei servizi che meritano e attendono da anni? Oppure continuerà a promettere miracoli, salvo poi continuare ad abbattere, uno ad uno, ogni presidio sanitario del territorio? Noi del Movimento 5 Stelle continueremo a batterci al fianco dei cittadini, degli operatori sanitari e di tutti coloro che sono in prima linea per chiedere che il nostro territorio non venga completamente abbandonato”, conclude Torto.

WORDNEWS.IT © Riproduzione vietata

 

 

SANITA' PUBBLICA... COSA ACCADE IN MOLISE?

- Sanità: la difesa a parole e la continua catastrofe

Al lupo, al lupo... la Sanità pubblica distrutta dalla malapolitica

 

Sanità Molise, Pastore: «Molti non potranno più curarsi»

Sanità, in Molise avanza il degrado

Sanità in Molise: «Con la scusa del debito hanno distrutto l'intero sistema»

Sanità molisana: storia di un disastro (annunciato)

Sanità molisana: il disastro annunciato

 

Sanità in Molise, parla Pastore: «Il futuro è segnato»

https://www.wordnews.it/sanita-in-molise-parla-pastore-il-futuro-e-segnato

 

Sanità Molise, parla Pastore: «Il clientelismo porterà alla morte della Regione»

https://www.wordnews.it/sanita-molise-parla-pastore

 

Parla Italo Testa: «In Molise esiste una cultura mafiosa»

https://www.wordnews.it/parla-italo-testa-toma-e-politicamente-incapace

 

Coronavirus: «È una carneficina»

https://www.wordnews.it/coronavirus-e-una-carneficina

 

In Molise aumentano i casi Covid: «Siamo nel caos più assoluto»

https://www.wordnews.it/in-molise-aumentano-i-casi-covid-siamo-nel-caos-piu-assoluto