Pedomamme, manuali per la «normalizzazione», abusi di ogni tipo anche contro neonati

SECONDA PARTE. Ripercorriamo alcune delle denunce di don Fortunato Di Noto e di Meter degli ultimi anni. Un orrore disumano di fronte cui non si può e non si deve tacere.

Pedomamme, manuali per la «normalizzazione», abusi di ogni tipo anche contro neonati
immagine della petizione contro le piattaforme pornografiche citata nell'articolo

«CPZoo. (Child Porn Animal). 38 bambini (in foto e video) che sono stati fatti abusare da cani. Adulti che hanno utilizzato i cani addestrandoli e utilizzandoli per abusare sessualmente dei bambini. Poco importa se cancelleranno il contenuto pedopornografico. Importa individuare i bambini, gli autori di questo scempio, chi detiene il materiale, chi divulga. Noi denunciamo, ma altri devono agire».

«Ci sono neonati che vengono appesi, con la testolina dentro il water mentre li abusano sessualmente. Bambini piccolissimi di 15-20 giorni. E che fine fanno dopo essere stati abusati? Viene il sospetto che vengano uccisi o muoiano – sottolinea don Fortunato – il grido di centocinquanta milioni di bambini straziati dovrebbe spaccare la Terra. Invece fa poco rumore, la pedofilia, quasi nulla rispetto alla devastazione che lascia dietro di sé: un olocausto bianco che non risparmia nemmeno più i neonati nei loro primi giorni di vita. La piaga, dalla parte degli abusanti, non esclude nessuno: professionisti, medici, avvocati, professori … Anche insospettabili padri di famiglia, i cui figli hanno la stessa età dei bambini che loro comprano nei bordelli della Cambogia o di Cuba, usano e poi lasciano lì per il vizio di altri ricchi clienti: avanti il prossimo. Fa troppo poco rumore, la pedofilia».  

«Inquieta sempre di più il fatto che la pedopornografia diventa ancora più struttura organizzata per il traffico, non di semplici foto o video, ma di rappresentazione reale di abusi su minori  non dobbiamo mai dimenticare che chi è rappresentato e trafficato sono bambini, già abusati, sopravvissuti all’abuso e forse speriamo di no, cancellati nella loro infanzia. L’abuso sessuale e la pedopornografia sui minori è un vero e proprio omicidio psicologico».

È stato pubblicato un «portale web madre che giustifica l’attrazione degli adulti nei confronti dei bambini», «la pedofilia è una scelta, un destino, un orientamento» secondo pedofili che si definiscono «virtuosi».

In un «quaderno di istruzioni e di informazioni rivolto ai genitori e agli insegnanti – denuncia Di Noto – la pedofilia viene definita banalmente un «orientamento sessuale» e non c’è nessuna traccia di criminalizzazione.

Meter nelle scorse settimane ha denunciato l’esistenza di un manuale con «istruzioni per “praticare e godersi” il sesso con bambini». «Lo scopo di questa guida – si legge in apertura della prima pagina - è insegnare agli adulti come fare sesso con i bambini in modo sicuro e innocuo senza ferire il bambino, utilizzando la psicologia e la pedagogia infantile avanzate e profondamente studiate». 170 pagine redatte in lingua spagnola (ma gli autori, ignoti, invitano a tradurlo in altre lingue e diffonderlo), diffuse su una piattaforma web, dove sono in contatto pedofili di varie parti del mondo e sono attivi scambi di materiali pedopornografici.

Questo ripugnante manuale si basa «sull’idea che, in fondo, farebbe del bene ai bambini, che i bambini possono starci» la denuncia di don Fortunato e si descrivono nero su bianco quelle che definiscono «tecniche non invasive», delineando come fare «per evitare traumi ai bambini, dato che il sesso piace e non è affatto traumatico» e che si appoggia la «la causa della normalizzazione della pedofilia perché si tratterebbe di un orientamento». «Insegnare agli adulti come fare sesso con i bambini in modo sicuro e innocuo senza ferire bambino, utilizzando la psicologia e la pedagogia infantile avanzate e profondamente studiate» si legge sempre sulla prima pagina.

«Tutti gli utenti nella chat e la chat stessa sono stati sospesi. Il "manuale" è una variante di una versione vista in precedenza (segnalata.   Questo è più recente (2017 rispetto al 2013) ed è più lungo (170 pagine contro 103 pagine)». Queste le dichiarazioni di un dirigente della Polizia Neozelandese per comunicare a don Fortunato l’immediata sospensione della chat pedofila, dei 161 pedocriminali che la frequentavano e la prosecuzione delle indagini per ottenere maggiori elementi per la individuazione dei soggetti coinvolti.

«Quando abbiamo denunciato, già nel 2013, (poi nel 2017 e nel 2021) la presenza di questo manuale per pedofili, ci hanno presi per visionari, perché parlare di pedofilia e della sua inquietante giustificazione è da ‘esagerati’ e confermiamo che la questione è molto più inquietante di quanto si possa immaginare – ha sottolineato il fondatore di Meter - la pedofilia è una piaga e riteniamo che nessuno possa dire il contrario o magari considerarla ‘minima e marginale’, ‘superficiale e non pericolosa e offensiva” solo al pensiero di giustificarla. La conferma della Polizia Neozelandese è un tassello importante in questa ‘lotta impari’. Noi continuiamo la lotta».

Non è tollerabile trovare in rete materiale con neonati stuprati e sentire ancora parlare di privacy degli utenti».

Il 14 dicembre scorso il New York Times ha pubblicato un’inchiesta dell’editorialista Nicholas Kristof, due volte vincitore del Premio Pulitzer, significativamente intitolata The Children of Pornhub, ovvero “I bambini di Pornhub”. L’inchiesta ha suscitato un’ampia protesta contro uno dei più noti portali pornografici al mondo. L’inchiesta di Kristof ha documentato come, senza nessun controllo dei gestori di Pornhub, sono stati condivisi milioni di video di violenze e abusi contro minori. «Chiunque può caricare foto e video pornografici estremamente violenti» e «poiché non esiste una vera moderazione, sulla piattaforma vengono caricati contenuti di ogni tipo, inclusi abusi, stupri e torture perpetrati anche ai danni di persone filmate di nascosto o che non hanno mai dato il proprio consenso alla pubblicazione delle immagini».

«L’aspetto più agghiacciante è che tra le vittime di queste violenze figurano anche ragazzine e ragazzini adolescenti, e perfino bambini – denuncia la petizione - Giovani e giovanissimi che si sono ritrovati ad avere la vita rovinata, anche perché è assurdamente difficile far rimuovere i video dalla piattaforma, visto che chiunque li può scaricare e ripubblicare impunemente. Tutto ciò è assolutamente intollerabile».

Sono «oltre 100mila video pornografici che hanno per protagonisti minorenni, vittime di violenze sessuali, manipolazioni e ricatti» riporta la lettera che è possibile firmare  «adolescenti, ma anche bambini abusati la cui vita è stata rovinata, al punto che c’è chi ha tentato il suicidio. E alcuni, purtroppo, ci sono riusciti». I gestori di Pornhub sostengono di aver ricevuto in tre anni 118 segnalazioni di immagini di abusi sessuali su minori, Facebook e Twitter solo in pochi mesi hanno rimosso  12,4 milioni di immagini e 264mila account riguardanti lo sfruttamento sessuale di bambini.

Un traffico enorme con milioni di bambini e bambine: dai neonati ai tredicenni, età preferita dai pedofili in tutto il mondo. 2652 video e foto che «corrisponderebbero a centinaia di donne ‘mamme’ che abusano dei loro figli» la denuncia di Meter resa nota lo scorso 26 novembre. Le pagine segnalate agli inquirenti erano «strutturate in diverse cartelle nominate: pedomam, familypedo, mamborn, ed altro», inquietante sottolinea l'associazione che « in diversi video alcune  ‘mamme’ erano identificabili (vivo visu) durante gli abusi sessuali sui bambini. Il fenomeno è criminale e molto più serio, richiede un intervento strutturato e consapevole che ci è sfuggito dalle mani, nonostante le indagini che portano alla individuazioni di alcuni soggetti e all’impegno per individuare le vittime, troppe e sempre di più piccole di età». Nei dodici giorni precedenti Meter «ha denunciato più di 100.000 video pedopornografici partendo da un rinomato social che divulgava, sparesi in tutto il mondo, una in quantificabile mole di video e foto, oltre che di iscritti tra i 1.300 utenti in uno e n. 850 in un altro e così via». (1° dicembre 2020)

Una delle praterie più frequentate è quella dei crimini contro le donne e l’infanzia, dello sfogo di ogni perversione sessuale. Sui social network più diffusi, su forum e siti web di varie tipologie, su piattaforme di messaggistica vengono diffusi migliaia, se non milioni, di foto e video a sfondo sessuale. Spesso di minori e/o completamente illeciti. Meno di un anno dopo la prima denuncia, Meter ha documentato e denunciato nuovamente l’esistenza di pedomamme. «90 links con indicibili e infernali abusi sui ... probabili loro figli (anche neonati)» ha riportato su facebook il fondatore don Fortunato Di Noto.

(15 settembre 2021)

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