Sanità molisana: «Perché non si può fare un'analisi sull'origine e sul perdurare del debito?»

L'OPINIONE. «Negli anni si sono chiusi ospedali, servizi, si è ridotto il personale all'osso eppure il debito è sempre presente. Non sarebbe giusto fare un'analisi sull'origine ed il perdurare del debito per poi vedere quali scelte fare per riuscire a risolvere questo problema?».

Sanità molisana: «Perché non si può fare un'analisi sull'origine e sul perdurare del debito?»

Un pronto soccorso deve avere alle sue spalle un insieme di reparti che esprimono competenze diverse. Senza una chirurgia generale, medicina, ortopedia, ginecologia, ecc., anche professionalità specifiche in campi come la neurologia, neurochirurgia o cardiochirurgia, possono avere difficoltà di gestione e non essere in grado di dare risposte al paziente.

Un paziente con patologia neurologica o neurochirurgica o cardiochirurgia che sia politraumatizzato con necessità contemporanea di più specialisti, non potrebbe trovare risposte nella nostra regione.

Ma anche pazienti con patologie particolari come l'insufficienza renale, con ricorso alla dialisi, dovrebbero essere continuamente trasportati da un ospedale ad un altro. I pronto soccorsi dovrebbero avere alle spalle più specialità per dare risposte al paziente e non costringere il paziente ad adattarsi a situazione logistiche non ottimali.

Forse aprire i pronto soccorsi nel privato è il primo passo per trasferire poi le altre specialità.

Negli anni si sono chiusi ospedali, servizi, si è ridotto il personale all'osso eppure il debito è sempre presente. Non sarebbe giusto fare un'analisi sull'origine ed il perdurare del debito per poi vedere quali scelte fare per riuscire a risolvere questo problema?

Perché nessuno parte da questo punto fondamentale?

Cosa c'è da nascondere perché non si può fare un'analisi sull'origine e sul perdurare del debito? E se questo dipendesse da un eccessivo accreditamento di privati in una regione che non ne aveva bisogno?

Se dipendesse da una gestione clientelare che non tende a dare risposte ai veri bisogni ma solo a soddisfare le clientele? Tra queste clientele potrebbero starci anche i privati accreditati?

Una legge elettorale che mette alti sbarramenti, forse, non permette di far eleggere persone che possano esprimere linee politiche diverse per cui molti elettori, non vanno a votare convinti che non possa cambiare niente. Del resto, sia a livello centrale che regionale, formazioni di sinistra, destra e centro, si sono piegate alla volontà di privatizzare il sistema sanitario senza che sia presente una vera opposizione.

Manca una dialettica politica, specie in campo sanitario. Tutto è dominato dal pensiero unico.

Lucio Pastore

 

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