La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/29

Il massacro di Attilio Manca: un omicidio di Stato-mafia. 29^ PARTE/Continuiamo a pubblicare integralmente la nuova relazione sull'urologo siciliano ucciso da pezzi dello Stato, in collaborazione con Cosa nostra.

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/29

«Mio figlio non voleva diventare il medico della mafia. Si è rifiutato ed è stato ammazzato.»

Angela Manca, WordNews.it, 2022 (Per approfondimenti CLICCA sul link a sinistra)

Hanno ammazzato una persona perbene perchè aveva riconosciuto il boss latitante di Cosa nostra. Lo hanno fatto nella totale impunità, grazie alle coperture istituzionali. Le stesse coperture che hanno utilizzato per versare fiumi di sangue. Da Portella della Ginestra (1947) in poi.

- Il massacro di Attilio Manca: un omicidio di Stato-mafia (Per approfondimenti CLICCA sul link a sinistra)

LA MORTE VIOLENTA DI ATTILIO MANCA. La famiglia Manca, come tante altre famiglie italiane, merita uno spazio fisso sugli organi di informazione. Su queste vicende vergognose bisognerebbe aprire una "finestra" fino alla definitiva risoluzione del caso. Noi, insieme a pochi altri, ci siamo. E facciamo nostra la convinzione del poeta Pasolini. Continueremo a battere sempre sullo stesso chiodo. E, sicuramente, non ci fermeranno per stanchezza.

WordNews.it, 2022 (Per approfondimenti CLICCA sul link a sinistra)

 

- IL MASSACRO MAFIA-STATO: Attilio Manca è stato ucciso per coprire una latitanza

 

8.2 L’intercettazione ambientale di Francesco Pastoia

L’intercettazione fondamento delle notizie giornalistiche di cui soprasi è detto risulta essere stata svolta nell'ambito dell’indagine cd. «Grande Mandamento».

Si tratta di un’intercettazione ambientale effettuata all’esterno della casa rurale adibita a capanno per il ricovero di attrezzature agricole, nella disponibilità di Ignazio Spera, sita in agro di Misilmeri (PA), contrada Mendola.

La conversazione in tali circostanze captata risulta essere intercorsa tra Francesco Pastoia e Nicola Mandalà, il 14 settembre 2004, «dalle ore 10:21:38 alle ore 11:51:39» e di seguito se ne riporta un estratto:

N (Nicola Mandalà) – però poi me lo dice .. però poi ..

C (Ciccio Pastoia) – ...incompr...

N – .. però poi .. però me lo dice poi davanti a te come l’altra volta.. dice: «Qua il problema di Bagheria .. incompr .. che qua–dice–..incompr.. viene uno e dice una cosa .. viene un altro .. lui stesso lo capisceche..

C – .. incompr..

N – .. cervelli che non sono buoni .. perché uno dice una cosa e.. peròpoi ..

C – sì, ci casca .. perché deve fare i discorsi a convenienza sua .. fraseincomprensibile.. io lo conosco bene! .. infatti io .. al numero 25 .. io ..ci parlo in una certa maniera .. tu mi vedi .. come ci parlo io ... incompr.. con rispetto .. capisci .. ci parlo in una certa maniera .. però, tu mi vedise io ci sono andato a dire che lui si vede pure .. con il dottore ..

N – con il dottore, esatto!

C – .. perché appena quello là .. una volta che lui .. appena lui sa questo .. perché siccome Lo Piccolo gli scrive ..

N – certo .. incompr ..

Dalla conversazione non emergono elementi che possano consentire di individuare l’identità del soggetto che i due mafiosi appellano come «il dottore», né tantomeno dati che consentano di identificarlo in Attilio Manca. Si può soltanto trarre l’informazione secondo cui due uomini fidatissimi del boss latitante avevano fatto riferimento a un «dottore» chegli aveva fatto visita.

A ciò va aggiunto il fatto, oggetto di notizie distampa, che il pentito Mario Cusimano, arrestato proprio nell’ambito dell’indagine «Grande Mandamento» (nell’ambito della quale erastata effettuata la registrazione di quella intercettazione) aveva riferito di un medico che avrebbe curato Provenzano.

 

L'INTERVISTA ALL'ON. STEFANIA ASCARI 

Omicidio Manca: «In questa storia ci sono anche gli apparati deviati dello Stato»

L'INTERVISTA AD ANTONIO INGROIA

- CASO MANCA. Ingroia: «L'Antimafia ha fotografato i fatti acclarati: un omicidio di mafia e di Stato»

 

 

LE PRECEDENTI PUNTATE:

- La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/1

- La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/2 

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LA SECONDA PARTE (Video) IL CASO MANCA. Un Paese immerso nelle Trattative

- IL CASO MANCA, la seconda parte

Borsellino sul caso Manca: «Gli stessi assassini di mio fratello Paolo»

IL CASO MANCA, la seconda parte

IL CASO MANCA - Una storia tra mafia e Stato corrotto.

 

LA PRIMA PARTE (Video) Attilio Manca è Stato ucciso

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TERZA PARTEBorsellino «L'Agenda Rossa è stata nascosta. E' diventata arma di ricatto» 

 

L'INTERVISTA al colonnello dei carabinieri Michele RICCIO

Prima parte: «Dietro alle bombe e alle stragi ci sono sempre gli stessi ambienti»

Seconda parte: Riccio: «Mi ero già attrezzato per prendere Bernardo Provenzano»

Terza parte: «Non hanno voluto arrestare Provenzano»

Quarta parte: Riccio: «L’ordine per ammazzare Ilardo è partito dallo Stato»