La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/34

Il massacro di Attilio Manca: un omicidio di Stato-mafia. 34^ PARTE/Continuiamo a pubblicare integralmente la nuova relazione sull'urologo siciliano ucciso da pezzi dello Stato, in collaborazione con Cosa nostra.

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/34

«Mio figlio non voleva diventare il medico della mafia. Si è rifiutato ed è stato ammazzato.»

Angela Manca, WordNews.it, 2022 (Per approfondimenti CLICCA sul link a sinistra)

Hanno ammazzato una persona perbene perchè aveva riconosciuto il boss latitante di Cosa nostra. Lo hanno fatto nella totale impunità, grazie alle coperture istituzionali. Le stesse coperture che hanno utilizzato per versare fiumi di sangue. Da Portella della Ginestra (1947) in poi.

- Il massacro di Attilio Manca: un omicidio di Stato-mafia (Per approfondimenti CLICCA sul link a sinistra)

LA MORTE VIOLENTA DI ATTILIO MANCA. La famiglia Manca, come tante altre famiglie italiane, merita uno spazio fisso sugli organi di informazione. Su queste vicende vergognose bisognerebbe aprire una "finestra" fino alla definitiva risoluzione del caso. Noi, insieme a pochi altri, ci siamo. E facciamo nostra la convinzione del poeta Pasolini. Continueremo a battere sempre sullo stesso chiodo. E, sicuramente, non ci fermeranno per stanchezza.

WordNews.it, 2022 (Per approfondimenti CLICCA sul link a sinistra)

 

- IL MASSACRO MAFIA-STATO: Attilio Manca è stato ucciso per coprire una latitanza

 

9.4 Nunziato Siracusa

Nunziato Siracusa è un collaboratore di giustizia, ex mafioso e killer della famiglia di Barcellona Pozzo di Gotto, referente del boss Giuseppe Gullotti per il territorio di Terme Vigliatore.

Il suo portato dichiarativo è stato definito da ultimo, dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria che ha condannato (come si vedrà più avanti) Rosario Cattafi per il reato di cui all’art. 416 bis c.p., «assolutamente attendibile e veritiero».

L’8 giugno 2015 Nunziato Siracusa veniva interrogato dalla procura della Repubblica di Roma. In quell’occasione egli dichiarava di non aver mai conosciuto Attilio Manca, ma di averne sentito parlare intorno al 2007nel carcere di Messina da Angelo Porcino, che con lui si trovava detenuto. A quest’ultimo era stato recapitato un atto processuale proveniente dagli uffici giudiziari di Viterbo riguardante la sua posizione nell’ambito dell’indagine sulla morte di Attilio Manca.

Porcino gli aveva confidato di essersi recato con un suo parente per una visita urologica da Attilio Manca e collegava a tale accadimento il suo coinvolgimento in quell’indagine a Viterbo, aggiungendo di non sapere nulla della vicenda.

«SIRACUSA Nunziato: praticamente io la prima volta che ho sentito parlare di questo signore, che é un urologo, mi sembra, un dottore, era un dottore, ho sentito parlare nel carcere di Messina perché c’era con me nella stanza, avevano arrestato Angelo PORCINO «Formaggino» che è di Barcellona Pozzo di Gotto, è un associato...(...)

SIRACUSA Nunziato: Angelo Porcino, è una persona, un associato nostro perché è una persona molto vicina a gruppi e molto vicina a Pippo Gullotti era molto vicina...

P.M. : quindi di che periodo parliamo?

SIRACUSA Nunziato: guardi... parliamo di quando l’hanno arrestato.

P.M.: no, questo che lei ci sta raccontando.

SIRACUSA Nunziato: l’episodio di quando l’hanno arrestato perché l’hanno portato a Messina per un’estorsione, per una tentata estorsione e mi ricordo... non voglio errare, ma penso 2007... una cosa del genere...

P.M.: quindi intorno al 2007.

SIRACUSA Nunziato: sì, estorsione era... un’estorsione lì a Barcel­lona.

P.M.: comunque era sicuramente dopo il 2007, lei è stato arrestato nel 2006.

SIRACUSA Nunziato: sì, nel 2007.

P.M.: e che cosa...

SIRACUSA Nunziato: era arrivato nella cella, arriva nella cella mi ricordo... siamo arrivati a questo omicidio per questo particolare che lui gli è arrivata una carta da Viterbo per... o per chiusura indagine o per indagini preliminari... ci dissi... come la matricola lo chiama, ci dissi: «mache è 'sta carta», dice: «una carta che...» o lo dovevano spostare e lo dovevano portare a Viterbo per fare le indagini preliminari, una cosa del genere, dice: «no, ho fatto il rifiuto, non ci vado a nessun posto». Ci dissi io: «ma 'sto fatto»... Dice: «io che ne saccio, sono andato una volta per fare una visita, una visita urologa con un parente suo, un parente di questo Angelo Porcelli e sono andato a far...» in quell’occasione poi in secondo tempo lo hanno indagato perché evidentemente hanno visto nelle carte che era l’ultimo che...

P.M.: probabilmente lo volevano sentire.

SIRACUSA Nunziato: aveva il processo, no lo volevano sentire.

P.M.: ma per quale reato?

SIRACUSA Nunziato: per l’omicidio di Manca... aveva il processo, gliè arrivato l’avviso di garanzia e in secondo tempo lo dovevano rinviare agiudizio o chiudere l’indagine...

P.M.: ma da Viterbo?

SIRACUSA Nunziato: da Viterbo sì, da Viterbo.

P.M.: e lui cosa le ha detto? Che era stato una sola volta...

SIRACUSA Nunziato: che lui era andato per farsi una visita urologicae quindi diceva: «non so niente».

P.M.: con un suo parente.

SIRACUSA Nunziato: sì.

P.M.: quindi privatamente sostanzialmente...

SIRACUSA Nunziato: «il mio danno è stato perché sono andato unavolta per farmi questa visita e sono arrivati–dice–a me».

P.M.: e invece lui per il fatto...

SIRACUSA Nunziato: dell’omicidio?

P.M.: ...di Manca non sapeva niente? O le ha detto qualche altracosa?(...)

SIRACUSA Nunziato: no, vi ho detto... io gli ho detto: «ma questoomicidio che ne sai?» Dice: «io l’unica colpa che ho avuto è che sonoandato a farmi questa visita urologica».

Ritiene la Commissione che il contributo dichiarativo reso da Nunziato Siracusa sia tale da fornire un importante elemento di riscontro alledichiarazioni dei genitori del medico. Costoro avevano riferito già nel 2004 che, pochi giorni prima di morire, il figlio li aveva chiamati per chiedere loro notizie su «tale Angelo Porcino», che di lì a poco lo avrebbe raggiunto a Viterbo per una visita, come preannunciatogli dal cugino Ugo Manca.

Invero, tale circostanza appare rilevante non solo in quanto Porcino eraallora ed è tuttora un mafioso di spicco del clan barcellonese, ma anche inragione dei rapporti che questi intratteneva con Ugo Manca.

 

L'INTERVISTA ALL'ON. STEFANIA ASCARI 

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LE PRECEDENTI PUNTATE:

- La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/1

- La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/2 

- La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/3

- La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/4

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/5

- La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/6

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- La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/9

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