La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/43

Il massacro di Attilio Manca: un omicidio di Stato-mafia. 43^ PARTE/Continuiamo a pubblicare integralmente la nuova relazione sull'urologo siciliano ucciso da pezzi dello Stato, in collaborazione con Cosa nostra.

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/43

«Mio figlio non voleva diventare il medico della mafia. Si è rifiutato ed è stato ammazzato.»

Angela Manca, WordNews.it, 2022 (Per approfondimenti CLICCA sul link a sinistra)

Hanno ammazzato una persona perbene perchè aveva riconosciuto il boss latitante di Cosa nostra. Lo hanno fatto nella totale impunità, grazie alle coperture istituzionali. Le stesse coperture che hanno utilizzato per versare fiumi di sangue. Da Portella della Ginestra (1947) in poi.

- Il massacro di Attilio Manca: un omicidio di Stato-mafia (Per approfondimenti CLICCA sul link a sinistra)

LA MORTE VIOLENTA DI ATTILIO MANCA. La famiglia Manca, come tante altre famiglie italiane, merita uno spazio fisso sugli organi di informazione. Su queste vicende vergognose bisognerebbe aprire una "finestra" fino alla definitiva risoluzione del caso. Noi, insieme a pochi altri, ci siamo. E facciamo nostra la convinzione del poeta Pasolini. Continueremo a battere sempre sullo stesso chiodo. E, sicuramente, non ci fermeranno per stanchezza.

WordNews.it, 2022 (Per approfondimenti CLICCA sul link a sinistra)

 

- IL MASSACRO MAFIA-STATO: Attilio Manca è stato ucciso per coprire una latitanza

Salvatore Fugazzotto
Salvatore Fugazzotto, nato a Milazzo (ME) nel 1969, è un vecchio compagno di scuola e amico di Attilio Manca («Ho conosciuto Attilio Manca dopo essermi iscritto alla scuola media “Giovanni Verga” di Barcellona P.G.. Con Attilio abbiamo iniziato a frequentarci sin da subito, insieme ad altri ragazzi della scuola media. Tra questi ricordo certamente Lelio Coppolino, Sergio Russo, adesso avvocato, Nello Cassata, anch’egli Avvocato...»).

Iscritto alla facoltà di ingegneria di un’università di Roma, motivo per cui si trasferì per un periodo nella capitale, non terminava gli studi, facendo ritorno nella città natale. Fugazzotto è un grande amico di Ugo Manca, come testimoniato anche dai tabulati telefonici, sui quali il numero dei loro contatti, tra il 28.07.2000 e il 29.06.2006, supera il 900. Va inoltre ad aggiungersi alle prove del loro stretto rapporto la scelta del Fugazzotto di avere come padrino per la propria cresima, avvenuta il 21 febbraio 2004, proprio Ugo Manca, circostanza che, precedentemente conosciuta da Attilio Manca, aveva fatto fare a quest’ultimo battute allusive accostando il nome del cugino alla parola «padrino».

Nel verbale di indagini difensive del 3 novembre 2005, i genitori di Attilio Manca riferirono di aver sentito per la prima volta il nome di Monica Mileti proprio da Salvatore Fugazzotto, il quale disse loro di conoscere personalmente Monica Mileti, dichiarandosi convinto che fosse stata lei a fornire la dose mortale di eroina ad Attilio Manca.

Fugazzotto, viceversa, dichiarava di aver conosciuto per la prima volta la Mileti «qualche anno dopo la morte di Attilio Manca, in occasione di un’udienza avvenuta al Tribunale di Viterbo» per il processo relativo al decesso del Manca.

 

 

L'INTERVISTA ALL'ON. STEFANIA ASCARI 

Omicidio Manca: «In questa storia ci sono anche gli apparati deviati dello Stato»

L'INTERVISTA AD ANTONIO INGROIA

- CASO MANCA. Ingroia: «L'Antimafia ha fotografato i fatti acclarati: un omicidio di mafia e di Stato»

 

 

LE PRECEDENTI PUNTATE:

- La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/1

- La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/2 

- La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/3

- La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/4

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- La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/42

 

Il massacro di Attilio Manca: un omicidio di Stato-mafia

- Senso di rabbia ed indignazione

IL MASSACRO MAFIA-STATO: Attilio Manca è stato ucciso per coprire una latitanza

 

 

- Ma era ancora il Capo di Cosa nostra?

- Parla Ingroia: «Matteo Messina Denaro si è fatto arrestare»

«Il gelataio Baiardo è il messaggero dei Graviano»

- «Restano delle ombre», così l’On. Ascari si esprime sull’arresto di Matteo Messina Denaro

Arresto Messina Denaro, parla Ravidà: «Ho paura che possa accadere qualcosa di brutto in questo Paese»

- «L'arresto di Messina Denaro è una sceneggiata»

Matteo Messina Denaro, parla Sonia Alfano: «La politica si occupi seriamente di lotta alla mafia»

Dopo l'arresto di Messina Denaro: «Faccia i nomi delle coperture politiche ed istituzionali che hanno garantito la sua latitanza»

ANTEPRIMA/1. Le parole della signora Manca (madre di Attilio): «Mio figlio non voleva diventare il medico della mafia. Si è rifiutato ed è stato ammazzato.»

 

IL CASO MANCA: vergogna di Stato

LA SECONDA PARTE (Video) - IL CASO MANCA. Un Paese immerso nelle Trattative

- IL CASO MANCA, la seconda parte

Borsellino sul caso Manca: «Gli stessi assassini di mio fratello Paolo»

IL CASO MANCA, la seconda parte

IL CASO MANCA - Una storia tra mafia e Stato corrotto.

 

LA PRIMA PARTE (Video) - Attilio Manca è Stato ucciso

- IL CASO MANCA. Le novità che potrebbero riaprire il caso

Morte di Attilio Manca, arriva l’assoluzione per Monica Mileti

Omicidio Attilio Manca: un pezzo di Trattativa Stato-mafia

Il massacro di Attilio Manca: la relazione (di maggioranza) sulla morte dell'urologo siciliano

Attilio Manca: la Relazione sulla sua morte

- Il massacro di Attilio Manca. Chi è Stato?

Attilio Manca suicidato per salvare Bernardo Provenzano

CASO ATTILIO MANCA: parla il collega Simone Maurelli

E se Attilio (Manca) fosse tuo fratello?

Caso Manca: i pentiti parlano, lo Stato tace. Intervista alla madre Angela

Attilio Manca: da chi è Stato "suicidato"?

 

- Il pentito: «Matteo Messina Denaro è un pezzo di merda. Voglio parlare con Di Matteo»

 

C'è un patto tra Stato e mafia? Per l'On. Aiello: «Non si vogliono guastare gli equilibri»

Cimarosa: «I figli non possono pagare gli errori dei padri»

«Le persone sono più coraggiose a Castelvetrano»

«Abbiamo bisogno della vera Antimafia, non quella da passerella»

Ci restano le monete

La sagra dell'ipocrisia

 

- A cosa serve commemorare?

30 anni dopo: la benedizione sui candidati dei condannati per mafia

Un Paese al contrario

 

L'INTERVISTA a Salvatore Borsellino

PRIMA PARTE. «Borsellino: «gli assassini di mio fratello sono dentro lo Stato»

SECONDA PARTE. «Chi ha ucciso Paolo Borsellino è chi ha prelevato l’Agenda Rossa»

TERZA PARTE. Borsellino «L'Agenda Rossa è stata nascosta. E' diventata arma di ricatto» 

 

L'INTERVISTA al colonnello dei carabinieri Michele RICCIO

Prima parte: «Dietro alle bombe e alle stragi ci sono sempre gli stessi ambienti»

Seconda parte: Riccio: «Mi ero già attrezzato per prendere Bernardo Provenzano»

Terza parte: «Non hanno voluto arrestare Provenzano»

Quarta parte: Riccio: «L’ordine per ammazzare Ilardo è partito dallo Stato»